Contenuto
In un Paese nel quale il 15 per cento delle coppie è infertile e la natalità è in progressivo calo, la procreazione medicalmente assistita rappresenta un vero e proprio ‘booster’, garantendo oltre il 3 per cento di nascite ogni anno. In provincia di Ferrara, all'Ospedale del Delta di Lagosanto, esiste un centro di eccellenza e, da sottolineare, pubblico essendo gestito da AUSLFE.
Della sua attività si è parlato nel corso del consueto appuntamento con Salute Focus Ferrara (format web a cura dell'Azienda USL di Ferrara condotto da Alexandra Boeru) con Andrea Gallinelli (dir. Centro PMA Delta Ausl Fe), Francesco Capodanno (resp. laboratorio Centro PMA Delta Ausl Fe) e Attilio Anastasi (resp. diagnosi preimpianto Centro PMA Delta).
A fare il punto sull'andamento dei contagi Covid, in forte crescita in provincia di Ferrara, è Roberto Bentivegna della direzione medica di distretto Ausl Ferrara.
Covid, contagi in crescita e incidenza quasi raddoppiata
“C’è una vera impennata del numero dei casi e dell'incidenza - ha messo in evidenza Roberto Bentivegna della direzione medica di distretto di AuslFe - siamo arrivati questa settimana a 928 casi su 100 mila abitanti, contro i 534 della settimana scorsa. Il virus sta circolando tantissimo e, ha aggiunto, sicuramente c'è una quota di sommerso quindi probabilmente l'incidenza è ancora superiore con il numero di positivi salito a circa 5000 accertati in tutta la provincia. Come abbiamo sempre detto mano a mano che aumenta la base, e qui stiamo parlando di un incidenza che ci riporta ai valori di febbraio, c'è sempre una piccola percentuale che ha necessità di ricorrere alle cure ospedaliere quindi aumentando in maniera importante il numero di persone positive aumenta di conseguenza anche il numero di persone che si rivolgono alle strutture ospedaliere che quindi è in particolare sofferenza. In particolare, ha spiegato ancora Bentivegna, dallo scorso fine settimana in particolare si è assistito a un aumento considerevole del numero sia di persone che si rivolgono al pronto soccorso che hanno una positività già accertata, che di coloro che vengono ricoverati. Sta aumentando in maniera considerevole anche il numero di contagi tra il personale sanitario, sia lato medico che lato comparto. Nei reparti Covid abbiamo tutti i letti occupati (85 le persone attualmente ricoverate) e se guardiamo al totale tra reparti dedicati e “bolle” per pazienti positivi ad oggi ci sono 115 persone ricoverate.”
“Il 95% dei positivi è asintomatica ma tra i sintomatici, ha proseguito Bentivegna, soprattutto tra gli over 80, stiamo rivedendo le polmoniti che da qualche mese non vedevamo più. Ecco perchè rinnoviamo l'appello, a chi ancora non l'avesse fatta pur rientrando nel target, di effettuare al più presto la quarta dose della vaccinazione”.
Pma, l'eccellenza del “pubblico” al Delta
“Se guardiamo anche ai dati legati alla denatalità del nostro paese, all'allarme anche lanciato non solo da Istat, avere sul nostro territorio un centro di eccellenza di terzo livello pubblico è davvero un valore aggiunto molto importante per la sanità territoriale. La PMA è una delle punte di Diamante dell'ospedale del Delta e in generale dell'offerta della provincia di Ferrara e – conclude Bentivegna - sottolineerei il fatto che si tratti di un centro pubblico, perché non è scontato per questo tipo di attività”
PMA, il centro dell'Ospedale del Delta
“Attualmente in Italia esistono più di 300 centri di procreazione medicalmente assistita ma in realtà, ha spiegato Andrea Gallinelli direttore del Centro PMA Delta, poco più della metà funzionano. Il nostro centro è un centro di vecchia data, risale ad una trentina di anni fa (allora era presso il S. Anna) e fino al 2018 era sempre rimasto un centro di primo livello, poi è diventato un centro di secondo e poi di terzo livello”. “Attualmente, ha proseguito il direttore Gallinelli, il centro PMA del Delta effettua circa 400 cicli all'anno complessivi. Il numero di coppie prese in carico è molto più alto ma quelli che arrivano ad eseguire effettivamente i cicli di secondo e terzo livello sono circa 400 all'anno, con un incremento che è stato di circa il 100% negli ultimi due anni e probabilmente un ulteriore crescita nell'anno solare a venire. Ci apprestiamo pertanto nell'ambito dei centri medi a livello italiano, sicuramente all'avanguardia nella nostra regione. Altre caratteristiche peculiari del centro sono che è un centro completamente esclusivamente Dedicato alla PMA non siamo inseriti in un contesto più ampio di ostetricia e ginecologia, uno dei pochissimi con queste caratteristiche nel nostro paese”.
PMA, le tecniche di laboratorio utilizzate al Delta
Tra la fine del 2018 e l'inizio del 2019 questo centro effettuava non più quattro inseminazioni intrauterina alla settimana, quindi le tecniche di primo livello quelle più semplici e meno invasive. Oggi siamo circa 400 cicli completi di secondo o terzo livello.
“Nel giro di quasi 4 anni, ha spiegato Francesco Capodanno, responsabile del Laboratorio PMA Delta, siamo arrivati a offrire le tecniche più avanzate di terzo livello, quindi di inseminazione in vitro degli ovociti tramite tecnica ICSI (microiniezione dello spermatozoo all'interno del citoplasma ovocitario, coltura degli embrioni in laboratorio fino allo stadio di blastocisti, che vuol dire dai 5-7 giorni dopo il prelievo ovocitario e dopo l'inseminazione ovocitaria). Questa politica cioè di arrivare sempre comunque a ottenere un cercare di ottenere blastocisti è una politica che alla fine è oltre ad essere indispensabile per effettuare poi un programma di “genetica pre-impianto”, è anche una politica volta a offrire e le più alte possibilità di successo per transfer eseguito. Le coppie i rivolgono al nostro centro e quindi che possono beneficiare delle tecniche per nostro laboratorio per un indicazione di età e poi tutte quelle coppie che necessitano di un prelievo testicolare degli spermatozoi (possiamo effettuare una biopsia testicolare con microscopio operatorio)”
“Rispetto alla strumentazione, ha concluso l'embriologo, il laboratorio è in grado di attualmente offrire tutto quello che un centro di terzo livello deve poter offrire e nel corso di quest'anno solare verrà ampliato sia in termini di metratura che in termini strumentazione: nuovi sistemi di incubazione degli embrioni e nuove tecnologie per migliorare il servizio che offriamo le coppie.”
Diagnosi pre-impianto: al Delta è possibile
Nel nostro paese ci sono 56 centri che eseguono la diagnosi pre-impianto tantissimi sono quelli privati alcuni sono convenzionati e pochi sono quelli pubblici Tra questi c'è anche il centro dell'ospedale del Delta.
“La diagnosi genetica pre impianto nasce, ha spiegato Attilio Anastasi, responsabile Diagnostica pre- impianto PMA Delta, per dare un plus alle coppie, sia quelle che hanno un problema genetico sia quelle che sono in cerca di una gravidanza e forse sono in età materna avanzata o hanno altro indicazioni per accedere a diagnosi genetica. Con questa analisi andiamo a vedere lo stato di salute cromosomico dell'embrione prima di trasferirlo e quindi possiamo essere certi prima di trasferire in utero un embrione geneticamente sano. Ci sono tre tipi di diagnosi genetica pre impianto, due di fatto vanno a ricercare eventuali malattie genetiche che potrebbero essere trasmesse dai genitori, una invece somiglia, per semplificare, a quello che si fa con la villocentesi o l'amniocentesi ovvero si va a verificare il numero dei cromosomi”.
Questo tipo di diagnosi inoltre aiuta anche a ridurre i tempi del percorso di PMA che le coppie affrontano, percorso spesso complicato e difficile anche sotto l'aspetto psicologico.
PMA il fattore “tempo” e l'età della donna per avere il primo figlio
“Oggi vediamo coppie alla ricerca di una prima gravidanza in epoca sempre più avanzata – aggiunge Andrea Gallinelli -. Trent’anni fa l'età media era intorno ai 32-33 anni, attualmente nella provincia di Ferrara è di 39 anni passati, a livello nazionale 38 e mezzo. Questo si porta dietro inevitabili problematiche legate alla fertilità. Con il nostro centro facciamo il possibile per aiutare le coppie che si rivolgono a noi ma naturalmente non esiste una garanzia di risultato. Tenete presente che anche nelle ipotesi in cui parliamo di un 40-45 50% di gravidanza dopo il percorso, vuol dire parlare di cifre già molto alte, e non tutti i laboratori raggiungono risultati come il nostro”.
E Gallinelli infine dichiara: “Il nostro centro ha una lista d'attesa di soli 5 mesi dal momento in cui la coppia scrive o prende appuntamento: un tempo da sottolineare rispetto a quello del panorama nazionale. Dal momento in cui si viene presi in carico, inoltre, eseguiti gli esami necessari, il primo ciclo di PMA può iniziare subito”.
(Per informazioni chiamare il numero 0533 723169 oppure il numero 0533 723374 dal Lunedì al Venerdì dalle ore 12.00 alle ore 14.00, oppure scrivere a pma@ausl.fe.it)
Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2024, 09:13