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Droni per ispezionare il territorio, attrezzature e software per il campionamento, fotoionizzatore portatile, auto e biciclette elettriche per la vigilanza degli inconvenienti ambientali sul territorio.
Sono alcune delle strumentazioni acquisite dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Ferrara grazie al finanziamento da 131mila euro assegnato dalla Regione con fondi del Piano nazionale per gli investimenti complementari, corollario del PNRR - Piano nazionale di ripresa e resilienza, per progetti relativi a salute, ambiente e clima per un totale di quasi 9,6 milioni di euro sul territorio regionale.
È la terza delle cinque tranche di finanziamenti che destina risorse a tutti i beneficiari del Sistema Regionale Prevenzione Salute dai rischi ambientali e climatici (SRPS), previsto dal PNRR e avviato in Emilia-Romagna nel 2022.
Il sistema entra ora nel vivo anche a Ferrara con l’istituzione del “Nodo Aziendale del Sistema Regionale Prevenzione Salute dai Rischi Ambientali e Climatici” all’interno del Dipartimento di Sanità Pubblica.
Il compito del ‘nodo aziendale’, costituito a dicembre 2023, è quello di migliorare e coniugare le politiche e le strategie di prevenzione primaria e di risposta in riferimento agli impatti sulla salute associati a rischi ambientali e climatici.
Questo prevede un nuovo assetto organizzativo che ha già visto il conferimento dell’incarico della UOS Ambiente e salute, collocata all’interno della UOC Igiene Pubblica, che si occuperà del monitoraggio dei rischi per la salute derivante dall’esposizione agli inquinati ambientali, dalle conseguenze dei cambiamenti climatici, ai rischi microbiologici e tossicologici, secondo un approccio “One Health”.
A supporto è stato definito il Nucleo Multiprofessionale del Nodo SRPS della provincia di Ferrara, composto da operatori afferenti alle Aree Sanità Pubblica, Area Veterinaria e Area Prevenzione ambienti di lavoro del Dipartimento di Sanità Pubblica.
Tra le funzioni, il nucleo multiprofessionale si occuperà dei procedimenti legati a: autorizzazioni ambientali; bonifica di siti contaminati; valutazioni di impatto sanitario; piani d’emergenza; fitofarmaci, in particolare su problematiche inerenti ad eventuali valutazioni di inconvenienti; gas tossici, con particolare riferimento alle procedure di trattamenti fitoterapici sui suoli.
Una serie di azioni importanti volte quindi a evitare l’insorgenza delle malattie associate a rischi ambientali attraverso l’integrazione delle strutture del territorio e il confronto con ARPAE e con gli Enti Locali.
Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2024, 09:17