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Ridurre il più possibile i tempi di attesa. È questo l'obiettivo del piano messo in campo dalle Aziende sanitarie ferraresi, su indicazione della Regione Emilia Romagna che, a tale fine, ha stanziato 30milioni di euro. 

Ricerca di nuovi professionisti da inserire nelle aree in cui si registrano maggiori criticità, aumento dell'acquisto di libera professione e prestazioni da privato, miglioramento dei percorsi in generale e per i pazienti fragili e cronici in particolare. Queste le principali azioni avviate in provincia di Ferrara che vi raccontiamo attraverso le voci dei professionisti. 

Ne parliamo con Daniela Gragnaniello, Direttrice facente funzioni dell'Unità Operativa di Neurologia Provinciale e Responsabile Struttura Semplice di U.O. "Centro Disordini Cognitivi e Demenze".

L’Unità Operativa di Neurologia Provinciale e l’UO "Centro Disordini Cognitivi e Demenze”

“L’Unità Operativa di Neurologia Provinciale - spiega Daniela Gragnaniello, Dir. FF. dell'Unità Operativa di Neurologia Provinciale e Resp. Struttura Semplice di U.O. "Centro Disordini Cognitivi e Demenze” - si occupa del trattamento di patologie sia acute che croniche. C’è un servizio di degenza dotato di 18 letti di degenza più due posti aggiuntivi in caso di necessità o iperafflusso di pazienti. Sono inoltre allocati letti monitorati di stroke unit dedicati al trattamento di patologie cerebrovascolari acute, come l’ictus ischemico. A Ferrara abbiamo una stroke unit “hub”, quindi siamo il punto di riferimento per tutta la provincia e per il territorio. Forniamo servizi ambulatoriali principalmente per il trattamento di patologie neurologiche croniche (patologie dementigene, Parkinson e parkinsonismi, cefalee, epilessia) di grandissimo impatto sulla popolazione. Oltre alla degenza e ai servizi ambulatoriali, fa parte della Neurologia Provinciale anche l’Unità Dipartimentale di Neurofisiologia Clinica, un servizio dedicato dove vengono svolte prevalentemente indagini neurofisiologiche (elettromiografie, studio di potenziali evocati e attività di elettroencefalografia) che contribuisce alla diagnosi di patologie neurologiche.”

Le azioni messe in campo per ridurre i tempi di attesa

“Nel contesto delle attività volte alla riduzione delle liste e dei tempi di attesa per i cittadini - prosegue Gragnaniello - abbiamo implementato le attività ambulatoriali e assunto nuovo personale. Ci siamo avvalsi di professionisti che svolgono attività in ALP e simil-ALP. Una quota del personale è impegnata nelle visite di controllo periodiche dei pazienti che vengono presi in carico e quindi fuoriescono dai flussi della specialistica ambulatoriale, pertanto altre figure sono state assunte per poter implementare le prestazioni di primo livello. Abbiamo aderito alle domeniche della specialistica e messo a disposizione la possibilità di riutilizzare slot di visite che non sono stati occupati o che si sono liberati nei giorni feriali. Non meno efficace per ottimizzare tempi e spazi, la telemedicina che, anche se non contribuisce in maniera diretta all’abbattimento delle liste d’attesa, rende le visite più accessibili.”

L’appropriatezza prescrittiva

“Rispetto all’appropriatezza prescrittiva - sottolinea Gragnaniello - dobbiamo tenere in considerazione il tema della cronicità: la maggior parte dei nostri pazienti, dopo la prima visita, viene presa in carico per controlli periodici che talvolta durano anni, pertanto l’appropriatezza delle prescrizioni è importantissima. A livello regionale, si sono svolti incontri proprio per definire i criteri prescrittivi, anche e soprattutto considerando le tempistiche con le quali esse devono essere erogate. E tutti i professionisti, dai medici di medicina generale agli specialisti, sono invitati ad avere un atteggiamento coerente, serio e responsabile in merito. Il tema dell’appropriatezza si scontra anche con il tema della medicina difensiva, pratica che dovrebbe essere assolutamente evitata. Serve maggior cultura e maggiore formazione, per creare più consapevolezza in modo tale da agire attentamente. Anche in questo caso la tecnologia ci viene in aiuto: il teleconsulto tra gli specialisti e i medici di medicina generale è una metodica che può avere un impatto importante sul monitoraggio dei tempi di attesa. Le azioni messe in campo sono tante - conclude Gragnaniello -  e credo molto nello sviluppo di nuovi modi di operare, con i quali magari non abbiamo ancora dimestichezza ma che offrono potenzialmente grandi vantaggi, sia in termini di velocità che di risposta e, conseguentemente, un’ottimizzazione delle risorse.”

La puntata è visibile sul canale You Tube Ausl Ferrara a questo link https://youtu.be/mGO9uSm_wVI e sulle seguenti pagine Facebook: Azienda Usl Ferrara, Azienda Ospedaliero Universitaria S. Anna, Comune di Ferrara, Comune di Cento, Comune di Copparo, Comune di Codigoro, Ferrara Focus.  

A cura di

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Via Cassoli, 32
44123 - Ferrara

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Ultimo aggiornamento: 06 dicembre 2024, 12:01