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Anche a seguito dei tragici eventi che purtroppo si verificano ogni anno (annegamenti che coinvolgono soprattutto giovani che fanno il bagno in acque interne), il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Ferrara ricorda che le acque dolci (corsi d’acqua, fiumi, laghi) non sono balneabili. Il divieto di balneazione è in vigore praticamente in tutti i corsi d'acqua dell'Emilia Romagna ormai da una ventina d'anni, ma spesso non è conosciuto.

I divieti di balneazione, come è facilmente intuibile, sono giustificati da esigenze di tutela della salute umana e della pubblica incolumità stanti i pericoli insiti in determinate aree. I corsi d’acqua hanno infatti caratteristiche specifiche, spesso poco conosciute e molto diverse da quelle del mare: il fiume, infatti, si modifica continuamente, può presentare fondi scivolosi, pietrosi o fangosi, improvvisi fondoni e mulinelli ed è caratterizzato dalla corrente, più o meno intensa, anche nei periodi in cui vi è meno acqua.  

I corsi d’acqua dolce inoltre possono avere temperature inaspettatamente basse anche nei periodi caldi.  Una delle possibili cause di annegamento nella stagione estiva può essere dunque anche la sindrome da “idrocuzione” e cioè una sincope da immersione rapida in acqua, specialmente fredda, che nei casi più gravi può causare la morte per arresto cardiorespiratorio.

I rischi nei quali si può incorrere non sono da sottovalutare ma purtroppo si verificano periodicamente casi di persone, soprattutto giovani, che ancora perdono la vita a causa di scarsa consapevolezza di questi pericoli e che non adottano comportamenti prudenziali. 

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Ultimo aggiornamento: 16 maggio 2025, 16:50