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Promuovere tutte le attività di prevenzione, come ad esempio lo screening per il tumore del colon-retto, ma anche illustrare che cosa fa la nuova figura professionale dell’infermiere di famiglia e comunità (IFEC) sono al centro dell’attività che verrà svolta da AUSLFE alla “Fiera di giugno” di Bondeno che si tiene nel weekend.
Un punto informativo dell’Azienda, sabato e domenica, dalle 18 alle 22, fornirà ai partecipanti della fiera tutte le informazioni utili sui servizi sanitari del territorio, in particolare per quelli che sono svolti nella Casa di comunità. Verrà inoltre distribuito anche il kit per il test di screening del tumore al colon con l’opuscolo informativo che contiene le istruzioni per eseguire correttamente l’esame “fai date” destinato a tutti coloro che rientrano nella classe di età fra i 50 e i 69 anni. Gli operatori di AuslFe, inoltre, spiegheranno, in base alla residenza, dove consegnare l’esame una volta eseguito.
Alla Fiera, AuslFe promuoverà anche altri test per la prevenzione della salute come ad esempio quello per il diabete, quello della pressione arteriosa e così via.
“Da diversi anni, è condivisa l’importanza della prevenzione ai fini della salute delle persone e delle comunità, un messaggio tutt’ora valido ma in parte inascoltato dai cittadini” commenta la direttrice del distretto Ovest di AuslFe Annamaria Ferraresi che aggiunge: “Per raggiungere l’obiettivo di diffondere il più possibile l’importanza della ‘cultura della prevenzione’ devono quindi contribuire tanti diversi soggetti: in primis, da protagonista, il cittadino, sempre più informato e consapevole”. E ancora Ferraresi: “Poi c’è l’importante ruolo del mondo associativo, quello del mondo produttivo, del tempo libero e naturalmente quello sanitario, con un rinnovato protagonismo della medicina territoriale se guardiamo all’introduzione della figura dell’Infermiere di familgia e comunità (IFEC)”.
La direttrice tiene a sottolineare che: “la cura del cancro può avere maggior successo se viene diagnosticato nelle fasi iniziali della malattia e non c’è dubbio che fumo, consumo di alcol, sedentarietà e alimentazione non corretta incidono negativamente sulla salute, sia direttamente, sia attraverso fattori intermedi quali sovrappeso/obesità, ipertensione, dislipidemie, iperglicemia”Ferraresi afferma inoltre che “a tal fine sono stati programmati i seguenti interventi di prevenzione in un luogo come la fiera, evento che per sua natura è molto vicino alla gente ed è molto frequentata e non solo dai residenti di Bondeno”.
Accoglie favorevolmente la presenza di Ausl alla Fiera di Giugno anche il sindaco di Bondeno, Simone Saletti: «Sin dalla prima riunione con la direttrice Ferraresi e con la referente della Casa della Salute Daniela Sarti abbiamo condiviso con entusiasmo le iniziative per la popolazione. Accelerare sulla prevenzione significa avere un territorio che sta meglio, è più sicuro ed è tutelato. La nostra Festa Patronale è da sempre una vetrina per il territorio, capace di mettere insieme realtà e aspetti della vita quotidiana anche molto differenti fra loro. I cittadini potranno quindi passeggiare per il centro storico fra divertimento e attenzione alla propria salute».
Sull’importanza della promozione dello screening per prevenire il tumore del colon che si farà anche alla Fiera di Bondeno interviene la responsabile AUSLFE degli screening oncologici, epidemiologia e programmi di promozione della salute Caterina Palmonari che fornisce anche qualche dato: “Purtroppo non per tutti carcinomi è possibile fare prevenzione, ma per il cancro del colon-retto si può fare. Stiamo parlando di un cancro che colpisce circa 3.000 le persone ogni anno in Emilia-Romagna. Si tratta inoltre del tumore più diagnosticato negli uomini dopo prostata e polmone, e il secondo per le donne dopo la mammella. Tra i tumori, è la seconda causa di morte più frequente sia negli uomini che nelle donne”.E puntualizza: “Possiamo fare prevenzione perché è possibile tramite un semplice esame di ricerca di sangue occulto nelle feci scoprire un polipo dell’intestino ed asportarlo endoscopicamente, interrompendo la sequenza: ADENOMA – CARCINOMA”. Ancora Palmonari dichiara: “Circa il 95% dei carcinomi origina dagli adenomi che possiamo asportare semplicemente con una colonscopia. E’ quindi di fondamentale importanza per la prognosi della malattia: prima il tumore viene individuato maggiore è la possibilità di cura”. E infine precisa che: “Dall’anno di avvio del progetto, nel 2005, i nuovi casi di questa patologia sono diminuiti del 30% così come la mortalità: per questo è importante aderire allo screening e per questo invito tutti i cittadini e le cittadine di Bondeno che hanno un età compresa tra i 50 e i 69 anni, che non hanno mai partecipato allo Screening, o che non lo fanno da più di due anni, a recarsi, nei giorni della fiera, presso lo stand dove saranno presenti le colleghe della Salute di Bondeno a ritirare il KIT per partecipare allo screening di prevenzione del cancro del colon retto”.
Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2024, 09:14