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Una festa dello sport ma anche un momento di promozione della salute e di educazione sanitaria. Lo sono stati i 3 giorni della 39esima edizione delle Olimpiadi del Reno svoltesi a Consandolo da venerdì 24 a domenica 26 maggio.
L'evento, che unisce ragazzi ma anche adulti, ha visto la partecipazione di circa 3000 persone e oltre un migliaio di ragazzi della scuola dell’obbligo dei paesi a ridosso del Reno, Argenta e Portomaggiore, ma non solo.
Accanto alle competizioni infatti c'è stata anche una significativa attività di promozione della salute ed educazione sanitaria svolta dai diversi Infermieri di Famiglia e di Comunità attivi sul territorio, presenti all'evento.
L'Ifec è infatti una figura che si occupa della promozione della salute, della prevenzione e della presa in carico, dal punto di vista infermieristico, delle persone nel loro ambiente di vita familiare e della comunità. Eventi e manifestazioni come quelle svoltesi lo scorso weekend a Consandolo sono il contesto ideale in cui far conoscere questa figura ma anche portare avanti quelle attività di promozione della salute della comunità.
Alle Mini-olimpiadi, organizzate dalla Proloco Consandolo in collaborazione con il Comitato del Reno, erano presenti anche rappresentanti dell'OPI (Ordine delle professioni infermieristiche di Ferrara).
Chi è l'infermiere di Famiglia e di Comunità
L’Infermiere di Famiglia e di Comunità (IFeC) è un professionista con formazione universitaria specifica e conoscenze e competenze specialistiche nell’area infermieristica delle cure primarie e sanità pubblica. Si occupa della promozione della salute, della prevenzione e della presa in carico, dal punto di vista infermieristico, delle persone nel loro ambiente di vita familiare e della comunità. Aiuta la persona a gestire una malattia o una disabilità cronica in stretta sinergia con il medico di famiglia e con gli operatori della rete ospedaliera e territoriale.
Cosa fa l'Infermiere di Famiglia e di Comunità
Valuta lo stato di salute e i bisogni dei cittadini nelle diverse fasi della vita: bambini, adolescenti, adulti e anziani, della famiglia e della comunità;
- E' attento ai fattori di rischio prevalenti che si trovano sul territorio, informando ed educando i singoli, le famiglie e i gruppi, incentivando modificazioni degli stili di vita e comportamenti sbagliati;
- Supporta le famiglie in difficoltà affinché vengano individuati rapidamente eventuali problemi sanitari o socio-sanitari e collabora alla loro risoluzione;
- Facilita l’integrazione tra ospedale e servizi territoriali per dare una risposta appropriata ai bisogni di salute dell'individuo della famiglia e della comunità;
- Collabora con tutti i servizi del territorio dedicati alle persone: sanitari, sociali, associazioni di volontariato e di tutela dei cittadini ed enti locali, facilitando i percorsi di integrazione mettendo il cittadino al “centro”;
- Effettua interventi informativi ed educativi rivolti ai singoli, alle famiglie e ai gruppi, atti a promuovere modificazioni degli stili di vita;
- Partecipa ad iniziative di prevenzione e promozione della salute rivolte alla collettività (scuole, associazioni e vari punti di aggregazione)
In generale l’Infermiere di famiglia e di comunità è presente nel processo di educazione sanitaria. Il suo operato è finalizzato al potenziamento delle autonomie dei cittadini, dei loro familiari e dei loro caregiver, per offrire supporto e sostegno affinché riescano a trovare soluzioni proprie ai loro problemi.
A chi si rivolge
Il servizio, gratuito, è rivolto a tutta la popolazione residente di ogni fascia di età e svolge il suo ruolo assistenziale infermieristico, in particolare, nell’ambito dei nuclei familiari, sia al domicilio del paziente sia in ambulatorio, nelle strutture intermedie o di lungodegenza in cui viene ricoverato e nella comunità.
L'Infermiere di famiglia e comunità, come dichiara la Federazione nazionale ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), è una figura professionale infermieristica che è finalizzata a contribuire alla copertura dell'incremento di bisogni che si registra nella continuità assistenziale sopratutto negli ultimi anni a causa anche dell'invecchiamento della popolazione
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Ultimo aggiornamento: 25 novembre 2024, 10:52