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La comunità copparese fa fronte comune contro la violenza di genere: la Casa della Comunità ha aperto le sue porte agli studenti dell’Istituto Comprensivo, protagonisti di una mostra che ruota intorno alla sensibilizzazione, alla prevenzione e al contrasto del fenomeno, che rimarrà sino all’8 marzo alle pareti del piano terra della struttura sanitaria di via Roma.
Nella mattinata di lunedì 2 dicembre la direttrice del Distretto Centro Nord dell’Ausl Marilena Bacilieri, con la responsabile della Casa di Comunità Francesca Bonsi, e il sindaco Fabrizio Pagnoni, insieme all’assessore Francesca Buraschi, alla presenza di una rappresentanza del Coordinamento Donne Lega Spi Cgil di Copparo e Ro, hanno tagliato il nastro dell’esposizione, posizionata in uno spazio di grande passaggio per la vicinanza del Cau.
I lavori sono stati realizzati dalle classi terze della scuola secondaria di primo grado di Copparo, Ro e Berra in occasione dell’incontro dell’anno scorso con le operatrici dello sportello antiviolenza, che ha trovato continuità con l’attività svolta in questi giorni con il Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti. «I ragazzi hanno affrontato queste tematiche con interesse e si sono dimostrati attenti a quello che sta succedendo – ha spiegato l’insegnante di Arte Stefania Capaccioli -. Si sono quindi espressi attraverso un mezzo a loro molto vicino come l’arte: si sono dimostrati molto diretti e consapevoli; hanno lavorato in gruppo, scambiandosi opinioni». «L’idea di creare un oggetto di comunicazione è certo legata a un livello di competenza, ma rappresenta anche un medium che permette un’introspezione, una riflessione – ha aggiunto il dirigente Domenico Urbinati -. Scrivendo, disegnando, creando un prodotto artistico c’è una potente interiorizzazione del tema».
Questa collaborazione muove dunque i primi passi, ma avrà seguito, come assicurato da Marilena Bacilieri, affiancata da Michele Dalpozzo e Alberto Urro, referenti rispettivamente per formazione e di "Scuole che promuovono salute". «Questa mostra si inserisce nel progetto Ausl “Porte aperte della Casa di Comunità” – ha rimarcato -. È significativo partire dai più giovani, capaci di trascinare l’intera famiglia e quindi la comunità. È infatti importantissimo che tutti i messaggi che mandiamo siano raccolti da loro, solo così può avvenire il cambiamento mentale e culturale della società: l’educazione e la formazione, la partecipazione e il coinvolgimento ne sono gli strumenti fondamentali».
comunicato stampa a cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Copparo
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Ultimo aggiornamento: 04 dicembre 2024, 16:36