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E’ stato grazie a una collaborazione interprofessionale che per la prima volta all’ospedale universitario interaziendale di Cona è stata posizionata una protesi alla trachea (protesi Endotracheale) a forma di Ypsilon che ha permesso di salvare un paziente giunto qualche giorno fa in condizioni critiche al pronto soccorso.

Si tratta di un tipo di intervento chirurgico che ha permesso il posizionamento della protesi che in Italia è appannaggio di pochi centri ospedalieri ma che da qualche giorno comprendono anche Ferrara.

Un risultato ottenuto grazie all’impegno di molti professionisti coinvolti nel Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) del polmone che da diversi anni è interaziendale e per questo in grado di garantire ai pazienti ferraresi con neoplasia polmonare sospetta o accertata la presa in carico per la diagnosi e la terapia.

Nel percorso diagnostico terapeutico assistenziale del polmone interaziendale collaborano, inseriti in un team multidisciplinare coordinato dal prof. Giorgio Cavallesco, numerosi professionisti che settimanalmente si ritrovano per la discussione e la gestione dei casi. Un ‘modus operandi’ che nel tempo ha sortito la nascita di una squadra affiatata, capace di rispondere tempestivamente alle necessità dei pazienti. Un metodo di lavoro che è emerso proprio in occasione di questo tipo di intervento innovativo e che di fatto consente al paziente trattato in questo modo di ritornare a casa dai propri cari.

Ripercorriamo allora le fasi che hanno permesso questo importante risultato.

Il 3 agosto il paziente, seguito dalla dott.ssa Federica Lancia dell’Oncologia di Cona (diretta dal prof. Antonio Frassoldati), è stato trasportato d’urgenza al PS dell’Arcispedale S. Anna per una grave difficoltà respiratoria. Alle indagini radiologiche la malattia oncologica risultava in rapida progressione a livello polmonare, tanto da infiltrare ed occludere la trachea e i due bronchi principali con un rischio concreto di asfissia nell’arco di poco tempo.

Il paziente è stato ricoverato in Medicina d’urgenza e trasferito nella stessa giornata nel reparto di Pneumologia, diretto dal prof. Alberto Papi. Nel giro di poche ore è stato sottoposto ad una seduta di radioterapia dall’equipe del dott. Antonio Stefanelli, allo scopo di ridurre il tumore. Nel frattempo il Pdta interaziendale si è mosso ed è stata organizzata una complessa procedura endoscopica con lo scopo di mettere in sicurezza le vie aeree del paziente e permettergli di affrontare nelle settimane successive le terapie oncologiche specifiche. Grazie alla collaborazione dott.ssa Marcella Barotto e della direttrice dott.ssa Anna Marra della Farmacia ospedaliera, è stato fatto arrivare in meno di 48 ore uno stent endotracheale a Y, dispositivo capace di mantenere pervie la trachea ed i bronchi principali.

Nella mattinata del 5 agosto, l’equipe di pneumologi interventisti, coordinata dal dott. Mario Tamburrini, ha provveduto, tramite broncoscopia, alla rimozione del tessuto neoplastico che occludeva la parte terminale della trachea e i due bronchi principali ed ha posizionato una endoprotesi a Y, che, come dicevamo sopra, è una procedura effettuata per la prima volta a Ferrara ed appannaggio di pochi centri specializzati in Italia. Questo, lo ribadiamo, è stato possibile grazie alla fondamentale collaborazione interprofessionale del personale infermieristico ed OSS della piastra endoscopica (coordinata da Franca Dirani) e all’assistenza anestesiologica della dott.ssa Elisabetta Marangoni (U.O. Anestesia e Rianimazione Universitaria, diretta dal prof. Carlo Alberto Volta).

Già nelle ore successive l’intervento, la condizione del paziente è migliorata e nei prossimi giorni potrà rientrare a domicilio per poter affrontare con maggiore serenità le successive cure oncologiche.

La collaborazione tra professionisti nei percorsi interaziendali è la dimostrazione di come poter sviluppare le competenze all’interno di una ‘nuova azienda’ che facilita i percorsi e fornisce ai cittadini ferraresi una sanità innovativa d’eccellenzaha dichiarato la Direttrice Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria e dell’Azienda Ausl Monica Calamai –. Questo intervento è la prova che la provincia di Ferrara ha dei professionisti in grado di essere davvero un punto di riferimento per la sanità regionale e nazionale”.

Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2024, 09:10