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Conoscere la salute della cittadinanza e relativa qualità della vita così come capire meglio la percezione dei servizi rivolti alla terza età. Sono alcuni degli obiettivi del programma nazionale di sorveglianza “Passi d’Argento” che riprende a settembre anche a Ferrara. La sorveglianza, promossa e coordinata dall’Istituto Superiore di sanità, riguarda la qualità della vita, salute e percezione dei servizi nella terza età e viene realizzata attraverso una breve inchiesta telefonica ad un campione di cittadini, durante la quale vengono raccolte informazioni sullo stato di salute e sull'adesione ai principali programmi di prevenzione, quali screening e vaccinazioni.

Nel corso di tutto il mese verranno realizzate interviste telefoniche a cittadini di 65 anni e oltre, i cui nominativi sono stati estratti in modo casuale dall'anagrafe sanitaria, per raccogliere informazioni relative allo stato di salute e ai bisogni della popolazione ultra 64enne e per valutare i servizi socio-sanitari e socio-assistenziali loro forniti.

L’indagine presenta dei focus per intervenire su alcune criticità età specifiche sia dal punto di vista fisico (cadute e incidenti domestici nella terza età, problemi di vista/udito e masticazione) sia psicologico (presenza di sintomi depressivi, isolamento sociale).

“Passi d’Argento” valuta inoltre il contributo che gli anziani offrono alla società, fornendo supporto nel proprio contesto familiare e nella comunità attraverso attività di volontariato.

La telefonata è anticipata da una lettera informativa, che viene inviata sia alla persona da intervistare sia al medico curante. I dati vengono elaborati in forma anonima.

Questo sistema si sorveglianza permette quindi di fornire informazioni utili per orientare le scelte di politiche sanitarie e migliorare la qualità di vita degli anziani rafforzando le condizioni alla base di un “invecchiamento sano e attivo”.

Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2024, 09:21