Contenuto
Creare percorsi di cura sempre più efficaci ma anche prossimi al paziente. Obiettivo contemplato nel PNRR così come nel nuovo Decreto 77 sulla medicina territoriale e nel Piano sociosanitario della Regione Emilia Romagna. E per conseguirlo è fondamentale l’innovazione, sia tecnologica sia organizzativa.
Due esempi significativi in questo senso, messi in campo dalla sanità ferrarese, sono la telemedicina e l’Infermiere di Famiglia e di Comunità. Temi sui quali si terrà, giovedì 27 ottobre dalle 10 alle 18, un seminario delle due aziende sanitarie ferraresi in collaborazione con UNIFE, con esperti sul tema e al quale è prevista la partecipazione, per i saluti istituzionali, del sindaco di Ferrara e presidente della CTSS Alan Fabbri e dell’assessore regionale alle Politiche per la Salute Raffaele Donini.
Organizzato dal Servizio interaziendale formazione e aggiornamento, l’evento avrà luogo presso la Sala Estense grazie al patrocinio del Comune di Ferrara e si intitola “L’innovazione tecnologica e organizzativa a sostengo della salute della comunità”. È rivolto al personale dipendente e convenzionato con le Aziende sanitarie ferraresi per una maggiore conoscenza e condivisione delle modalità di innovazione tecnologica e organizzative a sostegno della salute della comunità.
“La prossimità al cittadino e la digitalizzazione sono temi cruciali per affrontare le sfide della sanità del presente e del futuro – evidenzia la direttrice generale AUSL e commissaria straordinaria dell’Azienda Ospedaliero Universitaria, Monica Calamai – sia per i pazienti sia per gli operatori, per i quali è necessario un pieno coinvolgimento e accompagnamento verso i processi di transizione organizzativa e digitale, all’interno della visione strategica aziendale”.
L’evento: dopo i saluti istituzionali e della rettrice di UNIFE Laura Ramaciotti, la direttrice generale Calamai parlerà de “L’innovazione tecnologica e organizzativa a sostegno della salute della comunità”; quindi un intervento dell’esperta di sanità digitale e azienda digitale Francesca De Giorgi.
Il corso, inoltre dalle 11, prevede lo svolgimento di due sessioni di lavoro. La prima che avrà al centro la tavola rotonda dal titolo “L’applicazione digitale nella sanità ferrarese” con l’obiettivo di approfondire le modalità di applicazione digitale, con un riferimento particolare agli aspetti tecnologici e alle esperienze nelle diverse specialità cliniche quali la cardiologia, la diabetologia, oculistica, medicina riabilitativa e neurologia.
Dopo la pausa pranzo, alle 14, si terrà invece la seconda sessione del corso dedicata all’innovazione organizzativa con l’“Infermiere di famiglia e comunità”. Una tavola rotonda che ha come obiettivo quello di approfondire il ruolo dell’infermiere di famiglia e comunità (IFEC), il modello organizzativo sul quale poggia la nuova figura professionale e l’applicazione nei distretti territoriali della provincia di Ferrara. In entrambe le sessioni è prevista la presentazione dell’esperienza dei cittadini.
L’attività di telemedicina.
Il piano strategico “Azienda Sanitaria Digitale” ha visto l’avvio delle videovisite diabetologiche e cardiologiche di controllo; il progetto di telecardiologia dell’Ospedale di Cento (con sperimentazione in corso presso le Case della Salute di Copparo, Bondeno e Portomaggiore e di prossima attivazione a Comacchio, Ferrara e Codigoro); e l’ampliamento dell’attività di telerefertazione ECG che verrà estesa in tutte e 7 le Case di Comunità di Ferrara entro l’anno. Già oltre 350 le prestazioni effettuate.
Inoltre è in fase di aggiudicazione la gara per l’acquisizione di dispositivi medici per la misurazione dei parametri clinici da effettuare a domicilio, in via sperimentale per 40 pazienti.
A questo si aggiungerà a breve la concretizzazione dei progetti di: teleassistenza oculistica per i pazienti diabetici: la valutazione del fondo dell’occhio a distanza attraverso apparecchiature donate e collocate presso la Casa della Salute di Codigoro; Cure palliative in modalità di telemedicina. A seguire progetti legati a teleriabilitazione, video visita, terapia digitale, digital twin, nell’ambito di un più ampio progetto di digitalizzazione dell’Azienda Unica della Provincia di Ferrara.
L’infermiere di famiglia e di comunità.
Il servizio dell’infermiere di famiglia e di comunità è attivo a Ferrara, Mesola, Bondeno, Fiscaglia, Cento, Goro e Portomaggiore e ha già effettuato oltre diecimila prestazioni con circa 500 pazienti presi in carico. La programmazione triennale prevede il reclutamento di 140 IFEC in 3 anni distribuiti nei vari distretti e su 15 nuovi ambulatori, per garantire compatibilità e sostenibilità per il nuovo modello secondo il fabbisogno indicato dal Ministero, pari a 1 infermiere di famiglia e comunità ogni 2500 abitanti. Saranno rafforzati anche i percorsi di attivazione, in particolare nel rapporto tra Ospedale e Medicina del Territorio
Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2024, 08:57