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Riorganizzare e potenziare la rete di pneumologia sul territorio con percorsi omogenei e più vicini ai pazienti. È l’obiettivo della Unità Operativa Pneumologia Territoriale a direzione universitaria diretta dal prof. Marco Contoli che, su mandato della Direzione Generale, punta a un’assistenza di prossimità dal ‘respiro’ territoriale per la prevenzione, diagnosi e cura delle malattie dell’apparato respiratorio.
In questo contesto, da lunedì 20 marzo hanno riaperto gli ambulatori di pneumologia presso l'ospedale del Delta. Gli ambulatori sono attivi il lunedì e martedì per visite di primo accesso e di controllo dei pazienti con problemi respiratori, dall’acuto al cronico, mentre il giovedì pomeriggio l’attività è dedicata prevalentemente ai pazienti ricoverati in ospedale. È attivo inoltre il servizio di diagnostica funzionale respiratoria rivolta a pazienti con altre problematiche che possono accedere per eseguire l’approfondimento diagnostico con spirometria.
L’attività ambulatoriale pneumologica al Delta, sospesa dal 2019, riprende quindi a pieno regime con la dott.ssa Rocchi che negli ultimi tre anni ha supportato i colleghi della Medicina Interna del Delta per la gestione dell’emergenza Covid-19. Rimangono operativi gli ambulatori di Pneumologia a Ferrara, Cento, Bondeno, Copparo, Argenta e Comacchio.
L’accesso ai servizi, come per tutte le prestazioni specialistiche, avviene attraverso prenotazione CUP con impegnativa del medico di medicina generale per le prime visite, mentre le visite di controllo sono prescritte dallo specialista per la presa in carico dei follow-up.
“Nel contesto della ristrutturazione della rete territoriale dell'attività clinica della pneumologia territoriale, stiamo rivalutando e riorganizzando le risorse per essere più presenti al livello di prossimità del paziente con l’apertura di nuovi ambulatori, il potenziamento dei presidi già esistenti e l’implementazione degli strumenti di telemedicina” dichiara il prof. Contoli che su questo ultimo aspetto specifica: “Il progetto pilota per il monitoraggio a distanza dei pazienti offre grandi opportunità per monitorare da remoto lo stato di salute dei pazienti più fragili e cronici con insufficienza respiratoria che fanno ossigeno. Uno strumento efficace da implementare”.
Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2024, 09:28