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Alla vigilia dell’8 marzo è fondamentale ricordare le azioni, i servizi e le iniziative messe in campo dalla sanità del nostro territorio e dalle due aziende, ormai in fase conclusiva di unificazione, AOSP Sant’Anna e AUSL di Ferrara.
Nella puntata odierna di Salute Focus Ferrara (format web di approfondimento a cura dell'Azienda Usl di Ferrara, condotto da Alexandra Boeru), incentrata sul ragionamento in un’ottica di genere, ospiti Monica Calamai, Direttrice Generale Ausl Ferrara e Aosp Univ. Sant’Anna di Ferrara, Rosa Maria Gaudio, Dir. U.O. interaziendale a direzione universitaria gestione del rischio clinico, Cinzia Pizzardo, Presidente CUG Ausl-Aosp Ferrara, Caterina Palmonari, Resp. U.O. Dip. screening oncologici epidemiologia promozione salute Ausl Fe, Valeria Bacello, Direzione medica Ausl Ferrara-Resp. bollini rosa, Cinzia Ravaioli, Referente Fondazione Onda-Aosp Univ. Sant’Anna Ferrara, e Marcella Marchi, Presidente ANDOS Ferrara.
L’AUSL di Ferrara è stata antesignana nell’adottare il Bilancio di Genere, strumento che è stato predisposto anche per l’AOSP. “Per le aziende sanitarie sicuramente siamo apripista – spiega la direttrice Monica Calamai -. Questo percorso è iniziato quando è stata varata le legge 162 sulla certificazione di genere, pertanto il primo passo è stato introdurre il bilancio di genere, analisi puntuale dello stato delle aziende, nel 2022 nell’Ausl e poi, quest’anno nell’Aosp”.
“Noi ci siamo avvalsi di persone molto competenti nel fare l’analisi di genere, riscontrando congruità tra l’accesso ai servizi esterni rispetto alle esigenze della popolazione, e per quanto riguarda i servizi interni, monitorando i percorsi di carriera in termini anche salariali – afferma la dott.ssa Calamai -. Allineare le aziende, pur stravolgendone gli assetti, non è una fantasia, né una rivalsa al femminile, che è una cosa diversa dal genere, è una questione di giustizia sociale: l’abolizione del gender gap è l’obiettivo 5 dei 17 dell’Agenda 20-30”.
Ad entrare nel dettaglio dei Bilanci di Genere è stata la Professoressa Rosa Maria Gaudio Dir. U.O. interaziendale a direzione universitaria gestione del rischio clinico. “Il Bilancio di Genere è una fotografia delle richieste specifiche degli utenti, ma anche uno spaccato della realtà oggettiva del contesto sociale provinciale e regionale. La motivazione è la ricerca analitica di chi è l’utente oggi che accede ai nostri servizi. È una rendicontazione numerica che ha due grandi obiettivi pratici: testare l’effettiva necessità della realtà richiedente, e plasmare su questa richiesta l’organizzazione delle diverse strutture, delle diverse tipologie di organizzazione strutturale all’interno delle aziende. Il bilancio di genere è uno strumento che ci dà quindi la possibilità di raggruppare i numeri e fare una valutazione analitica permettendoci di inserire ulteriori attività specifiche e rafforzare l’organizzazione interna, programmare la distribuzione delle attività specifiche delle lavoratrici e dei lavoratori, in modo tale da apportare benefici per tutta la collettività”. “È necessario tenere in considerazione le diverse articolazioni della parola genere – conclude Gaudio - perché genere non è solo la definizione di uomo e di donna, ma è soprattutto quello che si articola intorno ad ogni uomo e ad ogni donna, dalla medicina del sesso alla prevenzione a 360 gradi”.
“L’8 marzo è la giornata internazionale della donna, per ricordare le battaglie in ambito economico, lavorativo, culturale, sostenute dalle donne in tutto il mondo. I Comitati Unici di Garanzia – sottolinea Cinzia Pizzardo Presidente CUG Ausl-Aosp Ferrara - da sempre sono impegnati nel lavoro pubblico, allo scopo di promuovere azioni a sostegno della parità delle lavoratrici e dei lavoratori. La direzione generale, l’1 gennaio 2023, ha istituito un Comitato Unico di Garanzia interaziendale, andando verso le politiche di unificazione promosse dalla direzione strategica, per uniformare le politiche aziendali in favore della parità di genere mettendo in campo i relativi strumenti di monitoraggio - ne è un esempio il bilancio di genere - e le valutazioni delle azioni consequenziali alle politiche per la parità di genere. Elemento qualificante del CUG interaziendale è lavorare in sinergia con i diversi attori voluti fortemente dalla nostra Direzione strategica, che sono il gender manager ed il suo team, il board equità e la medicina di genere. Così, insieme, possiamo avere una visione globale delle politiche di genere e soprattutto delle azioni per promuoverle”.
La ricorrenza dell’8 Marzo è anche occasione per accendere i riflettori sulla prevenzione al femminile, altro tema centrale per salute per la donna. “L’attenzione per questo percorso è quotidiana e costante, e ci dà la possibilità di mettere in campo iniziative, rivisitazioni e ristrutturazioni delle aziende. Nella giornata dell’8 marzo – ricorda Monica Calamai -, è prevista un’iniziativa specifica sul bilancio di genere, con la collaborazione di professioniste che si occupano di questi temi nel loro quotidiano. Il resto della settimana è costellata di open days che riguardano la prevenzione: dalla riabilitazione del pavimento pelvico, alla fibromialgia e alla mammografia, facilitando l’autocandidatura delle donne attraverso un portale. Per noi donne la prevenzione vuol dire avere un’attenzione costante: significa salvarsi la vita. Sono dunque previste iniziative tecnico-preventivo di tipo clinico e iniziative che riguardano la cultura, la formazione, incluso l’approfondimento di situazioni specifiche riguardanti il genere femminile nella nostra provincia ma non solo”. “La nostra provincia è particolarmente sensibile – sottolinea poi la direttrice generale - e ha sempre risposto molto bene. Abbiamo un tasso di adesione allo screening in proporzione alle lettere di invito spedite molto significativo: del 73% per lo screening mammografico e del 75 per lo screening cervice uterina”.
E per facilitare ancora di più l’adesione allo screening mammografico, è stato predisposto un nuovo portale web. “E’ un’iniziativa rivolta alla prossimità di tutte le donne che oggi devono fare prevenzione - spiega Caterina Palmonari, referente del modulo operativo degli screening dell’Ausl di Ferrara -. Le donne ricevono a casa una lettera di invito con un appuntamento prefissato e le indicazioni per contattare il centro screening, che ha un call center dedicato con una fascia di apertura che non sempre è consona alle abitudini e agli impegni della donna, per eventualmente chiamare e spostare o fissare l’appuntamento. Dal mese di marzo le donne riceveranno anche il link per accedere al nuovo portale che, tramite Spid, consente di annullare o spostare in autonomia l’appuntamento. Questo non è l’unico servizio garantito dal portale, infatti sono presenti le Faq con le info utili per chiarire qualsiasi dubbio o perplessità. Aderire ai programmi di screening – conclude Palmonari -, è importantissimo perché salvano la vita. Fare una diagnosi precoce, trovare le lesioni quando sono ancora in fase iniziale o non cancerosa è fondamentale per la prognosi e molto spesso anche per la cura”.
C’è un altro pezzo importante della sanità rivolta alle donne: i Bollini Rosa. “La rete degli ospedali dei bollini rosa che è stata promossa dalla Fondazione Onda comprende tutti gli ospedali che offrono servizi ottimizzati per la popolazione femminile. Si tratta di percorsi o servizi che sono di prevenzione, diagnosi o cura. In tutta Italia – illustra Valeria Bacello, Direzione medica Ausl Ferrara- Resp. bollini rosa - ci sono più di 350 ospedali che fanno parte della rete. Nel biennio 2022-23 anche l’Ausl di Fe è stata inglobata in questa rete per quanto riguarda gli ospedali di Cento e del Delta. Discipline come cardiologia, oncologia medica, urologia, diabetologia, ginecologia e ostetricia, hanno fatto sì che questo importante riconoscimento venisse esteso anche all’Ausl di Ferrara. Anche quest’anno, come nel 2022, parteciperemo a diverse iniziative promosse dalla Fondazione Onda, tra cui la Settimana della Salute della Donna ad aprile sfruttando sia i servizi interni all’ospedale, sia la rete del territorio su cui entrambi gli ospedali insistono”.
“Fondazione Onda è l’osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere. Dal 2005 promuove un approccio alla salute orientato al genere, con una particolare attenzione alla salute femminile, per promuovere la prevenzione primaria, la diagnosi precoce e l’aderenza terapeutica. Da diversi anni - spiega Cinzia Ravaioli, Referente Fondazione Onda-Aosp Univ. Sant’Anna Ferrara - l’ospedale di Cona ha aderito alla rete di ospedali previsti nella rete nazionale dalla fondazione, ed in particolare è stato premiato con tre bollini rosa. Anche quest’anno l’Aosp di Ferrara aderisce a tutte le iniziative rivolte alla prevenzione e alla tutela della salute femminile, che saranno molto numerose durante l’anno. In occasione dell’ottava giornata nazionale della salute della donna, il 22 aprile, verrà dedicata un’intera settimana, ad accesso libero, presso l’ospedale di Cona, denominata open week, dal 17 al 22 aprile, rivolta alle donne, con l’obiettivo di promuovere l’informazione, la prevenzione e la cura al femminile. I servizi offerti saranno disponibili e consultabili sul sito www.bollinirosa.it a partire dal 4 aprile con indicazioni di date, orari e modalità di prenotazione”.
In un’ottica di salute al femminile è fondamentale anche la collaborazione con il territorio, e con tutta la rete del mondo del volontariato, tassello importante quando parliamo di salute, di benessere e di una società attenta. “La collaborazione tra le istituzioni e il terzo settore del volontariato è fondamentale - rimarca Monica Calamai -. Da sempre hanno rappresentato nella storia della prevenzione elementi sostanziali anche per la crescita di percorsi sanitari grazie alla loro presenza e sono dei partner imprescindibili. Siccome rappresentano donne che hanno avuto problemi tumorali, diventano elementi sostanziali perché rappresentano le necessità di percorsi assistenziali. Sono elementi fondamentali che agiscono in perfetta sinergia con l’amministrazione che governa la sanità”.
Ed in quest’ottica si inserisce la nuova iniziativa messa in campo dall’Associazione Andos di Ferrara, illustrata dalla presidente Marcella Marchi. “Una psicologa ha chiesto di prestare la sua opera come volontaria nella nostra sede ANDOS. La dottoressa nasce come infermiera professionale con una grossissima esperienza nei reparti di medicina, oncologia, e radioterapia, per poi conseguire la laurea in psicologia. Purtroppo, la diagnosi di tumore al seno si presenta spesso a ciel sereno, perché non è una malattia infiammatoria, per cui non è riconoscibile attraverso sintomi particolari, se non talvolta noduli palpabili in uno dei due seni. Perciò questo porta un grande sconvolgimento. ANDOS da anni cerca di contribuire alla riabilitazione della donna con attività continue, ma un aiuto psicologico è imprescindibile per riacquisire serenità. Altra cosa che facciamo l’8 marzo nella nostra sede è ricevere un’estetista APEO (Associazione Professionale di Estetica Oncologica) che offre gratuitamente alle nostre socie indicazioni su ciò che si deve e non deve fare su una pelle che risente delle cure a cui è sottoposta. Aderiamo, pertanto, anche al progetto Esteticamente DH, che vede la collaborazione con l’ospedale. In data 15 marzo, con il patrocinio del Comune, saremo a Copparo per una conferenza aperta a tutti e a tutte, durante la quale parleremo di prevenzione a scopo conoscitivo”.
Proprio per dare un’ulteriore continuità rispetto a questo importante servizio garantito dalla psicologa, si sta concretizzando un accordo che prevede la sua presenza anche presso il reparto di radioterapia di Ferrara.
Lo slogan “8 marzo tutto l’anno” rimanda ad un doppio significato: sia di mantenere l’attenzione alta tutto l’anno, ma anche dell’impegno e dello sforzo che è fondamentale metterci per affrontare questi temi e per tenerli al centro dell’attenzione. “Stamattina ho presenziato a Montecitorio - precisa la direttrice Calamai - invitata dall’associazione Women for Oncology, per una tavola rotonda in cui parlare di pari opportunità in medicina ed oncologia. I dati che abbiamo sul gender gap in Europa mettono in luce il grande divario ancora esistente a fronte di una popolazione femminile più numerosa all’interno del settore sanitario ma con posizioni di vertice che continuano ad essere occupate prevalentemente dal genere maschile, i bilanci di genere lo confermano anche a livello locale. È fondamentale che le donne si prendano cura di sé e della propria salute ed è importante che le donne stiano con le donne, che facciano rete, perché il gender gap non riguarda solo la salute, ma anche l’istruzione, la cultura, il lavoro e la società in generale”.
Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2024, 09:29