Contenuto
Un'opportunità innovativa e indicata per tutti gli utenti anziani o fragili residenti nelle aree interne, che potranno usufruire della teleriabilitazione senza doversi spostare da casa. L'Ospedale del Delta è stato scelto come Hub di riferimento provinciale per l'avvio di questo nuovo progetto.
Se ne parla in una nuova puntata di Salute Focus con Marika Colombi, Direttrice Assistenziale delle Aziende Sanitarie ferraresi, Elisabetta Zucchini, Direttrice della Riabilitazione Territoriale Ausl Ferrara, Laura Bellini, Dirigente delle Professioni Sanitarie (Area Riabilitazione) Bruna Punginelli, Coordinatrice Riabilitazione dell’Ospedale del Delta (Distretto Est) Andrea Palmonari ed Elisabetta Capucci, fisioterapisti, e Pietro Giurdanella, Dirigente Professioni Sanitarie - area infermieristica per la funzione di sviluppo digitale teleassistenza e telemonitoraggio Ausl Ferrara
Il progetto e la sede Hub presso l’Ospedale del Delta
“Il progetto della teleriabilitazione, spiega Marika Colombi, Direttrice Assistenziale delle Aziende Sanitarie ferraresi, nasce nella provincia di Ferrara a seguito di un bando relativo alla missione 5 del PNRR, che ci ha permesso di investire un equivalente poco superiore ai due milioni di euro per l’acquisto di nuove apparecchiature. Il dispositivo, nella sua formulazione, permette una distribuzione sul territorio nella logica dell'Hub and Spoke e la sede Hub per il progetto di teleriabilitazione è stata individuata nell'Ospedale del Delta. A seguire, tutto il sistema digitale informatico che supporta questo progetto vedrà la sua implementazione in tutte le strutture ospedaliere e territoriali della provincia di Ferrara: nelle Case della Comunità, negli ospedali distrettuali, quindi Argenta, Cento e anche nelle Case della Comunità presenti sul territorio, quindi Comacchio, Portomaggiore, Bondeno, Copparo e Ferrara. Per quanto riguarda l'area delle professioni sanitarie, prosegue Colombi, la progettualità ha visto la formazione, per ora, di due fisioterapisti referenti che la ditta che fornisce il prodotto ha formato e che, a loro volta, stanno seguendo la formazione per sviluppare protocolli e per implementare anche la parte di supporto virtuale. La piattaforma acquistata, oltre ad avere il supporto dell'attività informatizzata, permette di fare attività anche in modalità virtuale attraverso la teleriabilitazione al domicilio, anziché in ambulatorio. I dispositivi che sono in rete col modello della teleriabilitazione, prevedono la presenza di una valigetta, il così detto Home Kit, e sono stati inizialmente avviati due pazienti prova col presupposto di implementare tutte le attività potenzialmente eseguibili con questo sistema innovativo. I pazienti in carico hanno problematiche muscolo-scheletriche, di linguaggio, come per esempio l’afasia, per alcuni è previsto un trattamento riabilitativo standard. Attualmente abbiamo in carico 15 pazienti con la realtà virtuale per un totale di 62 sedute. Complessivamente, nel corso del 2025, prevediamo una progressione della formazione coinvolgendo tutti i fisioterapisti e i logopedisti a livello provinciale, lavorando in stretta sinergia anche con l'Ospedale cittadino di Cona.”
La riabilitazione territoriale, le attività dell’Unità Operativa
“La Riabilitazione Territoriale è un’Unità Operativa recente, nata all’inizio del 2023, spiega Elisabetta Zucchini, Direttrice della Riabilitazione Territoriale Ausl Ferrara, per aumentare l'offerta specialistica in ambito riabilitativo sul territorio, in particolare per agevolare il rientro al domicilio, la ripresa dell’attività lavorativa e il reintegro delle funzioni motorie e neurologiche, a seconda dell’insulto ortopedico o neurologico subito. Al suo interno vengono svolte diverse attività, dalle visite ambulatoriali alle consulenze, dislocate fra tutte le sedi del territorio. L'Azienda Sanitaria, in collaborazione con l'ingegneria clinica, è riuscita a fare un investimento importantissimo sulla teleriabilitazione sfruttando i fondi del PNRR e così abbiamo la disponibilità di strumenti tecnologici di altissimo livello. Lo scopo, sottolinea Zucchini, è permettere anche alle persone che hanno maggiori difficoltà a raggiungere i siti dove si svolgono le attività ambulatoriali, di usufruire dei servizi di riabilitazione e di essere seguiti nel loro contesto.”
La teleriabilitazione, una rivoluzione “culturale”
“La teleriabilitazione per noi rappresenta una sorta di rivoluzione culturale, sottolinea Laura Bellini, Dirigente delle Professioni Sanitarie (area riabilitazione), perché si colloca all'interno di cambiamenti che devono avvenire proprio per favorire la sostenibilità del sistema sanitario. Non la dobbiamo considerare un’alternativa all’approccio in presenza con i pazienti, bensì come un valore aggiunto, un’estensione di quello che facciamo regolarmente in ambulatorio. La teleriabilitazione si applica un po’ a tutti gli ambiti della riabilitazione, da quello neurologico, cognitivo e comportamentale, agli ambiti della logopedia. Questo nuovo strumento verrà utilizzato in modalità sincrona, quindi con il professionista che si rapporta direttamente e in tempo reale con il paziente a casa, oppure in modalità asincrona, per essere il più possibile vicini alle aree dove non è presente una copertura di rete costante, oppure anche in modalità ibrida. I fisioterapisti e le logopediste coinvolte nel percorso, prosegue Bellini, in autonomia e responsabilità professionale faranno la scelta dei protocolli e dei programmi più appropriati, in un'ottica di sostenibilità e di equità nella distribuzione delle cure, sfruttando il vantaggio di poter monitorare in tempo reale i progressi del paziente e di garantire verosimilmente risultati a lungo termine.”
Il progetto di teleriabilitazione, dalla formazione alla presa in carico
“Il progetto di teleriabilitazione e di riabilitazione virtuale, specifica Bruna Punginelli, Coordinatrice Riabilitazione dell’Ospedale del Delta (Distretto Est), è iniziato a maggio 2024 con la consegna degli strumenti per effettuare gli esercizi di fisioterapia rispettivamente a domicilio e in presenza. La teleriabilitazione prevede, a seguito della prescrizione dello specialista, la consegna al paziente di un home kit, attraverso il quale possiamo permettere la continuità delle cure al paziente, prendere in carico un numero maggiore di utenti e promuoverne l’empowerment. Talvolta, per permettere al paziente di eseguire gli esercizi a casa è necessaria solo la presenza del caregiver e la copertura di rete è necessaria solo in caso di videochiamata con il fisioterapista di riferimento. Per poter implementare questo progetto, prosegue Punginelli, è stata effettuata una formazione ad hoc in maniera trasversale a tutti i fisioterapisti dei quattro moduli di riabilitazione dell’Azienda, formazione che ha permesso la costruzione di protocolli riabilitativi che riguardano patologie o funzioni specifiche da recuperare da parte del paziente.”
Teleriabilitazione, come funziona e quali strumenti utilizza
“Per quanto riguarda l'ambito della teleriabilitazione, prosegue Andrea Palmonari, fisioterapista, a seguito della prescrizione da parte del medico specialista, medico fisiatra, cardiologo o pneumologo, viene prenotata una visita in presenza con il fisioterapista, che ha il compito di educare il paziente all'utilizzo delle strumentazioni e alle modalità di erogazione della prestazione riabilitativa. Sempre in questa sede, viene concordata una seduta in videoconferenza con cadenza settimanale con il fisioterapista in ospedale e il paziente al proprio domicilio. Al termine del trattamento viene proposta un’ulteriore visita con lo specialista per definire gli obiettivi raggiunti. Per quanto riguarda la realtà virtuale, prosegue Palmonari, possediamo due strumenti. Il VRRS Evo funziona attraverso dei sensori che registrano i movimenti del paziente durante lo svolgimento degli esercizi in seduta riabilitativa e durante gli esercizi. Ci si può concentrare sulle funzioni motorie, ma anche sull'aspetto respiratorio, su equilibrio e propriocezione, grazie alle tavole stabilometriche e alla pedana dinamica. Il TeleCockpit è invece uno strumento utilizzato dal clinico per collegarsi da remoto alla strumentazione fornita al domicilio del paziente e monitorarne i parametri.”
“Il paziente che viene ricoverato nel nostro reparto, sottolinea Elisabetta Capucci, fisioterapista, oppure che viene in ambulatorio a fare fisioterapia, può già imparare ad utilizzare la strumentazione mentre gli insegniamo gli esercizi, gli facciamo provare le pedane stabilometriche oppure i sensori per i movimenti ortopedici e i boccagli per la rieducazione respiratoria. Quando il paziente viene dimesso, gli viene consegnato l’home kit e gli vengono segnalati ulteriori esercizi mirati per continuare il suo percorso riabilitativo al domicilio. A questo punto, il paziente, da casa, potrà contattare il fisioterapista ogni volta che incorrerà in eventuali difficoltà, o per calibrare gli esercizi.”
Percorso di cura del paziente, gli obiettivi della telemedicina
“Il progetto di teleriabilitazione si inserisce all’interno di una progettualità molto più ampia legata alla telemedicina, specifica Pietro Giurdanella, Dirigente Professioni Sanitarie - area infermieristica per la funzione di sviluppo digitale teleassistenza e telemonitoraggio Ausl Ferrara. C'è in atto una importante transizione digitale dei modelli di presa in carico dei cittadini e delle risposte ai loro bisogni di salute, con un imperativo, ovvero far diventare la casa come primo luogo di cura. Non si fa altro che trasformare i modelli di presa in carico invertendo l’ordine: prima era il cittadino ad andare in ospedale, adesso è l'azienda sanitaria, con la sua organizzazione e i suoi professionisti, ad andare al domicilio dell'utente. Il cittadino, dunque, partecipa attivamente, insieme ai professionisti sanitari, alla dimensione della cura.”
La puntata è visibile sul canale YouTube Ausl Ferrara e sulle seguenti pagine Facebook: Azienda Usl Ferrara, Azienda Ospedaliero Universitaria S. Anna, Comune di Ferrara, Comune di Cento, Comune di Copparo, Comune di Codigoro, Ferrara Focus.
A cura di
Ufficio Stampa
Via Cassoli, 32
44123 - Ferrara
PARLIAMO DI
Ultimo aggiornamento: 06 marzo 2025, 12:01