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Anche a Ferrara è partita dal 16 ottobre la campagna di vaccinazione antinfluenzale. Coinvolge come sempre diversi importanti attori della sanità ferrarese, dai medici di medicina generale ai pediatri di libera scelta, con l’obiettivo comune di proteggere il maggior numero di cittadini nei confronti del virus influenzale. Confermata anche quest’anno la possibilità di co-somministrazione del vaccino antinfluenzale con quello antipneumococcico o antiCovid-19.
Il tema al centro del nuovo appuntamento con Salute Focus Ferrara (format di approfondimento a cura dell'AUSL di Ferrara condotto da Alexandra Boeru) con Emanuele Ciotti, dir. Sanitario Ausl Ferrara, Marika Colombi, dir. Direzione Tecnico Infermieristica Ausl Ferrara, Marco Contoli dir. UOC Pneumologia Territoriale Ausl Ferrara e Clelia De Sisti, dir. Dip. Sanità Pubblica Ausl Ferrara.
“È importantissimo vaccinarsi soprattutto per le persone fragili e con patologie croniche. Per queste persone - ha spiegato il Direttore Sanitario AuslFe Emanuele Ciotti - l’influenza non sempre è una cosa banale. Negli ultimi due anni, a livello regionale, ci sono stati circa 50 pazienti ricoverati in rianimazione e 12 decessi. Il criterio è ovviamente che più persone sono vaccinate, minore è la circolazione del virus”.
“L’anno scorso - ha evidenziato Ciotti - in Emilia Romagna, c’è stato un calo della percentuale degli over 65 vaccinati: siamo passati da una copertura del 70-65% ad un 62%. A Ferrara siamo passati da un 64% a un 60,5%, quindi ci sentiamo in dovere di ribadire l’importanza della vaccinazione antinfluenzale e di ricordare che è fortemente consigliata e gratuita sia per i 65enni (la gratuità in realtà è estesa fino agli over 60) che per i pazienti con comorbilità e i bambini con patologie croniche, che sono circa 2400 solo nella nostra provincia. A questi vanno aggiunti anche i donatori di sangue e qualsiasi altro soggetto che interagisce a stretto contatto con le categorie a rischio, e le donne in gravidanza”.
“Altrettanto importante - ha proseguito Ciotti - la vaccinazione dei nostri dipendenti sanitari, così come quella di tutti i professionisti che hanno un ruolo di comunità: dagli insegnanti a alle forze dell’ordine”
Ci sono diverse tipologie di vaccino utilizzato. “Noi ai medici di medicina generale consegniamo il Fluad, specifico per gli over 75, e il VaxiGrip per la popolazione under 75 anni e per le vaccinazioni pediatriche. Poi ne abbiamo un altro (Fluelda) che somministriamo nelle CRA. Al momento, ha precisato Ciotti, abbiamo a disposizione circa 86.000 dosi complessivi di tutte le tipologie di vaccino, ma in base alla richiesta della popolazione possiamo richiedere ulteriori dosi”.
“Attore e protagonista nell’ambito della campagna vaccinale è sicuramente il medico di medicina generale, che, ha aggiunto il direttore sanitario, riesce a instaurare un rapporto di fiducia con i pazienti, spiegando loro i vantaggi della vaccinazione, e quindi ad ottenere una maggiore adesione. Abbiamo inoltre la possibilità di somministrare i vaccini all’interno delle Case della Comunità, ma anche, con il Dipartimento di Sanità Pubblica, di vaccinare con accesso libero in determinate giornate”.
(La UOC Igiene Pubblica dedica alla vaccinazione antinfluenzale sedute presso la sede di Ferrara in via Bianchi 4, nelle seguenti giornate 16-23-30 ottobre, 6-20-27 novembre, 4-11-18 dicembre dalle ore 08.30 alle 12.30 ad accesso libero).
Coloro che non rientrano nelle categorie indicate sopra, possono comunque avere la vaccinazione con il pagamento di 22 euro a dose, all'interno dei punti della sanità pubblica che lo permettono o anche dal proprio medico di medicina generale, o ancora nelle farmacie aderenti.
Per quanto riguarda il personale sanitario, è stata predisposta una organizzazione ad hoc.
“Aderire è importante per la sicurezza degli operatori, per le loro famiglie, ma anche e soprattutto per la salute degli utenti ricoverati, per poter limitare quanto più possibile i contagi - ha messo in luce Marika Colombi dri. Direzione Tecnico Infermieristica Ausl Ferrara-. La medicina del lavoro ha redatto un calendario strutturato di offerta su tutte le strutture ospedaliere e territoriali e, allo stesso tempo, gli stessi servizi potranno gestire delle sedute di vaccinazione nei reparti e servizi con il personale presente in entrambi percorsi attraverso un auto candidatura all'interno di un portale dedicato ai dipendenti delle professioni sanitarie e anche a tutti i professionisti in formazione universitaria, quindi medici, studenti di medicina, gli specializzanti delle varie discipline, gli stessi studenti dei corsi di laurea triennale.”
“La regione Emilia Romagna per garantire una ampia copertura rispetto alla possibile infezione influenza suggerisce un'adesione del 40% del personale sanitario che per il territorio provinciale si traduce in che poco meno di 1802 mila dipendenti su base provinciale che dovrebbero aderire la campagna vaccinale. È importante anche sottolineare che quest'anno - ha concluso Colombi - è possibile effettuare una vaccinazione congiunta antinfluenzale e anti-Covid, prenotabile attraverso il portale. Ogni dipendente può scegliere se essere vaccinato esclusivamente per l’antinfluenzale, esclusivamente per il covid o per entrambe le vaccinazioni e nel medesimo momento”.
Quest'anno oltre al vaccino antinfluenzale, è possibile effettuare anche quello anti-covid.
“Come c’era da aspettarsi, la vaccinazione anti-Covid, che attualmente comprende una copertura per tutte le varianti, è diventata, come quella anti-influenzale, un appuntamento annuale. Il modello di quest'anno, ha spiegato il direttore sanitario Emanuele Ciotti, è quello che probabilmente replicheremo negli anni a venire. La priorità è ovviamente degli over 80, dei pazienti e del personale sanitario delle CRA e delle RSA, per poi passare alle persone con grosse fragilità o cronicità, cioè i pazienti oncologici o coloro che hanno subito un trapianto. Attualmente abbiamo dato in consegna circa 4000 dosi ma da qui a novembre ne arriveranno altre 30mila.”
"Quanto all'andamento dei contagi, la nostra provincia, ha aggiunto Ciotti, riflette molto sia la situazione regionale che quella nazionale. Attualmente non abbiamo problematiche rispetto agli accessi in Pronto Soccorso, non c’è stato un aumento di accessi allarmante, né di ospedalizzazione. La maggior parte sono casistiche che presentano sintomi febbrili molto simili all’influenza e raffreddore consistente, basta fare un tampone per verificare se è Covid o effettivamente influenza. In caso di positività, con la nota ministeriale, non abbiamo più obbligo di isolamento, l’unica cosa che viene richiesta è la massima attenzione nei confronti del prossimo, in particolare delle categorie più a rischio. Rimane sempre importante, ha poi concluso Ciotti, lavarsi le mani, l’utilizzo del gel igienizzante ed eventualmente l’uso della mascherina negli ambienti chiusi, ma soprattutto in caso di positività al tampone”.
Ad approfondire infine i rischi e le complicanze principali per i soggetti più fragili che contraggono influenza o Covid, è stato il professor Marco Contoli, dir. Dip Pneumologia Territoriale Ausl Ferrara.
“Il virus influenzale, insieme anche ad altre infezioni respiratorie come ad esempio il pneumococco, o l’RSV, gioca un ruolo fondamentale nelle cosiddette riacutizzazioni, quindi episodi acuti, in pazienti portatori di patologia cronica, come l’asma o la broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO). Prevenire un'infezione da virus influenzale o comunque attenuarla in questi pazienti grazie allo sviluppo di un'immunità in seguito alla vaccinazione è fondamentale, al fine di evitare, nella peggiore delle ipotesi, l’ospedalizzazione. Si stima che circa il 10% delle persone fragili con problematiche croniche ospedalizzate con un problema di infezione da influenza possa andare purtroppo incontro al rischio decesso. A tal proposito, ha precisato Contoli, è fortemente consigliata per le categorie fragili e per gli over 65 anche l’anti-pneumococco, che si effettua in doppia dose a distanza di un paio di mesi e che non è necessario ripetere annualmente. Le infezioni virali come l'influenza aumentano la carica batterica nelle vie aree. Quindi, un'influenza può portare ad una polmonite batterica in una persona, ad esempio con patologia cronica dell'apparato respiratorio, che magari ha già una colonizzazione microbica nelle vie aree”.
“Per quanto riguarda il Covid, circola ancora nella popolazione ma incontrando un substrato molto diverso rispetto al passato, perché la maggior parte della popolazione è vaccinata. All'inizio della pandemia la situazione è risultata drammatica perché nelle forme più gravi caratterizzate da polmoniti talvolta si evolveva in un’insufficienza respiratoria molto grave. Oggi, fortunatamente, casi simili sono casi isolati e il covid può dare manifestazioni più eterogenee, legate a un malessere generale, spossatezza, fatica a respirare, fotofobia, o a disturbi gastrointestinali. Aumentare le difese e garantire una popolazione immunizzata è e rimane un’arma fondamentale”
La vaccinazione è un importante attività di prevenzione, come messo in evidenza da Clelia De Sisti, dir Dip Sanità Pubblica, che non si ferma solo alle campagne periodiche o alle vaccinazioni pediatriche. “Ci sono molte altre vaccinazioni che non hanno una stagionalità e che sono di fondamentale importanza. Mi riferisco ad esempio alla vaccinazione antipneumococcica che viene offerta ai 65enni, e anche questa vaccinazione può essere effettuata dal proprio medico di medicina generale. Un altro vaccino che abbiamo a disposizione è il vaccino contro il fuoco di Sant'Antonio che viene effettuato sia nei nostri ambulatori della sanità pubblica o dal proprio medico di medicina generale. Per quanto riguarda il vaccino anti-papilloma virus, sia per le femmine che per i maschi al 12esimo anno di età fino ai 25 anni, ma anche successivamente in caso di lesioni HPV correlate. Poi ci sono altri vaccini destinati a fasce particolari, come il vaccino anti-emofilo, al vaccino anti-epatite B, che vengono prioritariamente indicati a seconda della patologia di cui una persona può essere affetta e sono quelli che vengono definiti protocolli vaccinali per soggetti cronici”.
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Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2024, 15:40