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Per il terzo anno consecutivo è partita da Ferrara "Tieni in forma il tuo cuore", una manifestazione itinerante che raggiungerà tutti i capoluoghi di provincia della regione Emilia Romagna, per parlare di prevenzione del rischio cardiovascolare, fare screening e ascoltare la cittadinanza. Centinaia i ferraresi che si sono sottoposti a controlli e consulenze, le iniziative continueranno per tutto il mese di settembre.
Ne parliamo in una nuova puntata di Salute Focus (format web di approfondimento a cura dell'Azienda Usl condotto da Alexandra Boeru) con Raffaele Donini, assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna, Monica Calamai, direttrice generale Azienda USL e commissario straordinario Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, Cristina Coletti, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ferrara, Biagio Sassone, direttore Dipartimento ad attività integrata Cardiotoracovascolare, Carlo Alberto Volta, direttore Dipartimento ad attività integrata Emergenza, Clelia De Sisti, direttrice Dipartimento Sanità Pubblica, e Gabriele Guardigli, direttore Unità Operativa Cardiologia di Cona.
“È il terzo anno consecutivo che Ferrara apre questa iniziativa che porta nelle piazze circa 6-7.000 cittadini dell'Emilia Romagna che - ha sottolineato l'assessore regionale Raffaele Donini - tornano a casa con la loro carta del rischio cardiovascolare. Ricordiamo che le malattie cardiovascolari sono comunque la prima causa di decesso in Italia e in Emilia Romagna e il fatto di poter attivare la nostra rete cardiologica, avere un consulto medico, libero e gratuito, la misurazione di parametri essenziali è fondamentale. Non dimentichiamo però che questa è un'iniziativa che si inserisce nell'ambito della prevenzione per cui diciamo ai cittadini quali sono i corretti stili di vita per evitare il rischio di malattie cardiovascolari. Lo facciamo con i nostri professionisti, i nostri cardiologi, medici, infermieri, operatori sanitari che prendono parte a questa manifestazione”.
“Sono due i messaggi importanti che vogliamo lanciare con questa iniziativa – ha evidenziato la direttrice generale Monica Calamai -: quello della prevenzione cardiovascolare ovviamente perché l'evento è dedicato a questo, e quello della prevenzione in senso più ampio. Quest'ultimo è un concetto in realtà storico nel nostro sistema sanitario pubblico che tanto ha investito su questo fronte. Noi stiamo parlando di una prevenzione primaria che ci consente di agire su una serie di fattori fondamentali che sono legati al nostro comportamento e ai nostri stili di vita e quindi all'alimentazione, alla vita non sedentaria”.
Temi che saranno al centro degli appuntamenti organizzati sul territorio per tutto il mese di settembre, dalle sedute di attività motoria (sabato 16 settembre dalle ore 10 alle 12 sulle Mura di Ferrara), agli screening gratuiti per determinare il rischio cardiovascolare (15 settembre Ospedale del Delta dalle ore 14.30 alle 16.30; 29 settembre piazza Guercino a Cento dalle ore 16.00 alle 18.00), proseguendo con le mattinate informative presso le Case di Comunità (22 settembre Bondeno dalle ore 8 alle 10; 29 settembre a Comacchio dalle ore 8 alle 10; 29 settembre a Copparo, dalle ore 10 alle 12) fino al coinvolgimento delle scuole (27 settembre presentazione “Catalogo Scuole che promuovono Salute” dalle ore 14.30 alle 16.30 presso il Liceo Scientifico Roiti di Ferrara).
“La popolazione - ha aggiunto la dott.ssa Calamai - sta rispondendo benissimo ad iniziative come questa e anche i sindaci vogliono essere sempre più coinvolti. È importante che anche le istituzioni lo capiscano perché la prevenzione è fatta da comportamenti individuali, oltre che di genetica, ma anche dall'ambiente. Acqua, suolo, aria, sono tutti molto impattanti su quello che è il nostro stato di salute”.
Quanto fosse importante la sanità sul territorio lo si è capito con il Covid, come ha ricordato l'assessore Donini: “Scoprimmo, drammaticamente, che il virus si poteva reggere nei nostri reparti ospedalieri, ma si poteva vincere sul territorio. Da quella esperienza, abbiamo pensato che la nostra dotazione di strutture territoriali, case della comunità, ospedali di comunità, assistenza domiciliare, infermieri di famiglia, potesse essere maggiormente utilizzata anche appunto per fare prevenzione”.
“Il Comune di Ferrara tiene molto a questa iniziativa - ha sottolineato anche l’assessore comunale Cristina Coletti -. È una manifestazione alla quale siamo molto affezionati perché parlare di prevenzione, di buoni stili di vita aiuta ed è un'attività che è doveroso fare anche da parte dell'amministrazione comunale”.
“La prevenzione è cultura, è comunicazione ma soprattutto ascolto dei cittadini - ha messo in evidenza Gabriele Guardigli, dir. Cardiologia di Cona -. In giornate come questa comunichiamo l'importanza dei fattori di rischio legati al fumo, alla mancanza di una costante attività fisica, ad un'alimentazione non corretta e poi a situazioni cliniche misurabili come la pressione arteriosa e il colesterolo. Questi elementi messi tutti insieme ci consentono di calcolare il rischio cardiovascolare, cioè la probabilità di un cittadino di avere un evento come un infarto nel giro dei successivi dieci anni. Nella clinica mobile misuriamo il peso corporeo, il calcolo del BMI, il colesterolo e la pressione arteriosa, abbiamo i parametri fondamentali che sono legati al sesso, all'età, alla familiarità che sono gli elementi su cui si può lavorare meno dal punto di vista preventivo. In aggiunta a questo facciamo la valutazione delle aritmie con un misuratore automatico che in 30 secondi ci consente di valutare se i cittadini hanno la fibrillazione atriale. Per ogni cittadino viene sviluppato un report che è espresso da un indice numerico con delle scale del rischio che consentono di valutare in maniera precisa quanto il cittadino ha come profilo di rischio. Se il rischio è elevato ci sono degli elementi che non sono a posto e quindi vengono dati i consigli per abbassare il colesterolo, per controllare meglio la pressione, per avere una condotta di vita più equilibrata e tutto questo ovviamente deve essere fatto in collaborazione col medico di medicina generale”.
Presso la clinica mobile di “Tieni in forma il tuo cuore” il 9 settembre sono stati effettuati oltre 200 screening e circa 350 colloqui. 6 le persone inviate ad ulteriori controlli presso la cardiologia di Cona diretta dal prof. Guardigli.
“La popolazione di Ferrara è particolarmente esposta al rischio cardiovascolare perché è caratterizzata da un indice di invecchiamento superiore alla media regionale - ha precisato Biagio Sassone, direttore Dipartimento ad attività integrata Cardiotoracovascolare -. In più questo indice di invecchiamento è particolarmente accentuato in alcune aree interne caratterizzate da particolare spopolamento ed isolamento. Quest'ultimo comporta altri fattori di rischio, meno conosciuti, come la depressione, fattore di rischio gravissimo per l'evoluzione della malattia cardiovascolare. Altro aspetto da tenere in considerazione sono le dinamiche demografiche legate ai flussi di migrazione. La provincia di Ferrara ha una percentuale di almeno 10% di residenti rappresentato da persone che vengono da altri paesi e spesso, il background etnico di questi soggetti, origina da paesi che hanno un profilo di rischio cardiovascolare che è molto più alto di quello che abbiamo in Italia. Ad esempio un cittadino di Ferrara che è di provenienza dal Pakistan avrà un profilo di rischio, a parità di età e di fattori di rischio cardiovascolare “classici”, che è 1,7 volte di più rispetto a un cittadino italiano”.
“Nell'ambito della provincia di Ferrara - ha proseguito Carlo Alberto Volta, direttore Dipartimento ad attività integrata Emergenza -, la percentuale di pazienti con patologia cardiocircolatoria è più elevata a tutti i livelli ma anche al mio livello cioè tra quelli che vengono ricoverati in terapia intensiva. Abbiamo una percentuale molto superiore alla media nazionale di ingressi di questo tipo di paziente e questo a sottolineare le caratteristiche della popolazione ferrarese. Questo non significa necessariamente una prognosi peggiore: esistono le cure, esistono le medicine, esistono gli approcci intensivi che tendono a limitare i danni. Certo è che qualità di vita e anche aspettativa di vita ovviamente, al di là del singolo episodio acuto in cui il paziente viene ricoverato in terapia intensiva, possono fare la differenza. Anche la ricerca deve andare oltre all'approccio farmacologico che interviene quando i danni sono già in essere. È invece la variazione dell'abitudine di vita che può migliorare quello che è l'outcome”.
Per quanto riguarda l'intervento e il ruolo del 118 e quindi dell'emergenza urgenza è stato rimarcato come si siano fatti dei passi avanti veramente notevoli, dall'uso del defibrillatore che è in grado di prevenire e di abbassare la mortalità dei pazienti che vanno incontro ad arresto cardiaco, alla formazione dei cittadini che possono essere in grado di aiutare gli operatori del 118 facendo delle manovre che sono semplicissime e che nel corso degli anni della storia della rianimazione cardiopolmonare si sono sempre più semplificate.
Tutto questo va di pari passo con il lavoro di prevenzione a 360 gradi che portano avanti i diversi Dipartimenti dell'Azienda USL di Ferrara, a partire da quello di Sanità Pubblica, come ricordato dalla sua direttrice Clelia De Sisti.
“Il Dipartimento di Sanità Pubblica cerca di presentare tutti quelli che sono gli aspetti e i fattori culturali che possono e devono entrare in campo se parliamo di corretti stili di vita. Alle iniziative in programma partecipano non soltanto operatori del Dipartimento di Sanità Pubblica ma tutti gli operatori sanitari che sono chiamati a fare prevenzione e promozione della salute, dagli operatori del Dipartimento di salute mentale, agli infermieri di famiglia e comunità che rappresentano comunque la continuità e la prossimità verso il territorio, e coloro che si occupano di corretta alimentazione, stop a fumo e alcol, e promozione dell'attività fisica. Parliamo inoltre anche di vaccinazioni, facendo attività di consulenze e promuovendo le vaccinazioni che sono fortemente consigliate per le persone con patologie cardiovascolari che sono più suscettibili di ammalarsi di alcune patologie e avere complicanze. Se parliamo di prevenzione - ha infine concluso De Sisti - non dobbiamo però parlare solo agli adulti perché la cultura della salute si fa fin dall'infanzia fin dai bambini e dai ragazzini, con progetti mirati per ciascun target”.
La puntata è visibile sul canale YouTube Ausl Ferrara e sulle seguenti pagine Facebook: Azienda Usl Ferrara, Azienda Ospedaliero Universitaria S. Anna, Comune di Ferrara, Comune di Cento, Comune di Copparo, Comune di Codigoro, Comune di Bondeno, Ferrara Focus.
Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2024, 09:21