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Oncologia territoriale, il modello ferrarese fa scuola. La Direttrice Generale delle Aziende Sanitarie ferraresi Monica Calamai è intervenuta, inviando il proprio contributo, al Corso nazionale PHARMACON 24, promosso dalla Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie-SIFO, in programma a Perugia il 6 e il 7 dicembre.
La D.G. Calamai è stata chiamata a illustrare il modello ferrarese di oncologia territoriale, in particolare il progetto OnConnect recentemente premiato al FORUM Sanità 2024, con un intervento dal titolo “Case della Salute: proiezione per la farmacia oncologica territoriale”.
Dopo una premessa doverosa, per inquadrare il contesto socio economico e demografico, a livello nazionale e non solo, ma anche le criticità dello stato della programmazione sanitaria con le conseguenti ricadute sulla gestione della sanità sul territorio, Monica Calamai ha presentato l’attività svolta sul territorio estense.
Un territorio che, come evidenziato recentemente dal Report Agenas sulla sanità territoriale, vede le cure primarie, la prevenzione, la presa in carico e l’assistenza territoriali, si posiziona ai primi posti non solo tra le Ausl di pari dimensioni ma anche nel panorama nazionale.
“In provincia di Ferrara infatti, ha ricordato la DG, sono attive il 100% delle COT e delle Case di Comunità come richiesto dal DM77. E proprio attorno alle Case di Comunità che è stato costruito il progetto OnConnect. L’obiettivo primario è quello di ridisegnare il percorso oncologico tra ospedale e territorio – coadiuvato dall’utilizzo di telemedicina, nuove tecnologie e nuove figure professionali (come ad esempio l’IFEC) – garantendo una loro piena integrazione. Il punto di arrivo – ha sottolineato Calamai – è consentire ai pazienti oncologici, individuati sulla base di particolari criteri come “adatti” a questo tipo di presa in carico, di ricevere i trattamenti oncologici ed i controlli previsti, in modo protetto e connesso, presso strutture di prossimità o a domicilio”.
La popolazione target individuata è di circa 1500 pazienti oncologi all’anno che possono essere presi in cura sul territorio. La prima Casa della Comunità a partire è stata quella di Ferrara, a ottobre del 2023, con al momento 424 pazienti presi in carico, 400 accessi in erogazione diretta per la terapia orale e 20 pazienti presi in carico con la Telemedicina. L’80% dei pazienti viene trattato con terapia domiciliare, il 18% con terapia endovenosa e il 2% sottocutanea. Il progetto coinvolge anche la Casa di Comunità di Comacchio ed è prevista una ulteriore attivazione del progetto anche presso la Casa di Comunità di Bondeno.
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Ultimo aggiornamento: 27 dicembre 2024, 09:29