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Ridurre il più possibile i tempi di attesa. È questo l'obiettivo del piano messo in campo dalle Aziende Sanitarie ferraresi, su indicazione della Regione Emilia Romagna che, a tale fine, ha stanziato 30milioni di euro.
Attraverso la voce dei professionisti vi raccontiamo le principali azioni avviate in provincia di Ferrara.
Il Dipartimento interaziendale di Neuroscienze
Il dottor Andrea Saletti, direttore del Dipartimento interaziendale di Neuroscienze delle Aziende Sanitarie ferraresi, ha spiegato innanzitutto quali sono le branche specialistiche che rientrano nel suo dipartimento.
“Il Dipartimento di Neuroscienze - spiega Saletti - è articolato in due aree. Nell’area neurologica insistono le neurologie, universitaria e ospedaliera, una struttura semplice dipartimentale di neurofisiologia e la neuroradiologia. Nell’area di riabilitazione c’è l’Unità di medicina riabilitativa, gravi cerebrolesioni, un programma di riabilitazione vascolare ed esercizio in movimento e una struttura semplice dipartimentale di riabilitazione ambulatoriale. Ovviamente, il dipartimento agisce sia su pazienti acuti ricoverati e programmati, ma anche con tanta attività ambulatoriale trasversale a tutte le funzioni”.
Le azioni strategiche per ridurre i tempi di attesa
“Per ridurre i tempi di attesa e quindi aumentare le prestazioni ambulatoriali - prosegue Saletti - ci sono tanti strumenti che possono essere utilizzati, a partire dalle isorisorse, cercando di riorganizzare e rimodulare l’attività laddove sia possibile. Un altro strumento importante è il reclutamento di nuove professionalità mediche attraverso assunzioni mirate e l’attività in simil-alpi, pacchetti di libera professione e il privato accreditato. Mi preme sottolineare anche l’importanza delle visite in telemedicina, paragonabili alle visite in presenza, e che rappresentano un efficientamento dell’organizzazione in reparto e un modo per andare incontro ai pazienti più critici, cronici, o coloro che hanno difficoltà a spostarsi. Per quanto riguarda il Dipartimento di Neuroscienze - specifica Saletti - le aree più critiche sono sicuramente le prestazioni ambulatoriali neurologiche di primo livello e le visite fisiatriche. Meno sofferente è invece la parte di diagnostica neuroradiologica”.
L'appropriatezza delle prescrizioni
“Se non c’è appropriatezza - sottolinea Saletti - rischiamo di togliere spazio a chi ne ha veramente bisogno, e anche di effettuare prestazioni potenzialmente rischiose che potrebbero essere evitate. Mi collegherei inoltre anche al tema della medicina difensiva, ovvero l’abuso di richiesta di prestazioni diagnostiche o di visite al fine di tutelare da eventuali ritorsioni legali. Abbiamo fatto incontri con la Regione, a tal proposito, in cui abbiamo condiviso con tutti gli specialisti criteri anche temporali per gestire le richieste di prestazioni neuroradiologiche sia urgenti che differite. Vorrei sottolineare - conclude Saletti - come il tema dell’appropriatezza coinvolga tutti gli operatori, medici e specialisti. Pertanto, è necessario incidere su una cultura di scambio di informazioni, comunicare sempre di più e capire quali sono le esigenze sia dei medici di base sia dei medici che lavorano nelle strutture ospedaliere, al fine di trovare il modo più corretto e funzionale per far fronte a una richiesta che esiste ma che deve essere ben modulata”.
La puntata è visibile sul canale YouTube Ausl Ferrara a questo link https://youtu.be/ZbLj8xe6wCY e sulle seguenti pagine Facebook: Azienda Usl Ferrara, Azienda Ospedaliero Universitaria S. Anna, Comune di Ferrara, Comune di Cento, Comune di Copparo, Comune di Codigoro, Ferrara Focus.
Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2024, 09:09