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La riorganizzazione dei Pronto soccorso del Ferrarese continua a suscitare interesse. Dopo le delegazioni di Reggio Emilia, del Sant’Orsola di Bologna, di un ospedale privato accreditato di Aprilia (località in provincia di Latina) e altri, martedì 11 luglio, nel Pronto soccorso di Cento è giunta in visita anche una delegazione di 7 persone dall’Ospedale di Baggiovara e dall’Azienda Usl di Modena. Obiettivo della visita: capire meglio come funziona l’ambulatorio “See & Treat” e anche quello del “Flow manager”.

Il “See & Treat” è un percorso dedicato ai pazienti con patologie minori i cui problemi possono essere risolti direttamente all’accoglienza, all’interno di un percorso a gestione infermieristica, evitando diversi passaggi e procedure. E dunque è un’organizzazione dell’area dell’emergenza che serve per snellire i tempi di attesa di coloro che sono giunti in PS.

Si tratta di un’attività che si inserisce in una nuova progettualità che fa parte di un piano più ampio per la riorganizzazione dei Pronto soccorso del Ferrarese voluta dalla direzione generale delle due Aziende sanitarie del Ferrarese.

La direttrice di distretto Ovest Caterina Palmonari, il direttore dell’Unità operativa dei Pronto soccorso delle due Aziende sanitarie Daniele Cariani, la responsabile per la Direzione infermieristico tecnica delle aree di terapia intensiva e Pronto soccorso Erika Salvioli hanno accolto la delegazione che oltre a osservare ‘sul campo’ come funziona la nuova riorganizzazione dei Ps ferraresi si è rapportata anche con la coordinatrice del Ps di Cento Sabrina Frignani e con Erika D’Anchera della direzione medica di presidio.

Abbiamo condiviso con i colleghi di Modena che il See & Treat, ma anche il fast track e il flow manager non sono semplici percorsi formativi, ma sono un’opportunità per il cittadino che trova nella nuova organizzazione del PS e nelle competenze dei professionisti sanitari coinvolti una risposta alle mutate esigenze e bisogni di salute” commenta a conclusione della visita Daniele Cariani che aggiunge: “Si è ribadito inoltre che nel progetto see and treat un grosso lavoro è stato svolto anche dai medici tutor che hanno collaborato alla formazione degli infermieri sia in aula che sul posto di lavoro, affiancando ogni singolo partecipante negli interventi definiti dai protocolli operativi del see and treat”.

Anche questa visita rappresenta un momento d’incontro e di condivisione importante per l’omogenizzazione delle modalità di organizzative e di intervento di tutti i Pronto soccorso della nostra regione” sottolinea Erika Salvioli che aggiunge: “Dal confronto con le altre delegazioni fino ad ora giunte in visita nel nostro territorio inoltre emergono conoscenze che sono in grado di fornire anche migliori risposte a chi si reca in Pronto soccorso”

See and Treat: l’organizzazione

Il nuovo ambulatorio è frutto di un lavoro organizzativo importante che ha richiesto anche un potenziamento delle risorse.

L’utenza accede al Pronto soccorso e viene accolta dal ‘triagista’ che stabilisce il codice di gravità” spiega la coordinatrice infermieristica del Pronto soccorso di Cento Sabrina Frignani che aggiunge:È una figura formata per valutare le emergenze trattabili attraverso il percorso See and Treat. L’utente viene poi accompagnato all’ambulatorio See & Treat e viene preso in carico dall'infermiere che è stato formato adeguatamente. Al termine del trattamento viene chiusa la pratica e il paziente può tornare a casa, evitando le attese, purtroppo lunghe per i casi lievi, del Pronto soccorso”.

I flussi in Pronto soccorso: l’introduzione del Flow manager

La figura del flow manager, o infermiere responsabile del flusso, ha la finalità di gestire i flussi e valutare i pazienti in Pronto soccorso, per garantire un monitoraggio e una presa in carico corretta. Parallelamente è stato attivato il bed management su base provinciale, fondamentale per gestire il posto letto in base alle esigenze del paziente.

Il medico Tutor

Naturalmente, il “See & Treat” pur essendo un ambulatorio a gestione infermieristica, si basa sul confronto con il medico.

Nel corso della visita è stato spiegato che nel Ferrarese sono presenti anche tre CAU (Centri di assistenza urgenza) e che si occupano di casi a bassa complessità clinica.

Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2024, 09:22