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I più comuni fattori di rischio di malattie a trasmissione alimentare sono l’inadeguato mantenimento della temperatura di conservazione, il consumo di cibo crudo o ottenuto da fonti incerte e la cottura inadeguata. Ecco perché essere a conoscenza delle corrette modalità di conservazione, trasporto, e preparazione degli alimenti è fondamentale, a maggior ragione in periodi di temperature particolarmente elevate come quelle estive, o in periodi di vacanza in cui si fanno viaggi, gite fuori porta, picnic.

“Secondo l’EFSA, Autorità europea per la sicurezza alimentare, circa il 40% dei focolai di malattie a trasmissione alimentare, spiega Cristina Saletti, Direttrice Unità Operativa Complessa Igiene degli Alimenti e Nutrizione Auslfe, ha origine a livello domestico. Dal momento dell’acquisto in poi, quindi, il consumatore diventa parte attiva nel garantire la sicurezza dell’alimento. In sintesi ha la responsabilità dell’acquisto, del trasporto, della conservazione e dell’uso corretto del cibo acquistato”

La lettura dell’etichetta, il primo passo verso la sicurezza d’uso

“Il primo passo che il consumatore deve compiere in merito alla sicurezza d’uso di un prodotto ancora prima dell’acquisto è la lettura dell’etichetta. Il produttore, sottolinea la direttrice Saletti, è sicuramente il soggetto che conosce in maniera più dettagliata il suo prodotto e quindi può e deve fornire informazioni utili e trasparenti al consumatore. Tra le varie informazioni fornite in etichetta, infatti, ve ne sono alcune di particolare rilevanza per la corretta gestione dell’alimento da un punto di vista igienico, in particolare: il termine minimo di conservazione o la data di scadenza; le modalità di conservazione; le modalità d’uso.

La corretta conservazione degli alimenti in frigorifero e nel congelatore

“Per la conservazione degli alimenti per periodi brevi, il frigorifero è il luogo più adatto, purché sia
mantenuto costantemente pulito, sia periodicamente sbrinato, la temperatura sia tenuta intorno a +4°C e gli alimenti siano racchiusi in contenitori o confezioni separate e ben chiuse. Il frigorifero inoltre, precisa la dottoressa Saletti, non deve essere riempito eccessivamente, poiché bisogna assicurare la giusta circolazione dell’aria e l’omogeneità della temperatura. E’ da evitare, sia nel frigorifero che fuori, il contatto tra alimenti già cotti con quelli da consumare crudi, mentre gli avanzi vanno conservati sempre in contenitori chiusi. Attenzione anche a non lavare le uova, meglio riporle subito in frigorifero dopo l’acquisto lasciandole nel loro contenitore d’origine”.

“Il congelatore, prosegue Saletti, è un ottimo alleato per conservare gli alimenti, subito dopo il loro acquisto, per periodi più lunghi. Se si ricorre al congelamento è buona pratica fare piccole confezioni, annotare la data di congelamento, e porre attenzione a collocarle nel congelatore evitando il contatto con altri prodotti già congelati che rischierebbero di scongelarsi parzialmente, e a non affollarlo troppo.”

Scongelare, cuocere e conservare gli alimenti in sicurezza

“E’ importante rispettare alcuni accorgimenti per gestire i vari passaggi di temperatura degli alimenti in sicurezza. Ad esempio, spiega la direttrice, mai scongelare gli alimenti a temperatura ambiente né in acqua calda. Possiamo cuocerli ancora congelati o riporli in anticipo in frigorifero per farli scongelare piano piano al freddo o ancora usare l’apposita funzione del forno a microonde per uno scongelamento rapido, avendo però l’accortezza di cuocerli immediatamente.”

“Per quanto riguarda i cibi cotti, dobbiamo sapere, prosegue Saletti, che devono essere protetti dai microrganismi che provengono dall’ambiente esterno, perché se presenti, vi proliferano più facilmente che nei cibi crudi. Più tempo l’alimento cotto sta a temperatura ambiente, più alto è il rischio. Quindi è meglio consumare i cibi subito dopo la cottura, oppure conservarli in contenitori chiusi riponendoli in frigorifero non appena si saranno intiepiditi. Va anche aggiunto che la migliore protezione contro i batteri che possono svilupparsi durante la conservazione si ottiene riscaldando i cibi fino a che non diventino molto caldi anche all’interno. Massima attenzione dunque se decidete di trasportare piatti già cucinati per una gita fuoriporta o un pranzo al sacco. Meglio privilegiare cibi secchi, così detti non deperibili, che non prevedano la conservazione a basse temperature, la cottura o il riscaldamento. Sempre consigliata frutta e verdura fresca, ben lavata e conservata anch’essa nelle borse frigo”.

“Infine un ultimo consiglio, conclude la direttrice Saletti, per vivere in buona salute è opportuno seguire una dieta sicura, sana e sostenibile; variare il più possibile le scelte alimentari e moderate le porzioni ispirandovi ai principi della dieta mediterranea non solo fa bene al consumatore ma anche all'ambiente in un'ottica sempre più consapevole di promozione della salute unica”.

Ultimo aggiornamento: 25 novembre 2024, 10:52