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Nel Basso Ferrarese, a Codigoro, è attivo dal 13 marzo il servizio dell’ Infermiere di famiglia e comunità (IFEC).
Si tratta di un servizio che ha l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per la salute della comunità del Comune attraverso un’assistenza sempre più proattiva e vicina al paziente sul territorio.
L’Infermiere di famiglia e comunità è una figura professionale che nel Ferrarese è operativa dal dicembre 2021 e anche con questa attivazione a Codigoro la sua presenza sul territorio ferrarese è sempre più capillare.
“L’esperienza di questi ultimi anni ci ha rivelato il ruolo fondamentale, imprescindibile della medicina territoriale e dei servizi socio-assistenziali di prossimità. Ringrazio l’Azienda Ausl di Ferrara – commenta Sabina Alice Zanardi, Sindaco di Codigoro -, per aver attivato anche nellla Casa della salute di Riviera Cavallotti 347 il servizio dell’infermiere di famiglia e di comunità. E’ certamente una risposta importante ai bisogni di un territorio periferico, inserito nelle Aree Interne, caratterizzato da un tasso elevato di anzianità nella propria popolazione. Sono certa che anche a Codigoro, come avvenuto in altri Comuni del Distretto Sud Est, l’introduzione dell’infermiere di comunità saprà fornire risposte efficaci alle famiglie, sotto il profilo dell’approccio e dell’assistenza al paziente al proprio domicilio.”
La direttrice generale delle Aziende sanitarie di Ferrara Monica Calamai afferma che “puntare sull’infermiere di famiglia e di comunità è una precisa scelta di politica sanitaria mirata ad un’assistenza sul territorio sempre più proattiva e vicina al paziente. Scelta che si addice molto bene al contesto del Ferrarese, soprattutto nelle aree più ‘rarefatte’ e periferiche. A Codigoro i due infermieri IFEC potranno sicuramente fornire un utile contributo”.
“Anche per questo territorio l’infermiere di famiglia e comunità, sebbene sia un servizio pubblico, sarà in grado di fornire risposte adeguate al contesto in cui opera” tiene a precisare la direttrice dell’area Tecnico-infermieristica di AuslFe Marika Colombi che sottolinea: “Si tratta inoltre di professionisti selezionati sulla base della loro ampia esperienza professionale e in base a criteri adeguati per riuscire a cogliere anche problematiche e disagi sociali che si potrebbero riverberare sulla salute del paziente”
A Codigoro l’ambulatorio IFEC si trova nella Casa di Comunità, in Via Cavallotti F. 347 e funziona grazie agli infermieri Chiara Manzati e Daniele Lombardi (in foto)
Il servizio avrà i seguenti orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 18, mentre il Sabato dalle ore 8 alle ore 12.
I contatti: telefono 331 6878026 – ifc.codigoro@ausl.fe.it
L’Infermiere di famiglia e di comunità svolge, inoltre, un ruolo assistenziale in particolare nell’ambito dei nuclei famigliari, sia al domicilio del paziente, in ambulatorio o nelle strutture intermedie e di lungodegenza in cui viene ricoverato.
Un servizio sanitario importante pensato per fornire la massima assistenza, grazie anche all’utilizzo di percorsi protetti e dedicati che mettano a frutto le potenzialità di questa nuova figura fondamentale soprattutto in un’ottica di medicina del territorio sempre più forte e proattiva, che significa presa in carico più completa e a tutto tondo dell’utente. Un approccio previsto, inoltre, sia nel Piano Sanitario della Regione Emilia Romagna sia nel Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza (Pnrr) del Governo.
COSA FA L’INFERMIERE DI FAMIGLIA E COMUNITÀ
Per ogni paziente viene predisposto un piano assistenziale personalizzato e quindi mirato ad una presa in carico complessiva e a tutto tondo, che va dalla prevenzione, alla cura e agli aspetti riabilitativi. Il professionista lavora in stretto raccordo col servizio di assistenza domiciliare, con il medico di famiglia dell’assistito e con le altre figure professionali che lo hanno in carico. E nel dettaglio:
Valuta lo stato di salute e i bisogni dei cittadini nelle diverse fasi della vita (bambino, adolescente, adulto e anziano, famiglie e comunità)
Il suo ruolo è assistenziale e in particolare nell’ambito dei nuclei famigliari, sia al domicilio del paziente, sia in ambulatorio o nelle strutture intermedie e di lungodegenza in cui viene ricoverato.
Valuta i fattori di rischio presenti sul territorio informando ed educando i cittadini, le famiglie e la collettività, promuovendo interventi di prevenzione, incentivando miglioramenti degli stili di vita e correggendo i comportamenti sbagliati;
Supporta le famiglie in difficoltà ad individuare rapidamente eventuali problemi sanitari o sociosanitari per collaborare alla loro risoluzione;
Facilita l’integrazione tra gli ospedali e i Servizi territoriali per dare una risposta appropriata ai bisogni di salute dell’individuo della famiglia e della comunità;
Collabora con tutti i Servizi dedicati alle persone: sanitari, sociali, associazioni di volontariato e di tutela dei cittadini ed enti locali facilitando i percorsi di integrazione e mettendo al centro dell’azione il cittadino.
È presente nel processo di educazione sanitaria per il potenziamento delle autonomie dei cittadini, dei loro familiari e dei loro caregiver, per offrire supporto e sostegno affinché riescano a trovare soluzioni ai loro problemi.
COME SI ATTIVA
Il servizio può essere attivato direttamente dal cittadino, dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta, tramite accesso diretto in ambulatorio, e-mail e contatto telefonico (vedi sopra).
Per ulteriori informazioni su servizi offerti, modalità di attivazione, orari e contatti, è possibile consultare il sito www.ausl.fe.it/argomenti/come-e-dove-curarmi/infermiere-di-famiglia-e-di-comunita
Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2024, 09:26