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Nell’Alto Ferrarese si aggiunge il servizio di Infermiere di famiglia e comunità (IFEC) di Terre del Reno. E’ partito lunedì 27 marzo su due ambulatori (Mirabello e Sant Agostino) e ha l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per la salute della comunità, attraverso un’assistenza sempre più proattiva e vicina al paziente sul territorio.
L’Infermiere di famiglia e comunità è una figura professionale che nel Ferrarese è operativa dal dicembre 2021 e che si sta espandendo in tutto il territorio della provincia.
Il sindaco Roberto Lodi e l’assessore delegata Maria Mastrandrea, nel commentare la presenza del servizio dell’Infermiere di famiglia e comunità sul territorio locale, affermano:
“Esprimiamo grandissima soddisfazione per l’inizio di questo servizio sul nostro territorio comunale, che si sta già integrando con gli altri servizi presenti. Le professionalità messe in campo sapranno dunque coniugarsi con i servizi già presenti e con quelli che vengono svolti dal volontariato locale. Siamo certi che dalla collaborazione di tutti i soggetti istituzionali coinvolti l’offerta non potrà che essere più completa e vicina alla cittadinanza, mettendo in pratica quel tanto auspicato servizio capillare ed attento a tutte le necessità dei pazienti. Servizi che volti alla presa in carico, e in un’ottica di analisi complessiva, dei loro bisogni”
La direttrice generale delle Aziende sanitarie di Ferrara Monica Calamai in occasione dell’attivazione di questo nuovo servizio a Terre del Reno tiene a sottolineare che: “puntare sull’infermiere di famiglia e di comunità è una precisa scelta di politica sanitaria mirata ad un’assistenza sul territorio sempre più proattiva e vicina al paziente. Scelta che si addice molto bene al contesto del Ferrarese, soprattutto nelle aree più ‘rarefatte’ e periferiche. A Terre del Reno i due infermieri IFEC potranno sicuramente fornire un utile contributo”.
“Anche per questo territorio l’infermiere di famiglia e comunità, sebbene sia un servizio pubblico, sarà in grado di fornire risposte adeguate al contesto in cui opera” commenta anche la direttrice dell’area Tecnico-infermieristica di AuslFe Marika Colombi che sottolinea: “Si tratta inoltre di professionisti selezionate sulla base della loro ampia esperienza professionale e in base a criteri adeguati per riuscire a cogliere anche problematiche e disagi sociali che si potrebbero riverberare sulla salute del paziente”
A Terre del Reno ci saranno due ambulatori IFEC articolati in due sedi.
L’Ambulatorio 1 che sarà a Mirabello nella sede AVIS di Via E. Masetti.
L’Ambulatorio 2 si trova a Sant'Agostino, Via statale 189 e funzionerà grazie agli infermieri Massimiliano Verri e Roberta Tonini (in foto allegata)
Il servizio avrà i seguenti orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 18, mentre il Sabato dalle ore 8 alle ore 12.
I contatti: telefono CELLULARE 334 1548507 – Mail: ifc.terredelreno@ausl.fe.it
L’Infermiere di famiglia e di comunità svolge, inoltre, un ruolo assistenziale in particolare nell’ambito dei nuclei famigliari, sia al domicilio del paziente, in ambulatorio o nelle strutture intermedie e di lungodegenza in cui viene ricoverato.
Un servizio sanitario importante pensato per fornire la massima assistenza, grazie anche all’utilizzo di percorsi protetti e dedicati che mettano a frutto le potenzialità di questa nuova figura fondamentale soprattutto in un’ottica di medicina del territorio sempre più forte e proattiva, che significa presa in carico più completa e a tutto tondo dell’utente. Un approccio previsto, inoltre, sia nel Piano Sanitario della Regione Emilia Romagna sia nel Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza (Pnrr) del Governo.
COSA FA L’INFERMIERE DI FAMIGLIA E COMUNITÀ
Per ogni paziente viene predisposto un piano assistenziale personalizzato e quindi mirato ad una presa in carico complessiva e a tutto tondo, che va dalla prevenzione, alla cura e agli aspetti riabilitativi. Il professionista lavora in stretto raccordo col servizio di assistenza domiciliare, con il medico di famiglia dell’assistito e con le altre figure professionali che lo hanno in carico. E nel dettaglio:
Valuta lo stato di salute e i bisogni dei cittadini nelle diverse fasi della vita (bambino, adolescente, adulto e anziano, famiglie e comunità)
Il suo ruolo è assistenziale e in particolare nell’ambito dei nuclei famigliari, sia al domicilio del paziente, sia in ambulatorio o nelle strutture intermedie e di lungodegenza in cui viene ricoverato.
Valuta i fattori di rischio presenti sul territorio informando ed educando i cittadini, le famiglie e la collettività, promuovendo interventi di prevenzione, incentivando miglioramenti degli stili di vita e correggendo i comportamenti sbagliati;
Supporta le famiglie in difficoltà ad individuare rapidamente eventuali problemi sanitari o sociosanitari per collaborare alla loro risoluzione;
Facilita l’integrazione tra gli ospedali e i Servizi territoriali per dare una risposta appropriata ai bisogni di salute dell’individuo della famiglia e della comunità;
Collabora con tutti i Servizi dedicati alle persone: sanitari, sociali, associazioni di volontariato e di tutela dei cittadini ed enti locali facilitando i percorsi di integrazione e mettendo al centro dell’azione il cittadino.
È presente nel processo di educazione sanitaria per il potenziamento delle autonomie dei cittadini, dei loro familiari e dei loro caregiver, per offrire supporto e sostegno affinché riescano a trovare soluzioni ai loro problemi.
COME SI ATTIVA
Il servizio può essere attivato direttamente dal cittadino, dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta, tramite accesso diretto in ambulatorio, e-mail e contatto telefonico (vedi sopra).
Per ulteriori informazioni su servizi offerti, modalità di attivazione, orari e contatti, è possibile consultare il sito www.ausl.fe.it/argomenti/come-e-dove-curarmi/infermiere-di-famiglia-e-di-comunita
Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2024, 09:26