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Ridurre il più possibile i tempi di attesa. È questo l'obiettivo del piano messo in campo dalle Aziende Sanitarie ferraresi, su indicazione della Regione Emilia Romagna che, a tale fine, ha stanziato 30 milioni di euro.

Ricerca di nuovi professionisti da inserire nelle aree in cui si registrano maggiori criticità, aumento dell'acquisto di libera professione e prestazioni da privato, miglioramento dei percorsi in generale e per i pazienti fragili e cronici in particolare. Queste le principali azioni avviate in provincia di Ferrara.

Ne parliamo con il dottor Stefano Parro, direttore del Dipartimento di Medicina Interna Interaziendale.

Il Dipartimento di Medicina Interna Interaziendale

“Il Dipartimento di Medicina Interna - spiega il direttore Stefano Parro - è forse quello più complesso all’interno della nostra Azienda. È costituito da 11 Unità operative suddivise tra degenza (con circa 220 posti letto) e servizi. Le attività svolte sono molteplici, dalle visite internistiche e geriatriche, ai centri di erogazione servizi di Ecodoppler venoso, metabolismo lipidico, ipertensione arteriosa e demenza.

Oltre a questi, che si ritrovano all’interno dell’Ospedale di Cona, esistono altre tre strutture periferiche (Ospedali di Cento, Argenta e Delta) dove vengono effettuate altre attività di degenza ma anche servizi.

Inoltre il Dipartimento di Medicina Interna lavora in sinergia con il Dipartimento della specialistica per ridurre i tempi di attesa. Ad esempio per la gastrenterologia, erogando sul territorio visite gastroenterologiche e di endoscopia digestiva di primo livello (esofago, gastroendoscopie e colonscopie) oltre al servizio di screening per il cancro al colon. Esiste inoltre - prosegue Parro - un centro M.I.C.I. nell’Ospedale di Cento dove vengono seguiti i pazienti complessi affetti da malattie infiammatorie croniche dell’intestino.

Un’altra attività specialistica molto importante è quella interventistica, che si rivolge a situazioni complesse per le quali vengono previsti, oltre alla classica ecografia standard che si può fare in qualsiasi ambulatorio, anche interventi invasivi. All’interno del Dipartimento esiste, inoltre, una figura medica che segue le malattie rare, quali ad esempio Sindrome di Fabry e di Pompe, presenti nella nostra provincia. Ogni ospedale (tre del territorio più l’hub di Cona) ha una piattaforma medica, dove si svolgono tutte le attività di servizio e di prestazioni su pazienti complessi che hanno più patologie. Tra le 11 unità operative totali, ce ne sono 3 che sono a conduzione universitaria, la cui attività fondamentale, oltre a quella assistenziale, è rappresentata dall’attività di ricerca”.

Le azioni strategiche per ridurre i tempi di attesa

“A partire dalla più che giusta richiesta da parte della nostra Regione e della nostra Azienda, per cercare di ridurre i tempi di attesa, noi - specifica Parro - ci stiamo muovendo in due direzioni: per prima cosa ci stiamo occupando della riorganizzazione interna. Nell’ambito di un interscambio tra vari dipartimenti, stiamo prendendo in carico attività di continuità assistenziale per coprire i vari reparti di degenza. Questa attività di copertura della continuità assistenziale è condivisa con il dipartimento della specialistica, per permettere loro di concentrarsi maggiormente nell’erogazione di servizi quindi nella riduzione delle liste di attesa. Il secondo obiettivo è quello di aumentare l’offerta. Le nostre unità operative offrono attività di degenza, prendendo in carico il paziente da quando entra in ospedale fino alle dimissioni, ma offrono anche prestazioni. Nel 2023, considerando l’intero dipartimento, sono stati effettuati oltre 12mila ricoveri e circa 20mila prestazioni. Quasi tutte le unità operative hanno effettuato già dall’anno scorso 400/500 visite in più rispetto agli anni precedenti e attualmente stiamo aumentando le attività grazie alle domeniche della specialistica, durante le quali offriamo visite gastroenteriologiche, endoscopie digestive, visite geriatiche ed ecografie Doppler”.

L’appropriatezza delle prescrizioni

“L’offerta deve essere aumentata, però deve essere fatto con oculatezza, attraverso l’appropriatezza prescrittiva. Sono anni che stiamo cercando di perseguire questo argomento confrontandoci con i vari interlocutori sia sul territorio che all’interno delle varie unità operative ospedaliere proprio per cercare di far sì che la prestazione richiesta sia effettivamente necessaria."

La puntata è visibile sul canale YouTube Ausl Ferrara a questo link https://youtu.be/2Qyrz4UlfDQ e sulle seguenti pagine Facebook: Azienda Usl Ferrara, Azienda Ospedaliero Universitaria S. Anna, Comune di Ferrara, Comune di Cento, Comune di Copparo, Comune di Codigoro, Ferrara Focus.

Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2024, 09:08