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Le infezioni da Legionella sono considerate un problema emergente in Sanità Pubblica, sono sottoposte a sorveglianza speciale da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), della Comunità Europea e dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Quali sono i fattori e gli ambienti a rischio, ed in particolare che cosa si fa sul fronte delle strutture alberghiere?
Se ne è parlato nel corso dell'ultimo appuntamento con Salute Focus Ferrara (format web a cura dell'Azienda USL di Ferrara condotto da Alexandra Boeru) con Diletta Pelloni Dir. Medico Servizio Igiene Pubblica Ausl Fe e Zeno Govoni presidente Federalberghi Ascom Confcommercio Ferrara. Con Emanuele Ciotti, Direttore Sanitario Ausl Ferrara, il punto sull'andamento dei contagi Covid, ancora in crescita, e sull'avvio della campagna vaccinale per la quarta dose agli over 60.
Contagi ancora in crescita, sale la pressione sugli ospedali
“Abbiamo assistito a 4 settimane in cui l'aumento dei contagi è stato costante, tra il 41 e 54%. La settimana scorsa, ha spiegato il direttore sanitario Ausl Ciotti, è stata la prima in cui l'aumento è stato più contenuto, ovvero del 22% e siamo arrivati oggi ad una incidenza di 1021 casi ogni 100mila abitanti.
“Siamo probabilmente vicino al picco dei contagi anche se sappiamo che sono numerosi coloro che non dichiarano la positività. Quello che stiamo vedendo purtroppo, ha proseguito Ciotti, è un aumento dei pazienti presi in carico dalle Usca, passati da 128 di 15 giorni fa agli attuali 163. Anche la pressione sugli ospedali è cresciuta ( abbiamo 97 posti letto occupati su 100 disponibili nei 3 ospedali della provincia e Cona verrano aggiunti posti letto nel reparto di geriatria). Non solo, ha aggiunto Ciotti, nei pronto soccorso vediamo casi di polmonite che non vedevamo da tanto tempo con necessità di ossigeno, e questo ci deve far capire quanto Omicron non sia una banale influenza”.
Quarta dose, al via per over 60
“Alla luce di questi dati, ha poi proseguito il direttore sanitario, è ancora più importante proteggersi con la quarta dose, soprattutto per anziani e più fragili. Ora la vaccinazione sarà possibile anche per tutti gli over 60 e per i fragili over 12 anni. L'intento oggi è di sensibilizzare coloro che già ne avevamo diritto, ovvero gli over 80 e gli estremamente vulnerabili (hanno ricevuto la quarta dose al momento il 31% dei 30mila che rientrano in questo target). A loro già da oggi arriverà un sms di “remind” della possibilità di vaccinarsi, e nei prossimi giorni verrà inviato anche agli over 60 e fragili over 12”.
“Fino ad oggi effettuavamo circa 1086 dosi a settimana, andremo già dai prossimi giorni, ha proseguito Ciotti, ad aumentare le disponibilità per arrivare 7390 vaccinazioni a settimana fino a superare le 8000. Se dovessimo vedere che il tempo di attesa è oltre 7/14giorni aumenteremo ulteriormente la produzione. I canali di prenotazione sono i soliti, e per gli accessi diretti si consiglia di consultare il sito Ausl Ferrara per le tutte le informazioni aggiornate".
Legionella, un problema di sanità pubblica da non sottovalutare
“La legionella, ha spiegato Diletta Pelloni Dir. Medico Servizio Igiene Pubblica Ausl Ferrara, è un batterio ubiquitario che vive negli ambienti acquatici e dagli ambienti acquatici naturali può colonizzare gli impianti idrosanitari e gli impianti di condizionamento delle nostre abitazioni e di tutte le strutture ospedaliere ricettive sociosanitarie.
La legionella, una volta che ha colonizzato gli impianti idrici artificiali, tramite esposizione per areosol, per nebulizzazione dalle docce, dai rubinetti, può essere aspirata e quindi provocare due tipi di malattia. La prima è la febbre di Pontiac, una forma simil influenzale che generalmente si auto risolve in pochi giorni, mentre la forma più grave è una forma di polmonite che soprattutto in soggetti con altre patologie, può avere un tasso di letalità purtroppo anche abbastanza alto, dal 10 al 50%.
“Questa patologia è stata scoperta nel 1976, e oggi è importante conoscere e soprattutto mettere in atto tutto quello che è possibile per prevenire la colonizzazione o comunque di mantenere questa colonizzazione il più ridotta possibile. Questo in particolar modo, ha proseguito la dottoressa Pelloni, in quelle strutture dove possono essere esposte tante persone come le strutture ricettive turistico ricettive o ancor più gli ospedali e le strutture socio sanitarie assistenziali.”
“Il Dipartimento di sanità pubblica è l'ente responsabile della vigilanza e del controllo per la prevenzione della legionellosi. Ogni anno, ha spiegato Diletta Pelloni, vengono pianificati un numero variabile di sopralluoghi su strutture turistico ricettive e su strutture socio sanitari assistenziali. Vengono verificate le condizioni igienico sanitarie della struttura, il piano di prevenzione, il cosiddetto documento di valutazione del rischio che ogni struttura deve avere e che almeno ogni due anni deve essere revisionato. Vengono eseguiti dei campionamenti su acqua calda e acqua fredda, dai punti critici degli impianti, e poi avvalendoci dei laboratori ARPAE, vengono effettuati controlli per vedere se i valori rientrano nei range previsti dalla normativa”.
“Nel caso in cui invece venga notificato un caso di legionellosi di un ospite (per la quale esiste un sistema di sorveglianza internazionale proprio perché è considerato una problema di sanità pubblica) che nei 10 giorni precedenti all'esordio sintomi ha soggiornato anche per una sola notte in una struttura ricettiva si parla di “caso associato a viaggi”. Sarà il servizio di igiene pubblica a fare un sopralluogo nella struttura e fare i campionamenti per verificare l'eventuale contaminazione dell'impianto. Potrà essere richiesta la chiusure della stanza o addirittura, della struttura.”
“E' un problema al quale va posta molta attenzione, ha proseguito ancora Pelloni, e dal 28 luglio partirà una iniziativa che coinvolgerà i tecnici della prevenzione della servizio di igiene pubblica e sarà rivolta ai gestori delle strutture turistico ricettive della provincia di Ferrara. L'obiettivo è diffondere proprio tra i gestori la consapevolezza che sono responsabili della salute non solo degli ospiti ma anche di dei loro dipendenti e che è molto importante investire nella prevenzione più che nell'andare a gestire poi il caso quando si verifica”.
Per ora si comincerà con 4 incontri, due con albergatori della città e dell'area nord (il primo il prossimo 28 luglio), e successivamente altri due per i gestori delle strutture dell'area sud-est.
“Abbiamo accolto l'iniziativa con entusiasmo, ha commentato Zeno Govoni, presidente Federalberghi Ascom Confcommercio Ferrara. Abbiamo tante normative da seguire, la legionella è un problema molto importante che però, diciamo, è stato un pochino trascurato da noi albergatori negli ultimi anni. Non è facile da affrontare, ha aggiunto, ci sono una serie di procedure e protocolli che non conosciamo e non sappiamo come applicare. L'iniziativa dell'Ausl di Ferrara è importante come informazione e formazione nel caso in cui si presentasse un caso nella nostra struttura”.
“Ben vengano queste giornate formative per iniziare ad affrontare l'argomento molto importante anche a seguito della pandemia, perchè molte strutture con il lockdown hanno chiuso e dopo mesi di non attività poteva nascere problema con la riapertura. Noi non sappiamo ancora bene come muoverci, che cosa è obbligatorio e cosa no, ha proseguito Govoni, è chiaro che è comunque un “impegno” per molti di noi ma la maggior parte ha accolto questa iniziativa a braccia aperte perchè non dobbiamo e non possiamo far finta che il problema non esista”.
Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2024, 09:12