Che cos’è

MPOX (conosciuta in precedenza come Monkeypox o Vaiolo delle scimmie) è una malattia infettiva causata da un virus simile a quello che generava il vaiolo ma responsabile di forme meno gravi ed invasive.
Il virus, identificato per la prima volta nel sangue delle scimmie, può essere trasmesso dagli animali all’uomo mediante morso o a seguito di un contatto diretto con sangue, carne o altri fluidi corporei o con lesioni cutanee di un animale infetto.
È possibile anche la trasmissione interumana, per contatto con lesioni cutanee di un malato o con oggetti contaminati dal virus, oppure tramite droplet (goccioline).
Le infezioni trasmesse dall’animale all’uomo prevalgono soprattutto nelle popolazioni africane, in particolare dell’Africa Centro Occidentale ma, dal 2022, vengono segnalati casi di infezioni da MPox anche in Europa, America e Australia, anche in assenza di viaggi in aree africane a rischio.

Periodo di incubazione e sintomi

I sintomi dell’infezione si manifestano solitamente in un periodo variabile compreso tra 5 e 21 giorni, in genere tra 6 e 14 giorni dopo il contatto con una persona infetta e sintomatica o con i suoi effetti personali.
La manifestazione clinica dell’infezione comprende sintomi generali rappresentati da febbre, cefalea, dolori muscolari, mal di schiena, stanchezza, nonché eruzione cutanea (papule, vescicole, pustole ad evoluzione crostosa), lesioni mucose e tumefazione delle linfoghiandole.
Durata dei sintomi: in genere perdurano per 2 - 3 settimane e scompaiono da soli o con cure di supporto, come farmaci per il dolore o la febbre.
Pur se non frequenti, sono possibili evoluzioni severe della malattia con coinvolgimento viscerale, sovra-infezioni batteriche e altre complicanze. I bambini, le donne in gravidanza e persone con un sistema immunitario compromesso sono tra i soggetti più a rischio di sviluppare complicanze.

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Ultimo aggiornamento: 24 luglio 2025, 09:01