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C’è ancora tempo per partecipare alla campagna vaccinale di prevenzione da Pneumococco e Herpes Zoster, che anche quest’anno viene offerta attivamente e gratuitamente a tutti i nuovi 65enni.

A partire da ieri, lunedì 26 maggio 2025, tutti coloro che sono nati nel 1959 e che non si sono ancora vaccinati contro due infezioni potenzialmente gravi quali lo Pneumococco e l'Herpes Zoster (comunemente noto come Fuoco di Sant'Antonio), potranno recuperare mettendosi al riparo dai rischi.

Si tratta della campagna straordinaria di recupero vaccinale rivolta ai cittadini nati nel 1959, promossa dal 26 maggio al 6 giugno 2025 dal Servizio di Igiene Pubblica del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Ferrara con l’obiettivo di incrementare la copertura vaccinale.

In questi giorni, le persone appartenenti alla fascia di età interessata hanno ricevuto una specifica comunicazione tramite SMS e Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) con l’invito a contattare il Numero Verde 800 277 433 per fissare un appuntamento presso l’ambulatorio più vicino al luogo di residenza, qualora interessati a ricevere la vaccinazione.

L’AUSL invita tutti i cittadini e cittadine nate nel 1959 a controllare i propri messaggi e a cogliere questa importante opportunità di prevenzione.

Aderire alla vaccinazione rimane uno strumento importante per la tutela della salute, contribuendo a raggiungere anche gli obiettivi di copertura fissati dal Piano Nazionale e Regionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025 (50% per Herpes Zoster e 75% per Pneumococco).

Perché è importante vaccinarsi?

La vaccinazione contro lo Pneumococco è fondamentale per prevenire infezioni gravi come polmoniti, meningiti e sepsi, soprattutto nei soggetti anziani e fragili. La vaccinazione contro l’Herpes zoster riduce il rischio di comparsa dell’infezione ma, soprattutto, delle complicanze, a volte gravi, ad esso associate. Dal 2017 la Regione Emilia-Romagna offre gratuitamente queste vaccinazioni ai 65enni e ai soggetti con patologie croniche, come previsto dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Dai 65 anni in poi lo stato immunitario perde progressivamente la sua forza e si può essere più esposti al rischio di contrarre alcune malattie infettive e di sviluppare complicanze anche gravi.

Herpes zoster. Conosciuto anche come “fuoco di Sant’Antonio”, è una malattia dolorosa e in alcuni casi invalidante, causata dallo stesso virus della varicella che solitamente colpisce nei primi anni di vita. Quando le persone vanno incontro ad una situazione di calo delle difese immunitarie, il virus può riattivarsi dando vita ad una manifestazione tipica caratterizzata dalla comparsa di vescicole su un lato del corpo accompagnate inizialmente da prurito e in seguito da forte dolore.

L’incidenza di questa malattia aumenta con l’età, con la presenza di patologie croniche o con trattamenti farmacologici di tipo immunosoppressivo.

Nella maggior parte dei casi, l’Herpes zoster si risolve spontaneamente nel giro di alcuni giorni; ciò che spaventa di più sono le temibili complicanze della malattia: la più comune è la nevralgia post erpetica che colpisce dall’8% al 20% degli affetti da Herpes zoster ed è caratterizzata da un prolungamento nel tempo della sintomatologia dolorosa, per mesi o addirittura anni, con conseguente stato di disabilità fisica e allontanamento sociale, mentre altra grave complicanza è l’Herpes oftalmico che coinvolge l’occhio e nei casi più gravi può condurre a cecità.

Il vaccino consente di ridurre in maniera significativa la probabilità di manifestare l’Herpes zoster e soprattutto le eventuali complicanze e si è dimostrato sicuro ed efficace, sia alla luce degli studi scientifici condotti prima dell’approvazione che, in seguito, al suo utilizzo in tutto il mondo.

Pneumococco. Il batterio pneumococco è il principale responsabile di varie comuni patologie delle vie aeree superiori (es. otiti, sinusiti) e di gravi malattie invasive tra le quali meningiti, polmoniti e setticemie. Solitamente è presente nelle vie aeree senza dare sintomi ma, in caso di un calo delle difese immunitarie, può provocare la malattia. Esistono oltre 90 tipi di pneumococco tutti potenzialmente in grado di provocare malattia nell’uomo, anche se nella maggioranza dei casi solo alcuni di questi sono realmente coinvolti.

La malattia colpisce in particolar modo due fasce della popolazione, ovvero i bambini piccoli e le persone anziane, ma è considerato a rischio anche chi ha subito un intervento di asportazione della milza o chi è affetto da patologie croniche del sistema respiratorio e dell’apparato cardiovascolare o il diabete.

Grazie alla vaccinazione è stato possibile ridurre in maniera molto significativa le forme più gravi di malattia soprattutto nei bambini piccoli che sono vaccinati secondo il calendario previsto nel primo anno di vita.

A cura di

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Ultimo aggiornamento: 27 maggio 2025, 12:10