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E’ comodo perché si può consultare dal telefonino e soprattutto quando lo si desidera. Quello che tuttavia è più importante è che consente di guadagnare tempo per le pratiche che riguardano la sanità.
Stiamo parlando del Fascicolo sanitario elettronico digitale (FSE), un nuovo strumento che ogni cittadino ferrarese ha a disposizione grazie a un servizio attivato anni fa dalla regione Emilia-Romagna con la rete digitale emiliano-romagnola Lepida.
Dopo la pandemia avere a disposizione il FSE è diventato una necessità irrinunciabile per la gran parte dei ferraresi. Si tratta, tuttavia, di un modo di relazionarsi con i servizi della sanità pubblica che si basa su un cambiamento epocale e culturale che, soprattutto per chi è anziano o per chi non è molto incline all’uso del web su computer o sul telefonino, necessita di assistenza e di un accompagnamento alla conoscenza e al conseguente corretto utilizzo di questo importante strumento digitale.
Sulla base di questa premessa, a Ferrara, nella Casa di Comunità “Cittadella San Rocco”, con accesso dall’ingresso in via Rampari 15, ogni giovedì, dalle 13 alle 16,30 (ma l’obiettivo è di allargare gli orari ad altri giorni della settimana così come è in programma di creare più sportelli informativi nel Ferrarese), funziona lo Sportello che offre assistenza per tutti coloro che desiderano aprire e usare il fascicolo sanitario elettronico.
Il servizio nasce dall’adesione dell’Azienda Usl Ferrara a un progetto del ministero delle Politiche giovanili: AuslFE ha partecipato a un bando del “Servizio civile digitale” che prevede che i giovani vengano impegnati proprio nella progettazione di servizi che implementano l’uso della piattaforma digitale nei servizi pubblici come quelli della sanità.
La partecipazione al bando ha permesso all’Azienda sanitaria territoriale di selezionare e formare, sia dal punto di vista tecnologico che della comunicazione pubblica, cinque giovani (Luca Aguiari, Zaineb El Qoraichi, Danilo Filicetti, Nabeela Khawar e Maria Cristina Marino).
Alcuni di loro, inoltre, sono in grado di fornire assistenza in lingua madre a famiglie che appartengono a comunità straniere. I cinque giovani sono operativi dallo scorso dicembre proprio per essere in grado di (anche in base alle regole sulla privacy) fornire l’assistenza per l’uso del FSE, sia per telefono (al numero 0532.235489 attivo dalle 13 alle 16,30 del giovedì) sia di persona, nella sede dello sportello a cui si può accedere previo appuntamento (infofascicolosanitario@ausl.fe.it).
“I ragazzi sono pronti per aiutare a risolvere problematiche e chiarire tutti i dubbi sull’uso del Fascicolo Sanitario Elettronico – dichiara la responsabile del Servizio Urp di AuslFe Sara Castellari -. Tengo inoltre a precisare che lo sportello è attrezzato per eseguire la pre-registrazione dello SPID, appoggiandosi a Lepida., e prenotare l’appuntamento per il riconoscimento de visu nei vari uffici abilitati”.
Al progetto ha preso parte, per tutto l’aspetto informatico, il servizio ICT (Information Comunication Technology) l’Unità operativa di Informazione e comunicazione tecnologica interaziendale, con il dirigente analista e responsabile sportello Smart card Milo Orlandini.
Per la formazione dei cinque giovani ha invece partecipato la progettista del Servizio di Formazione e aggiornamento interaziendale Martina Rimondo e per il Servizio civile ha collaborato al progetto anche la responsabile del servizio civile di AuslFe Maria Cristina Mezzogori.
Ultimo aggiornamento: 25 novembre 2024, 10:52