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Gennaio è il Mese della prevenzione del tumore al collo dell'utero. Per prevenire il carcinoma della cervice uterina – che rappresenta il quinto tumore più frequente nelle donne sotto i 50 anni di età e nel complesso l’1,3% di tutti quelli diagnosticati – sono a disposizione due potenti alleati: screening tramite Pap Test e Hpv Test e vaccinazione HPV.

Per promuovere la prevenzione e la diagnosi precoce, le aziende sanitarie ferraresi organizzano uno “Speed date” in programma mercoledì 25 gennaio dalle ore 9 alle 12 in Cittadella San Rocco, presso l’atrio di ingresso in corso Giovecca 203.

Le professioniste sanitarie dedicate alla prevenzione del cancro al collo dell’utero saranno a disposizione della cittadinanza per rispondere a qualsiasi dubbio, domanda, curiosità in merito al cancro della cervice uterina e agli strumenti di prevenzione. L’appuntamento si terrà con la formula dello ‘speed date’, appuntamenti informativi veloci ma ricchi di contenuti, attraverso tre postazioni dedicate allo screening, alla vaccinazione HPV e alla consulenza con ostetrica e ginecologa.

Presenti le dottoresse Caterina Palmonari responsabile Screening oncologici, Epidemiologia e Programmi di promozione della salute; Caterina Bruschi coordinatrice Ostetrico Area Materno Infantile Distretto Centro-Nord Salute Donna; Claudia Monari coordinatrice Ostetrico Area Materno Infantile Ospedale-Territorio; Germana Gotti dirigente medico Unità Operativa Ostetricia Ginecologia AUSL e Roberta Carfora dirigente medico U.O. Igiene Pubblica AUSL.

Se il riscontro sarà positivo alla Casa della Salute/Comunità di Ferrara, sempre più luogo deputato anche alla promozione della salute e della prevenzione, l’iniziativa sarà replicata su altri territori nel mese di marzo all’interno del programma del “mese delle donne”.

Fare la scelta giusta in tema di prevenzione e diagnosi precoce, vuol dire aderire al percorso di screening, offerto gratuitamente a tutte le donne dai 25 ai 64 anni di età attraverso Pap-Test e Hpv test, molto efficaci nell’identificare precocemente lesioni pre-cancerose in modo da trattarle e risolverle prima che evolvano in carcinoma.

Tra le principali cause del tumore alla cervice uterina, infatti, l’infezione da Papillomavirus umano (HPV), trasmesso per via sessuale e molto frequente soprattutto nelle persone giovani. La maggior parte delle infezioni regredisce spontaneamente. Quelle persistenti, però, causano lesioni nel collo dell’utero che possono evolvere in tumore. Il lasso di tempo tra l’infezione e lo sviluppo del tumore è lungo, ed è pertanto importante intercettare le lesioni e trattarle prima che queste degenerino.

Nel 2022 presso il Centro Screening sono stati eseguiti 11840 HPV test e Pap test. Da questi test è risultato necessario inviare o ad approfondimento diagnostico tramite colposcopia o ad eseguire dopo 12 mesi un altro test HPV, 885 donne.

Un altro strumento fondamentale per la prevenzione, che ha ridotto l’incidenza di questa patologia in Italia, è la vaccinazione HPV, introdotta in primo luogo per la popolazione di sesso femminile, e, più di recente, anche per quella maschile. La vaccinazione è offerta gratuitamente all’undicesimo anno di età a ragazze e ragazzi dal Dipartimento di Sanità Pubblica, diretto dalla dott.ssa Clelia de Sisti.

Sono quindi diversi i servizi che, all’interno dell’Azienda USL e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, si occupano del trattamento e della cura di questa patologia, dando vita ad un importante percorso diagnostico e terapeutico.

Tutti i consultori in provincia di Ferrara sono attivi nell’esecuzione dei test di screening all’interno del Servizio Salute Donna, guidato dal responsabile dott. Demetrio Costantino.

L’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda USL di Ferrara diretta dal dott. Fabrizio Corazza e l’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara diretta dal prof. Pantaleo Greco svolgono un’attività di secondo livello; ovvero le donne sottoposte a screening presso le strutture ambulatoriali e consultoriali del territorio sono inviate, in caso di risultato positivo, presso l’Ospedale di Cona.

Sul fronte più strettamente oncologico, l’Unità Operativa di Oncologia Clinica del S. Anna diretta dal prof. Antonio Frassoldati utilizza - nella maggior parte dei casi – la terapia chirurgica e radioterapica, in grado di controllare efficacemente il tumore in fase locale, in collaborazione con l’Unità Operativa di Radioterapia Oncologica del Sant’Anna, diretta dal dott. Antonio Stefanelli.

In prima linea anche il Laboratorio di Anatomia Patologica Ospfe, diretto dal prof. Giovanni Lanza, identificato come Laboratorio Unico per l’Area Vasta Emilia Centrale e considerato un riferimento a livello nazionale per la strumentazione in dotazione e le modalità organizzative.

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Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2024, 16:58