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Partecipazione e confronto. Sono queste le parole chiave che hanno attraversato gli interventi che hanno dato vita al convegno "Comunità a sanità: il ruolo dei Comitati Consultivi Misti dalla parte del cittadino" svoltosi lo scorso 16 aprile a Ferrara. Un evento pubblico, promosso dalle Aziende Sanitarie ferraresi e patrocinato dal Comune di Ferrara, con l'obiettivo di informare, sensibilizzare e rilanciare il ruolo dei Comitati Consultivi Misti, che ha richiamato l'attenzione, oltre che degli stessi componenti dei comitati, dei volontari di associazioni ed enti del Terzo Settore e del personale sanitario.
Al convegno è stata dedicata una puntata speciale di Salute Focus Ferrara (format di approfondimento a cura dell'Azienda Usl di Ferrara) per far sentire alcune delle voci dei protagonisti: Monica Calamai, direttrice generale Aziende Sanitarie ferraresi, Marilena Fabbri, responsabile Rapporti con la cittadinanza e associazioni di utenti, Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare Regione Emilia-Romagna, Cesare Guzzon presidente CCRQ Emilia Romagna, Davide Brugnati presidente CCM Centro Nord, Nevio Finotelli presidente CCM Ovest, Lina Pavanelli CCM OSPFE, Olga Gamberini responsabile URP OSPFE, Mario Ansaloni consigliere CSV Terre Estensi.
Ad aprire i lavori l'intervento della direttrice delle due Aziende Sanitarie ferraresi Monica Calamai, che prima ha ripercorso la storia normativa, in particolare quella regionale, che ha delineato ruoli, compiti e prospettive dei Comitati Consultivi Misti, poi si è soffermata su quanto si sta facendo.
“In questo momento sono attivi gruppi di lavoro sui percorsi di accoglienza, in particolare per l’abbattimento delle barriere architettoniche e sui percorsi di genere. Sono state organizzate iniziative pubbliche e pubblicati comunicati stampa, è stato realizzato un nuovo pieghevole ed una pagina dedicata ai CCM nella rete intranet e internet. Guardando al futuro - ha concluso la direttrice - nuove sfide attendono i comitati, una fra tutte il rinnovo degli stessi a fine anno, senza dimenticare i percorsi formativi per pazienti esperti e la sperimentazione di nuove raccolte ed analisi per le segnalazioni. Sul fronte aziendale invece entro l'anno vogliamo arrivare alla carta dei servizi unica, ad un regolamento di pubblica tutela unica e a siti internet ed intranet unici”.
Sempre proiettato verso il futuro, delineando le traiettorie per la qualità dei servizi sanitari a 30 anni dall'istituzione dei CCM, anche l'intervento di Marilena Fabbri, responsabile Rapporti con la cittadinanza e associazioni di utenti, Dir. Gen. Cura della Persona, Salute e Welfare Regione Emilia-Romagna.
“L'attenzione della Regione per i CCM è una tradizione di lunga data ed è uno degli elementi di qualità del nostro sistema sanitario per evitare che questo diventi autoreferenziale. Il punto di vista dei cittadini - ha sottolineato Fabbri - è fondamentale per capire l'effettiva qualità dei servizi erogati. I CCM sono ormai un'organizzazione strutturata che però ha bisogno di manutenzione e ricambio, per tramandare quelle conoscenze dei volontari di oggi ad altri volontari soprattutto giovani”.
Un patrimonio ricchissimo quello che è attivo nella nostra regione come ricordato da Marilena Fabbri: “In Emilia-Romagna ci sono 36 comitati presso i distretti regionali, 4 presso le aziende ospedaliere universitarie, 1 presso il Rizzoli, 1 presso l'Irccs Meldola e 1 presso Montecatone, la cui durata in carica è di 3 anni. Sono composti da una maggioranza di cittadini che vengono da associazioni e da una minoranza di rappresentanti dell'azienda sanitaria. Circa 800 sono invece le associazioni (sanitarie o socio-sanitarie) rappresentate nei CCM delle aziende sanitarie locali, ospedaliere e Irccs”.
“La nostra missione è l'umanizzazione delle cure, l'accoglienza e l'accompagnamento dei cittadini individuando i percorsi di miglioramento - ha sottolineato Cesare Guzzon, presidente CCRQ Emilia Romagna e vicepresidente CCM Distretto sud Est Ferrara -. Dobbiamo anche sempre verificare il grado di coinvolgimento da parte dell'azienda nella comunicazione con la cittadinanza” ha proseguito ricordando l'importantissimo rapporto con l'Urp”.
“Abbiamo bisogno delle amministrazioni comunali - ha poi messo in evidenza Guzzon - perchè attraverso di loro raggiungiamo ancora prima i cittadini. Quanto agli obiettivi, il prossimo è il regolamento unico dei CCM stilato sulla base delle indicazioni ricevute dai territori”.
“Per contribuire al miglioramento dei servizi - ha affermato Lina Pavanelli, presidente CCM Ospfe -, abbiamo bisogno del punto di vista dei cittadini che devono rimpossessarsi della democrazia attraverso la partecipazione. I comitati sono un luogo in cui esercitarla e dove possono confrontarsi direttamente con l'amministrazione e la direzione della sanità territoriale”.
“I cittadini hanno bisogno di essere informati ma anche di avere un punto di ascolto - ha invece sottolineato Nevio Finotelli, presidente CCM Ovest - presso il quale verrà aperto, in uno spazio attiguo all'Urp, uno spazio d'ascolto del CCM. Saremo lì una volta alla settimana per ascoltare e offrire collaborazione con tanto impegno”.
Sempre sull'ascolto si è soffermato anche il presidente del CCM Centro Nord Davide Brugnati: “In futuro vogliamo verificare le segnalazioni che vengono dai cittadini con consapevolezza che non potremo dare una risposta a tutte e che non tutte potranno avere una risposta. Compito di questo gruppo sarà capire quali sono le segnalazioni che possono trovare una risposta con un'attenzione particolare a garantire a tutti i cittadini i servizi che spettano, in particolare a quelli che hanno una qualsiasi disabilità o difficoltà”.
Grande la disponibilità da parte del mondo del volontariato con il CSV Terre Estense e il suo consigliere Mario Ansaloni, pronto a supportare i CCM: “Invito i comitati in scadenza a iniziare fin da subito a pensare ai rinnovi, da questo punto di vista non abbiate paura a rivolgervi al Centro Servizi Volontariato per avere un aiuto per quanto riguarda l'organizzazione e la mediazione rispetto ad un percorso che non ci vedrà come attori principali ma come facilitatori della partecipazione dei rappresentanti del terzo settore ai CCM”.
Ascolto, partecipazione ma anche comunicazione, verso l'esterno, come testimoniato dal direttore direttore ff delle UOC Comunicazione e Accoglienza Tutela e Partecipazione Francesco Pagnini, oppure verso l'interno, come sottolineato da Olga Gamberini responsabile URP OSPFE.
Gli Urp delle Aziende Sanitarie ferraresi sono un punto di ascolto dei bisogni del cittadino e gestiscono circa 200mila contatti di utenti all'anno. “Le segnalazioni non sono solo reclami - ha ricordato Olga Gamberini - ma anche suggerimenti, proposte e note di ringraziamenti. Fatevi sentire all'Urp, nei CCM, ha esortato, perché se non vi fate sentire non possiamo rispondervi. Anche una singola segnalazione potrebbe rappresentare un problema di molti, il nostro impegno c'è sempre!”.
La puntata è visibile sul canale YouTube Ausl Ferrara (https://youtu.be/BqyvBzsVrTM) e sulle seguenti pagine Facebook: Azienda Usl Ferrara, Azienda Ospedaliero Universitaria S. Anna, Comune di Ferrara, Comune di Cento, Comune di Copparo, Comune di Codigoro, Comune di Bondeno, Ferrara Focus.
GUARDA LA PUNTATA COMPLETA
Per ulteriori informazioni sui Comitati Consultivi Misti, visita la pagina dedicata sul sito aziendale: www.ausl.fe.it/argomenti/dedicato-a/volontariato/comitati-consultivi-misti-c-c-m
Ultimo aggiornamento: 25 novembre 2024, 10:52