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Nuovi ambulatori open space dove al centro viene posto il paziente con il personale sanitario che si muove a seconda delle prestazioni da erogare. Percorsi separati in base al codice colore, locali attrezzati per codici rossi, espansione della camera calda e ampliamento degli spazi di attesa oltre al rifacimento completo della dotazione impiantistica

Ecco il nuovo pronto soccorso dell'Ospedale del Delta di Lagosanto inaugurato il 19 luglio alla presenza di numerose autorità, sindaci del territorio, personale sanitario e mondo del volontariato.

Un progetto di riqualificazione strutturale ed organizzativa di cui si è parlato a Salute Focus Ferrara (format web a cura dell'Azienda Usl condotto da Alexandra Boeru) con Monica Calamai, direttrice generale Ausl Ferrara, Raffele Donini assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna. E poi ancora: Daniele Cariani direttore Pronto soccorso e Medicina d'urgenza AUSL Ferrara, Claudio Balboni Direttore Direzione medica Ospedale del Delta, Giovanni Peressotti direttore Attività tecniche Ausl Ferrara e Erika Salvioli resp. Aree aziendali Terapia intensiva e Pronto soccorso provinciali Ausl Ferrara.

Siamo partiti da un accurato progetto sanitario per poi metterlo in atto a livello strutturale – afferma Monica Calamai, direttrice generale Ausl Ferrara -. Il miglioramento complessivo è garantito sicuramente dalla logistica, ma soprattutto dall’accoglienza dell’utenza, dalla presa in carico all’interno del pronto soccorso fino alla qualità del servizio erogato, che ha cambiato paradigma rispetto al passato”. E ancora Calmai: “Questa inaugurazione inoltre va di pari passo con l’unificazione delle due aziende che stiamo portando avanti da tempo, poiché mette in evidenza l’intera opera di riorganizzazione dei dipartimenti distribuiti in tutta la provincia, messa in atto grazie alla sinergia fra tutti i professionisti e tutta la tipologia delle professioni coinvolte all’interno della rete provinciale. Ne sono una prova tangibile i dati e gli indicatori che vengono tenuti strettamente sotto monitoraggio, anche a livello ministeriale, sui tempi di attesa e di permanenza in Pronto Soccorso, che sono in netto e progressivo miglioramento”.

Questo nuovo pronto soccorso – dichiara l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini - è stato concepito in maniera molto innovativa, con percorsi di efficienza al suo interno a dimostrazione di una stretta collaborazione fra medici, infermieri e operatori sanitari, e seguendo un percorso di umanizzazione che era necessario. Al centro dei nostri interessi c’è sempre il paziente, e questo, all’indomani della riforma della Regione Emilia Romagna scritta anche insieme con chi in sanità ci lavora, dovrà progressivamente centrare due obiettivi: essere ancora più performanti negli interventi tempo dipendenti per la presa in carico del cittadino, e riuscire a gestire le prestazioni a bassa criticità, i codici bianchi e verdi, non nel pronto soccorso ma nei CAU (Centri di Assistenza Urgenza), patrimonio della sanità territoriale e della medicina convenzionata, come i medici di continuità assistenziale e i medici di medicina generale”.

“Abbiamo anche rinnovato la flotta degli elicotteri – aggiunge Donini - tutti di nuova generazione, voliamo di più, anche di notte, atterriamo in 270 piazzole in Emilia-Romagna ottimizzando i tempi. Abbiamo anche inserito il medico in centrale 118 che potrà anche supportare gli interventi tempo dipendenti sia delle auto mediche sia delle auto infermieristiche”.

Tornando al nuovo pronto soccorso del Delta, come ha ricordato Daniele Cariani direttore Pronto soccorso e Medicina d'urgenza AUSL Ferrara, “è un DEA di primo livello che vede il maggior afflusso nei mesi estivi e dove la bassa complessità rappresenta circa il 50/60% degli accessi, ecco perché gestire al meglio la presa in carico e l’affluenza di questi pazienti permette di ridurre il carico di lavoro e gestire diversamente i codici ad alta complessità.

La stagione turistica del Delta - mette in evidenza Claudio Balboni direttore Direzione medica Ospedale del Delta - ha caratteristiche molto diverse in quanto a numero di accessi di pazienti, che normalmente sono sui 23/24mila all’anno, ma che percentualmente nel periodo tra giugno e agosto raggiungono picchi dal 55% al 70% di pazienti in più rispetto agli altri mesi dell’anno, con quelli anche stranieri quindi con necessità, talvolta, del mediatore culturale. Pare, in questi primi giorni, che questa nuova organizzazione, che guarda anche molto all'umanizzazione delle cure, sia stata recepita ottimamente dagli operatori”.

Questo pronto soccorso - spiega Erika Salvioli resp. Aree aziendali terapia intensiva e Pronto soccorso provinciali Ausl Ferrara - agevola già dalla presa in carico iniziale, il triage, la suddivisione dei pazienti in alta o bassa criticità in base alla sintomatologia presentata al momento dell’ingresso, in aree open space, non esistono più gli ambulatori. Questo permette una maggiore flessibilità sia nell’utilizzo del personale più appropriato, medico o infermiere o entrambi, e permette anche un’ottimizzazione dei tempi di attesa”. E Salvioli prosegue: “A monte di questa riorganizzazione ci sono nuovi modelli a gestione infermieristica, quali il see and treat, il fast track e il flow manager. Quindi, in definitiva, un insieme di cambiamenti accompagnati da un rinnovo strutturale.”

A spiegare nel dettaglio proprio il rinnovo strutturale è stato Giovanni Peressotti direttore Attività tecniche Ausl Ferrara. “Il progetto ha previsto la ristrutturazione di spazi già esistenti con forti vincoli strutturali. Siamo partiti dalle esigenze del personale sanitario, per elaborare una soluzione distributiva funzionale e rispondente. La richiesta principale è stata di individuare spazi più fluidi, disponibili ad accogliere le persone che si presentano al pronto soccorso”.

E ancora Peressotti: “Un altro elemento fondamentale è stata l’umanizzazione, un tema che è stato declinato in diversi punti, in particolare quello dell’utilizzo della luce naturale. Tutte le aree di attesa hanno grandissime vetrate che danno sull’esterno. Inoltre, l’uso dei colori è stato un elemento che ha aiutato e che aiuta ad orientarsi all’interno degli spazi.” “Il progetto complessivamente vale circa 2 milioni e 800 mila euro e i tempi sono stati un po’ più lunghi del previsto perché è stato necessario realizzarlo per fasi, tant’è che per intervenire nell’area dove abbiamo ristrutturato il pronto soccorso - ha concluso - abbiamo dovuto realizzare un pronto soccorso temporaneo”.

Un altro tassello che si aggiunge alla riorganizzazione dell’emergenza urgenza è anche fuori dai PS e dagli ospedali, sono i CAU rispetto ai quali, ha voluto precisare il direttore del PS Cariani, “l’educazione del cittadino è fondamentale, poiché si deve abituare a non abusare del Pronto Soccorso. Nei CAU si può afferire per tutte le problematiche a bassa intensità trovando risposta anche con esami ematici e per evitare il sovraccarico nei Pronto Soccorsi”.

Il CAU di Ferrara, ad esempio, è passato da una fase iniziale di 18 accessi giornalieri a 50. È ad accesso libero h12 e, ad oggi, ha gestito già 8300 persone. “È stato appurato un riscontro significativo - conclude la direttrice generale Monica Calamai - da parte della popolazione anche nei CAU, recentemente attivati, di Comacchio e Copparo. Abbiamo in programma di aprirne altri due a Portomaggiore e a Cento. Stiamo valutando anche di ampliare l’orario del CAU di Ferrara a h24”.

Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2024, 09:22