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Anche i farmaci temono il caldo e per tale motivo, specie in estate e soprattutto se si devono portare in vacanza, conservarli correttamente diventa ancora più importante.

Alte temperature, luce solare diretta e umidità possono mettere a rischio l’efficacia dei medicinali

In vista delle vacanze, l’Unità Operativa Politiche del Farmaco di Ausl Fe diretta dalla dottoressa Elisa Sangiorgi ricorda a tutti i viaggiatori alcuni semplici ma essenziali accorgimenti per trasportare adeguatamente i farmaci e non farsi cogliere impreparati prima della partenza. Un piccolo vademecum da portare in valigia per scongiurare alterazioni e viaggiare sicuri.

Elisa Sangiorgi, direttrice U.O. Politiche del farmaco AUSLFE

I Consigli.

Conserva i farmaci in un luogo fresco, asciutto e buio. Normalmente si consiglia di tenerli in un armadio chiuso, mentre non è raccomandata la conservazione in bagno (troppo umido) e cucina (troppo caldo). La temperatura raccomandata è inferiore ai 25°.

Verifica la giusta temperatura sul foglietto illustrativo. Vale soprattutto per antibiotici, insulina, analgesici, adrenergici e sedativi perché non rispettare la temperatura di conservazione indicata potrebbe renderli dannosi. I farmaci a base di insulina, ad esempio, vanno conservati in frigorifero (temperatura controllata a 2-8°) e una volta aperti possono essere mantenuti a temperatura ambiente, purchè al di sotto dei 25 °C. Anche i farmaci per la tiroide, i contraccettivi e altri medicinali che contengono ormoni sono particolarmente sensibili alle variazioni termiche.

Controlla se ci sono controindicazioni per l’esposizione al sole. Prima di esporsi al sole, prestare attenzione ai farmaci fotosensibili quali antibiotici, anticoagulanti, antinfiammatori, anticoncezionali, antidepressivi, antidiabetici e antimicotici perché possono provocare reazioni da fotosensibilizzazione con manifestazioni cutanee come dermatiti, eczemi e similari.

Usa i farmaci in forme solide. Quando possibile, è preferibile utilizzare i farmaci in formulazioni solide come compresse o capsule perché si presentano più stabili rispetto alle formulazioni liquide e sono infatti meno sensibili alle alte temperature.

Tieni le confezioni originali. Un errore comune durante i viaggi, per risparmiare spazio, è quello di mettere farmaci diversi nello stesso contenitore. Ma attenzione: il problema è riconoscere poi date di scadenza, tipologie, avvertenze e dosaggi. Anche i blister svolgono una funzione di protezione dall’umidità, quindi conviene evitare i portapillole e mantenere le confezioni originali.

Evita di esporre i farmaci al sole e al calore, in viaggio usa contenitori termici. Durante un lungo viaggio in auto è consigliabile portarsi dietro un contenitore termico che trattenga il freddo per meglio conservare, ad esempio, i farmaci spray e quelli a base di insulina.

Se viaggi in aereo, porta i farmaci salvavita nel bagagliaio a mano con le prescrizioni. Non è scontato, perché potrebbero essere richieste nelle fasi di controllo di sicurezza in aeroporto. Si ricorda che i liquidi di volume non superiore a 100 ml possono essere trasportati nel bagaglio a mano e devono essere riposti in una busta trasparente e richiudibile. Per i medicinali solidi, come compresse o capsule, non ci sono restrizioni. È anche possibile contattare la compagnia aerea per accordarsi su determinati farmaci da tenere nel frigo dell’aereo.

Tieni sotto controllo la pressione. Il caldo può provocare l’abbassamento della pressione arteriosa anche in soggetti ipertesi, pertanto la terapia dell’ipertensione arteriosa e di altre malattie cardiovascolari potrebbe richiedere in estate un adattamento da parte del medico. Si ricorda che le terapie in corso non vanno mai sospese autonomamente e che in estate è opportuno effettuare controlli più assidui della pressione arteriosa.

Queste buone prassi sono condivise anche da AIFA - Agenzia Italiana Farmaco per tutelare le persone anziane, con patologie croniche (cardiovascolari, respiratorie, neurologiche, diabete etc.) e le persone che assumono farmaci.

E’ importante fare attenzione in quanto luce solare, calore e umidità che, come visto, possono alterare composizione e efficacia. Insomma, le malattie non vanno in vacanza e le terapie vanno seguite in qualunque meta estiva.

Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2024, 09:11