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Il 118 delle Aziende Sanitarie ferraresi è stato il primo in Regione e in tutta Italia a dotarsi di un Protocollo di azione dedicato al contrasto della violenza di genere per ottimizzare e migliorare l'accoglienza e l'assistenza alle donne che subiscono violenza.
Per continuare a salvaguardare una tematica così delicata e cruciale, un nuovo importante traguardo è stato raggiunto da Laura Curti, infermiera del Sistema Emergenza Territoriale 118 AUSL di Ferrara che, a coronamento della dedizione dimostrata nel corso degli anni, ha conseguito il Master online in “Specialista nella tutela e assistenza di donne vittime di violenza”.
Laura Curti, infermiera 118 e specialista della tutela e assistenza di donne vittime di violenza
Il Protocollo ha avuto avvio nel novembre 2022 e in poco più di un anno e mezzo ha portato alla formazione del 70% degli operatori e operatrici del 118 di Ferrara e provincia tra infermieri, medici, autisti-soccorritori e volontari; e alla registrazione di ben 142 schede di segnalazione alla medicina legale nel 2023 e 68 schede nei primi sei mesi del 2024 per tenere traccia di tutti i casi certi o sospetti di violenza su cui interviene il 118.
Il sistema messo a punto dal 118, con il pieno supporto e coinvolgimento delle Aziende Sanitarie, dell’Università di Ferrara e di altre istituzioni territoriali, tra cui il Centro Donna Giustizia, consiste in una procedura operativa da seguire, diffusa con dei momenti di formazione specifica, così da addestrare l’intero personale a intervenire in modo consapevole e aggiornato alle ultime conoscenze in materia.
Il progetto di formazione e sensibilizzazione, nato per i servizi di emergenza, verrà ampliato a infermieri di famiglia e di comunità, operatori del CAU, ADI, Servizio psichiatrico territoriale, ostetriche, fisioterapisti e radiologia domiciliari, ovvero coloro che entrano nelle case delle persone e possono quindi fare da “sentinella” e intercettare i segnali. Il corso di formazione ha coinvolto anche gli studenti di Infermieristica e alcuni studenti di Medicina.
Alcuni dei principi cardine, individuati attraverso consulenze specifiche e autorevoli, riguardano il riconoscere i segnali che preludono alla violenza di genere con prontezza; ottenere una visione nitida della donna che richiede aiuto; stabilire un nocciolo di strategie che forniscano un’assistenza precisa e completa.
Un impegno costante e concreto da parte delle Aziende Sanitarie ferraresi, come testimoniato dal recente conseguimento della Certificazione di Genere, che ha evidenziato il riconoscimento delle “misure per garantire la parità di genere del seguente contesto lavorativo: erogazione e gestione di servizi sanitari e della ricerca scientifica e universitaria”. E che, insieme agli ulteriori strumenti a disposizione (Pubblicazione dei Bilanci di Genere, applicazione della Gender Equality Policy, nomina del Gender Manager e Gender Team) rappresenta una strada importante per la parità di genere.
L’infermiera Laura Curti, che con questa specializzazione aggiunge un ulteriore tassello prezioso per l’intero sistema messo a punto, e che al momento rappresenta l’unica infermiera ad avere ottenuto questa specializzazione a livello regionale, ha sottolineato che “l’accoglienza richiede tatto, gentilezza e pazienza per costruire un rapporto di fiducia; e ci vuole tanta formazione per arrivare a questo tipo di assistenza”.
Per quanto riguarda gli obiettivi principali, l’infermiera specialista ha fatto luce sulla funzione essenziale della formazione, che permette di “vedere con altri occhi quello che finora non era visibile”, così da educare alla rilevanza dell'intervento precoce, informare sui servizi disponibili per creare comunità più sicure e rendere sempre più efficace il contrasto alla violenza sulle donne. “Il mio obiettivo futuro è di estendere il corso a tutti gli operatori ma anche di uscire da Ferrara e fare formazione in tutta l'area vasta perché solo così, facendo conoscere come funziona il ciclo della violenza e i servizi di assistenza, possiamo dare una risposta efficace ovunque si trovi una donna vittima di violenza”.
Ultimo aggiornamento: 25 novembre 2024, 10:52