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Presentato oggi il progetto On Connect 2.0 che prevede la donazione da parte di Roche di 2 totem, il primo alla Casa della Comunità Cittadella S. Rocco di Ferrara ed il secondo alla Casa di Comunità di Comacchio) e 25 IPAD (prevalentemente in uso agli Infermieri di Famiglia e di Comunità) che consentiranno di raccogliere il gradimento dei pazienti rispetto al percorso On Connect di oncologia territoriale nelle sedi di Ferrara e Comacchio.
“Un progetto che caratterizza la provincia di Ferrara perché permette la gestione dei pazienti oncologici all'interno delle case della comunità e dal proprio domicilio. Un modo per l'umanizzazione delle cure e per andare incontro alle esigenze dei pazienti e ridurre loro gli spostamenti" ha dichiarato la Direttrice Generale delle Aziende Sanitarie ferraresi Nicoletta Natalini, che aggiunge "Siamo a "2.0" perché grazie al supporto di Roche parte un'indagine per chiedere ai pazienti il gradimento del nostro servizio e se ci sono dei punti di miglioramento, Cominceremo a somministrare questi questionari sia a coloro che entrano all'interno degli spazi e delle oncologia territoriali che direttamente a casa per i pazienti seguiti al domicilio, grazie agli Infermieri di Comunità".
Contestualmente alla componente hardware, è stato presentato il software preinstallato per effettuare la “survey” (indagine di gradimento) sul livello soddisfazione degli utenti finali ed i percorsi di addestramento al personale IT e al Controllo di gestione, già svolti da Roche per la realizzazione del progetto.
L’Azienda donatrice ha, infatti, svolto gli interventi di formazione/addestramento con i professionisti AUSL dell’ICT per utilizzare le apparecchiature ed i software preinstallati, con momenti di confronto anche con lo sviluppatore dell’indagine “on line”. Al contempo, è stata assicurato l’addestramento dei professionisti del Controllo di gestione che riverseranno nella banca dati aziendale i dati raccolti, occupandosi anche della loro analisi.
Soddisfazione espressa da Stefano Stucci, Responsabile Roche Accesso Regionale Emilia – Romagna che ha dichiarato: "Siamo lieti di partecipare a questa partnership tra pubblico e privato nella quale abbiamo messo a disposizione dei dispositivi elettronici con il quale la struttura di Ferrara potrà misurare il gradimento delle cure a domicilio del paziente piuttosto che nelle strutture delocalizzate come le Case o gli Ospedali di Comunità. E' stato un piacere collaborare affinchè si possa procedere al miglioramento della presa in carico delle pazienti e dei pazienti e migliorare il loro percorso di cura”.
Le persone ed i loro bisogni sono al centro di On Connect, come sottolineato da Marcella Marchi, Presidente di A.N.D.O.S. odv – Comitato di Ferrara che, nel corso della presentazione, ha rimarcato come On Connect "sia indirizzato in sostanza alla miglior qualità di vita delle persone. Sono convinta - prosegue Marchi - che le cose andranno benissimo: migliorerà la qualità di vita delle persone quindi sono felice di questa importante progetto”.
Anche gli amministratori locali dei due comuni hanno espresso soddisfazione per l'iniziativa, l’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Ferrara Cristina Coletti loda il Progetto "che qualifica ulteriormente il già apprezzatissimo servizio On Connect, grazie al quale i pazienti possono usufruire di cure importanti limitando molto gli spostamenti ed i relativi disagi. Siamo orgogliosi che Ferrara sia antesignana sul fronte dell’oncologia territoriale, e grazie alla collaborazione con Roche, l’implementazione di analisi di gradimento da parte dell’utenza consentirà di migliorare ulteriormente la qualità delle prestazioni”; il Sindaco di Comacchio Pierluigi Negri esprime un “plauso all’Azienda USL di Ferrara che con On Connect arricchisce la Casa della Comunità di Comacchio con un servizio dedicato ai pazienti oncologici che possono, così, beneficiare di cure al proprio domicilio o in prossimità della propria abitazione”.
Cos’è “On Connect”
On Connect è pensato per dare ulteriore sviluppo all’oncologia di prossimità perché estende i trattamenti oncologici tipici dell’oncologia ospedaliera - nel rispetto di principi di qualità e sicurezza - anche presso le strutture di primo livello della Rete Oncologica (Case ed Ospedali di Comunità), fino al domicilio dei pazienti. Portando, cioè, le terapie il più vicino possibile alla popolazione della provincia di Ferrara per migliorare l’accesso alle cure.
Il progetto di oncologia territoriale On Connect è stato avviato nell’autunno del 2023 presso la Casa di Comunità Cittadella S. Rocco di Ferrara e, da novembre 2024, alla Casa di Comunità di Comacchio.
Offre la possibilità di assistere i pazienti oncologici ferraresi il più vicino al proprio domicilio: pazienti selezionati per i quali un servizio il più vicino possibile a casa rende anche la tollerabilità alla terapia e l'accoglienza più adeguata. I presupposti dello sviluppo di un’oncologia territoriale si basano, infatti, sulla consapevolezza che la lunga storia della malattia oncologica alterna momenti di acuzie, che devono essere obbligatoriamente gestiti all'interno dell'ospedale, a lunghe fasi di cronicità, nelle quali deve essere privilegiato un contesto di vita quotidiana, con bassa intensità di cura.
La disponibilità di farmaci molto efficaci, somministrabili per via orale, e di altri endovenosi con bassa complessità di somministrazione, rende ulteriormente possibile un’organizzazione flessibile delle cure, in grado di coniugare i bisogni del paziente con quelli di gestione della terapia.
Determinante, a tal proposito, anche la Telemedicina, che rappresenta un’ulteriore significativa innovazione in ambito sanitario. L’esperienza ha mostrato la potenza di questo strumento nel mantenere un contatto fra i pazienti e gli operatori sanitari, rappresentando quindi una modalità importante per la continuità delle cure, grazie a strumenti che mantengano le relazioni fra paziente e medici anche al di fuori dell’ospedale.
Il progetto si inserisce all’interno del più vasto orizzonte della “Rete oncologica ed emato-oncologica dell’Emilia-Romagna” ed è possibile grazie alla stretta collaborazione con il Dipartimento di Cure primarie e degli Infermieri di Famiglia e di Comunità (IFeC).
Il progetto integra, infatti, nel percorso di cura importanti figure professionali, ed in particolare l’Infermiere di Famiglia e di Comunità, con il compito di sviluppare un monitoraggio proattivo dei trattamenti per favorire la massima aderenza alle cure e migliorare la gestione dei possibili effetti secondari.
Gli Infermieri di Famiglia e di Comunità (IFeC) rappresentano uno snodo fondamentale del modello organizzativo On Connect: sono a fianco del paziente tra un trattamento e l'altro per verificare l'andamento della terapia tra un trattamento e l’altro ed anche tra la conclusione dei trattamenti ed controlli successivi. Accompagnano così, fianco a fianco, le persone constatando l’evoluzione dello stato di salute dei pazienti, fornendo informazioni mirate per la gestione della malattia.
I pazienti e le terapie possibili negli ambulatori On Connect
Le persone che possono essere prese in carico dagli ambulatori On Connect attivi alle Case della Comunità sono selezionate dai professionisti oncologi, in base al proprio stato di salute e dei trattamenti che necessitano secondo protocolli prestabiliti, così da garantire qualità, sicurezza e vicinanza delle cure.
Si tratta di pazienti stabili, a basso rischio criticità e bassa complessità clinico assistenza: una persona, ad esempio, può essere in carico ad On Connect per un periodo di tempo e poi passare in carico all’oncologia ospedaliera, qualora le condizioni di salute lo richiedano. È, pertanto, evidente la necessità di uno stretto rapporto e continuo confronto tra tutti i protagonisti della rete assistenziale: sia le strutture per acuti come gli ospedali, sia le Case della Comunità, gli ambulatori IFeC e tutti i professionisti che lì svolgono attività.
Vengono effettuati negli ambulatori On Connect terapie che prevedono la somministrazione sottocutanea di farmaci, ideale per un rilascio prolungato, terapie endovenose, immunoterapia oncologica, chemioterapica e di supporto, secondo i bisogni dei pazienti.
Dati di attività
I pazienti in carico attualmente seguiti nell’ambito del progetto On Connect sono 92 mentre i pazienti in carico dall’apertura del servizio sono più di 700, dato comprensivo sia delle persone in trattamento farmacologico sia di quelle che effettuano visite di controllo (follow up).
Il monitoraggio degli accessi avviene grazie al servizio ICT aziendale che ha elaborato l’applicativo da punto di vista tecnico e provvede alla realizzazione di report d’attività per i professionisti di On Connect.
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Ultimo aggiornamento: 13 dicembre 2025, 15:53
