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Oltre 58mila cittadini ferraresi già testati. La provincia si conferma modello di eccellenza per organizzazione e partecipazione allo screening gratuito dell’Epatite C.
Ferrara si conferma tra i territori più virtuosi dell’Emilia-Romagna nella campagna di prevenzione e diagnosi precoce dell’Epatite C. Dall’avvio del programma, nel 2022, sono state oltre 99.200 le persone invitate ad aderire allo screening e quasi 58mila quelle che hanno già eseguito il test, con un tasso di adesione superiore al 60%, ampiamente oltre la media regionale, che si attesta al 46%.
Un risultato di eccellenza reso possibile anche grazie al modello organizzativo ferrarese, introdotto fin dalle prime fasi del programma, che consente ai cittadini di effettuare il test in occasione di esami ematici già prescritti per altre ragioni, senza bisogno di ulteriori prenotazioni o prescrizioni mediche. Questa modalità ha semplificato l’accesso e favorito una risposta ampia e consapevole della popolazione.
“La campagna di screening è stata importante sia per la tutela della salute della popolazione ferrarese sia perché ha sensibilizzato e responsabilizzato i pazienti e gli operatori sanitari – ha sottolineato Caterina Palmonari, direttrice dell’Unità Operativa Complessa 'Screening oncologici - lo screening è efficace perché oggi permette di fornire una terapia grazie alla quale si può guarire completamente dall’Epatite C.”
Come funziona lo screening
Lo screening è gratuito, non richiede prescrizione medica né pagamento di ticket, ed è rivolto a tre categorie di cittadini:
- tutti i nati dal 1969 al 1989, iscritti all’anagrafe sanitaria (inclusi gli stranieri temporaneamente presenti – STP);
 - le persone seguite dai Servizi pubblici per le Dipendenze (SerD), indipendentemente da età e nazionalità;
 - i detenuti negli istituti penitenziari, anch’essi senza limiti di età o provenienza.
 
La chiamata avviene tramite Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) e sms informativo, contenente il codice d’invito e le istruzioni per la prenotazione online del test.
 È possibile anche aderire direttamente al centro prelievi, chiedendo di eseguire il test HCV REFLEX insieme ad altri esami del sangue.
Sul campione ematico viene effettuato un primo test sierologico per individuare gli anticorpi anti-HCV; in caso di positività, si procede automaticamente alla ricerca del materiale genetico del virus.
 Il referto è disponibile sul FSE: se positivo, il cittadino viene contattato direttamente dal centro specialistico di riferimento, per una visita gratuita e l’eventuale inizio del trattamento terapeutico.
L’impegno regionale e i risultati complessivi
L’Emilia-Romagna è la prima Regione in Italia per indice di copertura dello screening HCV. Dal 2022 al 30 giugno 2025 sono state oltre 645mila le persone testate, pari al 46,3% dei 1,38 milioni di cittadini aventi diritto, con una crescita costante dal 6% del primo semestre 2022.
 Sono 1.378 le persone risultate positive al secondo test di conferma, di cui 1.065 già avviate al trattamento terapeutico.
Informazioni e adesione
Per ulteriori informazioni e per prenotare il test è possibile consultare il sito della campagna regionale www.screeningepatitec.it o accedere al proprio Fascicolo Sanitario Elettronico.
A cura di
Ufficio Stampa
Via Cassoli, 32
44123 - Ferrara
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Ultimo aggiornamento: 09 ottobre 2025, 13:55