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Il Centro PMA culla dell’innovazione. Il Centro di Procreazione Medicalmente Assistita dell’ospedale del Delta, centro pubblico di eccellenza di terzo livello, si prepara ad accogliere tecniche innovative per realizzare il sogno di genitorialità delle coppie che necessitano di un percorso di procreazione medicalmente assistita.

Il centro, che offre tecniche avanzate di primo, secondo e terzo livello (quindi il massimo dell’offerta per la medicina di riproduzione), è all’avanguardia su molti fronti. Ecco la guida per scoprire meglio questo percorso all’interno della campagna informativa “Essere genitori a Ferrara”, lanciata dalle aziende sanitarie ferraresi per diffondere la conoscenza su questi servizi.

Uno dei ‘fiori all’occhiello’ è la diagnosi preimpianto: la PMA del Delta è infatti il centro pubblico che effettua di gran lunga il maggior numero di diagnosi preimpianto in Italia, secondi solo al network privato GeneraLife, e si affida a un laboratorio tra i primi al mondo per la biopsia embrionale in grado di identificare malattie genetiche e alterazioni cromosomiche prima del transfer, quindi di garantire il trasferimento di un embrione sano nell'utero e aumentare le probabilità di successo dell'impianto.

Un’altra grande peculiarità che viene offerta è la microchirurgia testicolare (MicroTese) in aiuto alla infertilità maschile, che richiede competenze e strumentazioni particolari, tramite microscopico chirurgico. Queste prestazioni sono considerate top di gamma nel settore e il Delta è uno dei pochissimi centri pubblici in Italia a offrire questo servizio. Per questo la richiesta è notevole con tempo di attesa di tre mesi.

Tra i prossimi sviluppi, vi è l’introduzione della fecondazione eterologa. Entro l’anno è previsto l’avvio dei cicli eterologhi con utilizzo di gameti (spermatozoi o cellule uovo) non appartenenti alla coppia che necessita della donazione. In via maggioritaria si tratta di ovo-donazione dal Centro Nazionale Trapianti.

Queste tecniche rappresentano una importante evoluzione del nostro centro per offrire una speranza in più, mantenendo la qualità” spiega il dott. Andrea Gallinelli (in foto) , direttore Unità Operativa Complessa di Fisiopatologia della Riproduzione e Procreazione Medicalmente Assistita, che sottolinea che: “In ambito pubblico non è facile per ragioni economiche, legali e strutturali ma siamo fiduciosi perché crediamo sia importante offrire un servizio paritetico: la richiesta è alta e abbiamo già una pre-lista aperta con una sessantina di coppie interessate a intraprendere il percorso di eterologa”.

Dopo l’estate apriranno anche due nuovi ambulatori a Cento (presso l’ospedale, all’interno del Poliambulatorio Villa Verde) e a Ferrara (in Cittadella San Rocco), dove verranno eseguite consulenze di primo accesso ed ecografie, mentre i cicli di PMA continueranno a essere eseguiti al Delta.

Con l’apertura di questi ambulatori di prossimità si intende venire incontro alle esigenze delle famiglie rispetto alla consulenza e alla diagnostica – evidenzia il dott. Gallinelli – ma intendiamo implementare anche gli strumenti di telemedicina, a partire dalle consulenze in videocall e analisi degli esami via email, in particolare per le coppie da fuori regione. La richiesta è crescente, infatti, ed esula dai confini della provincia con richieste da coppie da tutta Italia”.

Un impegno importante: nel 2023 si stima di arrivare a 4mila prestazioni diagnostiche complessive, di cui sono previste 300 diagnosi preimpianto e 500 prelievi ovocitari. In servizio una equipe multidisciplinare composta da 2 ginecologi (previsto l’arrivo di un terzo), 4 biologi, 5 ostetriche, e 2 Oss. Si aggiunge la collaborazione con l’Università degli Studi di Ferrara per la formazione di specialisti in Medicina generale, Ginecologia, Biologia, Biotecnologie e Genetica.

Come funziona il percorso? La coppia arriva tramite prenotazione (telefonica o via email, con circa 5 mesi di attesa) ed effettua il counseling di primo accesso, della durata di due ore e mezza, con ginecologo, psicologo e responsabile di laboratorio. Dopo l’effettuazione e controllo degli esami necessari, si passa al piano terapeutico per cominciare il tentativo il mese successivo, con un tempo medio del ciclo di trattamento di due mesi.

Attualmente, quindi, nell’arco di sette mesi si riesce a eseguire un primo ciclo di Pma. L’età media della donna che si avvicina al percorso Pma è di 39,1 anni, lievemente superiore all’età media nazionale di 38,6 anni. La percentuale media di successo, quindi di gravidanza, nella PMA omologa è circa il 50%, nell’eterologa circa il 70%.

"Nel panorama nazionale, grazie alla lungimiranza della Direzione Generale dell'AUSL di Ferrara, siamo una delle pochissime Unità Operative Complesse di PMA, il che si traduce in personale dedicato in modo esclusivo a tale attività, spazi e logistica ottimali, strumentazioni all’avanguardia e, non da ultimo, la possibilità di tempi esecutivi in linea con le richieste regionali. Naturalmente resta la volontà di potenziare i servizi, rimanendo al passo con i tempi; per questo il quarto convegno nazionale sulla Pma che si terrà a Ferrara, a fine novembre, sarà dedicato ai possibili scenari dell’intelligenza artificiale applicata alla PMA” chiosa il direttore Gallinelli che dirige il centro insieme ai dott. Francesco Capodanno, responsabile di laboratorio e Attilio Anastasi, responsabile della diagnosi preimpianto.

Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2024, 09:26