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Dal 5 febbraio 2024, il CAU - Centro di Assistenza Urgenza in Cittadella San Rocco a Ferrara è aperto tutti i giorni, 24 ore su 24, presso il settore 19.

Cosa sono i CAU, quali sono le prestazioni che offrono, che cosa non sono e come si integrano con servizi come la continuità assistenziale e la rete dell'emergenza-urgenza sul territorio?

Se ne è parlato nel corso dell’appuntamento con Salute Focus Ferrara (format web a cura dell’Azienda Usl di Ferrara condotto da Alexandra Boeru) con Emanuele Ciotti, direttore sanitario Ausl Ferrara, Franco Romagnoni, direttore Dipartimento Cure Primarie Ausl Fe, Marika Colombi direttrice ff. U.O. Programmazione Controllo Ambito Distrettuale Professioni Sanitarie Ausl Fe, Dario Gozzi, medico CAU Ferrara, e Maria Silvia Esposito, coordinatrice Centrale Operativa Continuità Assistenziale Ausl Ferrara.

L’attivazione dei CAU (centri assistenza urgenza) rientra nella delibera regionale sulla riorganizzazione dell’emergenza urgenza per cercare di dividere i codici bianchi e verdi dai codici più gravi, per non sovraccaricare i Pronto Soccorso e ridurre i tempi di attesa - spiega il direttore sanitario Emanuele Ciotti -. Dai primi 50mila accessi nei 30 CAU distribuiti in tutta la regione, abbiamo riscontrato indici di performance molto buoni sia in termini di tempi di attesa (a Ferrara inferiori ai 60 minuti) che di qualità percepita dall’utenza”.

“I primi dati qui a Ferrara sono molto incoraggianti: 17.282 accessi complessivi in totale dal 2022; 7394 accessi dal 1° novembre 2023, dove il CAU di Ferrara, che dal 5 febbraio 2024 è H24, presenta il maggior numero di accessi: circa 50 al giorno. Con questo tipo di afflusso - prosegue Ciotti - potremmo avere nel corso dell'anno circa 13mila accessi, che equivalgono agli accessi annuali nel Pronto Soccorso di Argenta. Dall'attivazione dei CAU in provincia di Ferrara abbiamo constatato un 10-12% in meno di codici bianchi e verdi nel Pronto Soccorso di Cona (-6% il dato regionale). Percentuali che potranno crescere visto che il 12 febbraio verrà esteso a H12 Portomaggiore, e aprirà tra marzo e giugno un altro CAU a Bondeno Ovest. A regime - ha anticipato Ciotti - vorremmo poter avere un CAU H24 per ogni distretto".

CAU, un servizio in crescita

Questo servizio sta crescendo non solo in termini di numeri di utenti che vi accedono ma anche, come ci ha spiegato Franco Romagnoni, dir. Dip. Cure Primarie Ausl Fe, in termini di orari di apertura, di sedi attive e prossimamente anche in termini di platea di utenti e prestazioni offerte.

"Le sedi dei CAU nelle Case di Comunità di Ferrara, Copparo, Comacchio e Portomaggiore crescono non solo come numero di sedi ma anche come numero di ore di attivazione. Il 5 febbraio il CAU di San Rocco è diventato H24; dal 12 febbraio Portomaggiore, che era H6, sarà aperto H12. Come prossime aperture è in programma Bondeno, nel distretto ovest.

Oltre alla crescita quantitativa, il CAU sta crescendo anche qualitativamente. La piena maturità passerà attraverso un’attività formativa che porterà - ha messo in luce Romagnoni - all’espansione della tipologia di utenza arrivando a comprendere anche quella pediatrica".

"Il CAU è un work in progress che verrà completato quando tutti i percorsi assistenziali verranno coperti, in modo tale - ha spiegato il direttore sanitario Ciotti - da concludere la prestazione nella stessa giornata, o al più tardi rinviandola al giorno dopo. Non è escluso che anche la medicina di gruppo entri a far parte dei CAU provinciali. Attualmente i quattro CAU presenti nella provincia di Ferrara vedono una copertura di 17mila ore di attività dei medici dell’assistenza primaria a quota oraria (circa 16). A regime le ore raddoppieranno, quando saranno aperti gli altri CAU H24 arriveremo a più di 30mila ore dedicate".

CAU: cosa fanno, cosa sono e cosa non sono

Il servizio che offre il CAU è di primo livello. Il paziente - spiega Dario Gozzi, uno dei medici che fin dalla sua apertura opera presso il CAU di Ferrara - accede con le problematiche che venivano gestite dal Pronto Soccorso come codici minori: mal di schiena, abrasioni, piccole ferite, cadute, mal di pancia, medicazioni o traumi minimi, febbre. È importante ricordare che il CAU non è un altro Pronto Soccorso, pertanto è importante accedervi in maniera sensata, dolori molto forti o situazioni gravi tempo dipendenti non sono gestite dai CAU. Il CAU è ad accesso libero, quello di Ferrara è aperto H24, la diagnostica radiologica/ecografica è al momento accessibile solo durante le ore diurne. Si fanno servizi di piccola urgenza, ma non c’è una polispecialistica, quindi le situazioni che richiedono un ulteriore approfondimento specialistico non sono risolvibili presso i nostri ambulatori. Per il classico dolore ai denti, per esempio, può essere somministrata una cura antidolorifica, o antibiotica ma servirà comunque rivolgersi al dentista. Al CAU non è previsto il triage come in Pronto Soccorso, ma vi si accede facendo la fila. Il CAU è un servizio sia medico che infermieristico per la gestione completa del paziente".

CAU: la figura dell'infermiere

Il CAU come ha identificato la delibera regionale nella sua costituzione è composto da un’equipe multiprofessionale (medico e infermiere) adeguatamente selezionato e formato. Gli infermieri che vi operano infatti, spiega Marika Colombi dir. FF UO programmazione controllo ambito distrettuale professioni sanitarie Ausl Fe, “sono formati per poter gestire anche situazioni di emergenza urgenza, in attesa che intervenga il 118. Il personale infermieristico svolge una funzione attiva presso questo servizio, dalla presa in carico fino alla refertazione e dimissione del paziente. L’infermiere all’interno del CAU si occupa anche del cosiddetto "Point check" ovvero la valutazione dei soggetti in sala d’attesa per regolamentarne l’afflusso. Le attività dell’infermiere all’interno del CAU sono molteplici: di tipo educativo, di orientamento, di addestramento e tecnico professionali”.

I numeri delle prestazioni infermieristiche presso i CAU

Il CAU di Ferrara nel 2023 ha visto oltre 10mila prestazioni con una media giornaliera di 340 prestazioni e 2500 settimanali. Copparo quasi 3000 prestazioni, con una media giornaliera di 80 e oltre 560 settimanali. Comacchio una media giornaliera 22/40 e settimanale di oltre 150. Portomaggiore, con sole 6 ore al giorno, quasi 500 prestazioni con una media giornaliera di 12/20 e 80 settimanali.

"La numerosità delle prestazioni assistenziali all’interno del CAU - precisa Marika Colombi - non è strettamente correlata al singolo accesso. Quando il paziente entra al CAU non è detto che faccia una singola prestazione".

Continuità assistenziale, la centrale unica

Accanto ai CAU la riorganizzazione dell'emergenza urgenza in regione e nella nostra provincia ha coinvolto anche la continuità assistenziale e vedrà in futuro la nascita di un nuovo numero unico per i codici minori, come ha spiegato il direttore sanitario Ciotti. "In attesa dell’attivazione della centrale 116 117, a livello regionale, è stato chiesto alle province di istituire una centrale unica provinciale di continuità assistenziale. Abbiamo così costituito un'unica centrale telefonica provinciale con un unico numero dove risponde un medico di continuità assistenziale che indirizza il cittadino rispetto alla sua problematica”.

Ad oggi, in quasi 4 mesi, la nostra centrale ha ricevuto più di 40mila telefonate, con un tasso di risposta intorno al 90%, con tempi di attesa di risposta dai 5 ai 3 minuti. Dicembre è stato un mese particolarmente impegnativo sia per i CAU che per la continuità assistenziale, dove addirittura in un turno diurno abbiamo avuto 1540 telefonate, quando la media è circa di 6/700. Sono state effettuate quasi 8mila visite ambulatoriali da parte dei nostri medici di continuità assistenziale, più di 20mila consulti telefonici, e oltre 1000 visite domiciliari".

Continuità assistenziale, come funziona e quali risposte offre

"La continuità assistenziale - spiega la coordinatrice della centrale operativa della continuità assistenziale, la dottoressa Maria Silvia Esposito - oggi risponde ad un unico numero per tutta la provincia 800087601, attivo tutte le sere dalle 20 alle 8 del mattino e il sabato e la domenica anche negli orari diurni dalle 8 alle 20. Al telefono risponde un medico con una serie di domande che permettono di inquadrare i dati del paziente e la problematica, individuando l’indirizzamento più opportuno: ambulatorio più vicino al paziente; visita a domicilio programmata attivando il medico del territorio più vicino; consulenza telefonica; invio al Pronto Soccorso, a seconda della evenienza. Con la nuova organizzazione ci saranno delle fasce orarie in cui sarà aperto sia il CAU in alcune sedi, sia il servizio di continuità assistenziale. Consigliamo di fare sempre la telefonata al numero verde della continuità assistenziale, che fa da filtro per ottimizzare i tempi e migliorare la qualità del servizio e la risoluzione della problematica del paziente".

La puntata è visibile sul canale YouTube Ausl Ferrara a questo link https://youtu.be/cWzLLcdcaoY e sulle seguenti pagine Facebook: Azienda Usl Ferrara, Azienda Ospedaliero Universitaria S. Anna, Comune di Ferrara, Comune di Cento, Comune di Copparo, Comune di Codigoro, Comune di Bondeno, Ferrara Focus.

Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2024, 09:15