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L’assistenza sanitaria territoriale di Azienda Usl Ferrara fa un altro passo in avanti e dopo il servizio dell’Infermiere di famiglia e comunità (IFEC) e quello della Radiologia domiciliare, dà avvio al servizio di Riabilitazione domiciliare: l’attività del fisioterapista a casa del paziente. Il progetto si inserisce nelle azioni di sviluppo della assistenza territoriale, in un’ottica di presa in carico di prossimità, in linea con l’istituzione della nuova unità operativa di “Riabilitazione territoriale”, diretta dalla dottoressa Stefania Degli Esposti.
“Questo nuovo servizio rappresenta una piccola rivoluzione nell’ambito di quella che viene definita la ‘medicina di iniziativa’, ovvero una medicina che cerca sempre più di andare incontro alle esigenze del paziente, nello spirito dell’innovativo DM 77 che dà un forte impulso all’integrazione e alla prossimità dei servizi sanitari - dichiara la direttrice generale delle Aziende sanitarie ferraresi, dottoressa Monica Calamai –. L’obiettivo è creare percorsi sempre più efficaci e qualificati per la cittadinanza, specie quella più fragile come le persone con disabilità o anziane, avvalendosi di strumenti innovativi, come la tele-riabilitazione, le nuove tecnologie, le tecnologie assistive, ma anche attraverso nuovi modelli organizzativi”.
In che cosa consiste il servizio? La Riabilitazione domiciliare prevede la possibilità di far arrivare a casa del paziente il “fisioterapista domiciliare”. “L’intervento del fisioterapista domiciliare - spiega la responsabile della Direzione tecnico infermieristica e tecnica dell’Ausl, Marika Colombi - rappresenta un elemento chiave nell’orientamento verso una medicina d’iniziativa e l’empowerment delle persone e della comunità. Questo potenziale richiede una coerente evoluzione della cultura organizzativa e delle pratiche operative dei diversi soggetti coinvolti, tali da rendere la nuova figura pienamente integrata e valorizzata. Il progetto della riabilitazione domiciliare si integra con il piano di attività dell'Infermiere di famiglia e di comunità già avviato a dicembre 2021. Due figure che congiuntamente garantiscono una risposta di prossimità e di sviluppo dell'assistenza territoriale”.
Chi è il fisioterapista domiciliare.
Si tratta di un professionista che è stato formato appositamente (expertise) per ricoprire questo nuovo ruolo professionale. Proprio alla fine di marzo 2023 si sono concluse le 16 ore di formazione per preparare il fisioterapista al nuovo ruolo di ‘riabilitatore motorio a domicilio’.
Laura Bellini, dirigente dell’area riabilitativa in capo alla Direzione infermieristica e tecnica aziendale, precisa che “L’Azienda ha assunto 8 professionisti che saranno suddivisi in 4 moduli organizzativi. Le equipe di fisioterapisti presenti in ogni modulo organizzativo di riabilitazione (Delta/Comacchio - Argenta/Portomaggiore - Cento/Bondeno - Copparo/Ferrara) rimarranno delle equipe integrate, ovvero equipe che potremmo definire “ospedale e territorio”: i fisioterapisti assegnati ai distretti opereranno sia negli ospedali che nella casa della comunità di riferimento, in modo polifunzionale e con competenze trasversali ai vari setting di intervento. Saranno altresì presenti in ogni modulo riabilitativo fisioterapisti con expertise avanzate in ambiti di interesse aziendale, sia ospedalieri che territoriali, al fine di programmare le attività di servizio rispetto alla assegnazione prevalente”.
Gli 8 neo-fisioterapisti domiciliari saranno così distribuiti: due (2) fisioterapisti nel distretto Centro Nord (1 con sede nella Casa di Comunità di San Rocco e una in quella di Copparo).
Nel Distretto Sud Est, opereranno quattro (4) fisioterapisti: due ad Argenta, la cui attività è direttamente correlata con il Progetto di integrazione di assistenza al paziente della sede argentana dell’Istituto ortopedico Rizzoli. Si aggiunge un professionista a Comacchio, nella Casa di comunità di via Felletti, e un altro a nella Casa di Comunità di Portomaggiore.
Nel Distretto sanitario Ovest ci saranno due (2) fisioterapisti: uno a Cento, con sede nell’ospedale “Santissima Annunziata” e uno nella Casa di Comunità a Bondeno.
L’attività fisioterapica, in fase di avvio del nuovo progetto, sarà dalle 8 alle 15,30 ma l’articolazione oraria potrebbe subire delle modifiche a mano a mano che l’attività procede e si incrementa.
Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2024, 09:26