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Parte da lunedì 21 novembre il nuovo servizio dell’Infermiere di famiglia e di comunità (IFEC) di Jolanda di Savoia ed ha l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per la salute della comunità della stessa Jolanda. Si tratta di un nuovo servizio che va nella direzione di realizzare un’assistenza sempre più proattiva e vicina al paziente sul territorio.

L’Infermiere di famiglia e comunità è una figura professionale che nel Ferrarese è operativa dal dicembre 2021. Nasce nel territorio estense con un progetto pilota partito nel Comune di Ferrara poi successivamente ampliato a Mesola e Goro, Bondeno e Cento (località Reno Centese) Fiscaglia e Portomaggiore e dunque presente in tutti e tre i Distretti sanitari della provincia.

Il sindaco di Jolanda Paolo Pezzolato esprime soddisfazione per l’attivazione del nuovo servizio e dichiara:

Dal primo giorno del nostro insediamento la volontà di questa Amministrazione è stata molto chiara: avere un presidio sanitario nel nostro Comune al servizio dei nostri cittadini, soprattutto per chi ha maggiori difficoltà di spostamento”. E il sindaco aggiunge: “Dopo il Covid questa volontà è stata ancora più forte. La predisposizione e l’ampiezza dei locali in cui funzionerà IFEC consentirà inoltre di integrare e ampliare il servizio, strutturandolo sulla base delle esigenze della nostra comunità, anche prevedendo incontri con i cittadini su temi che coinvolgeranno tutte le fasce di età”.

La direttrice generale delle Aziende sanitarie di Ferrara Monica Calamai afferma che “puntare sull’infermiere di famiglia e di comunità è una precisa scelta di politica sanitaria mirata ad un’assistenza sul territorio sempre più proattiva e vicina al paziente. Scelta che si addice molto bene al contesto del Ferrarese, soprattutto nelle aree più ‘rarefatte’ e periferiche. A Jolanda i due infermieri IFEC potranno sicuramente fornire un utile contributo”.

“Anche per questo territorio l’infermiere di famiglia e comunità, sebbene sia un servizio pubblico, sarà in grado di fornire risposte adeguate al contesto in cui opera” tiene a precisare la direttrice dell’area Tecnico-infermieristica di AuslFe Marika Colombi che sottolinea: “Si tratta inoltre di professionisti selezionati sulla base della loro ampia esperienza professionale e in base a criteri adeguati per riuscire a cogliere anche problematiche e disagi sociali che si potrebbero riverberare sulla salute del paziente”

A Jolanda l’ambulatorio IFEC si trova in Via Roma n 11 e funzionerà grazie agli infermieri Mascia Curarati, Graziano Gavagni.

Il servizio avrà i seguenti orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19 e sabato dalle 8 alle 12.30 . È possibile anche l’accesso diretto in sede con orario di apertura al pubblico il lunedi, mercoledì e venerdì, dalle ore 12 alle ore 13.

I contatti: telefono 3341548200–e-mail: ifc.iolandadisavoia@ausl.fe.it

L’Infermiere di famiglia e di comunità svolge, inoltre, un ruolo assistenziale in particolare nell’ambito dei nuclei famigliari, sia al domicilio del paziente, in ambulatorio o nelle strutture intermedie e di lungodegenza in cui viene ricoverato.

Un servizio sanitario importante pensato per fornire la massima assistenza, grazie anche all’utilizzo di percorsi protetti e dedicati che mettano a frutto le potenzialità di questa nuova figura fondamentale soprattutto in un’ottica di medicina del territorio sempre più forte e proattiva, che significa presa in carico più completa e a tutto tondo dell’utente. Un approccio previsto, inoltre, sia nel Piano Sanitario della Regione Emilia Romagna sia nel Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza (Pnrr) del Governo.

COSA FA L’INFERMIERE DI FAMIGLIA E COMUNITÀ

Per ogni paziente viene predisposto un piano assistenziale personalizzato e quindi mirato ad una presa in carico complessiva e a tutto tondo, che va dalla prevenzione, alla cura e agli aspetti riabilitativi. Il professionista lavora in stretto raccordo col servizio di assistenza domiciliare, con il medico di famiglia dell’assistito e con le altre figure professionali che lo hanno in carico. E nel dettaglio:

Valuta lo stato di salute e i bisogni dei cittadini nelle diverse fasi della vita (bambino, adolescente, adulto e anziano, famiglie e comunità)

Il suo ruolo è assistenziale e in particolare nell’ambito dei nuclei famigliari, sia al domicilio del paziente, sia in ambulatorio o nelle strutture intermedie e di lungodegenza in cui viene ricoverato.

Valuta i fattori di rischio presenti sul territorio informando ed educando i cittadini, le famiglie e la collettività, promuovendo interventi di prevenzione, incentivando miglioramenti degli stili di vita e correggendo i comportamenti sbagliati;

Supporta le famiglie in difficoltà ad individuare rapidamente eventuali problemi sanitari o sociosanitari per collaborare alla loro risoluzione;

Facilita l’integrazione tra gli ospedali e i Servizi territoriali per dare una risposta appropriata ai bisogni di salute dell’individuo della famiglia e della comunità;

Collabora con tutti i Servizi dedicati alle persone: sanitari, sociali, associazioni di volontariato e di tutela dei cittadini ed enti locali facilitando i percorsi di integrazione e mettendo al centro dell’azione il cittadino.

È presente nel processo di educazione sanitaria per il potenziamento delle autonomie dei cittadini, dei loro familiari e dei loro caregiver, per offrire supporto e sostegno affinché riescano a trovare soluzioni ai loro problemi.

COME SI ATTIVA

Il servizio può essere attivato direttamente dal cittadino, dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta, tramite accesso diretto in ambulatorio, e-mail e contatto telefonico (vedi sopra).

Per ulteriori informazioni su servizi offerti, modalità di attivazione, orari e contatti, è possibile consultare il sito www.ausl.fe.it/argomenti/come-e-dove-curarmi/infermiere-di-famiglia-e-di-comunita

Ultimo aggiornamento

28-11-2022 11:11

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