Che cos’è l’epatite C?

È un'infezione del fegato causata dal virus dell'epatite C. Può variare da una malattia lieve che dura poche settimane a una malattia grave a lungo termine. L'epatite C è spesso descritta come "acuta", in caso di nuova infezione, o "cronica", per una un’infezione a lungo termine.

L'epatite C acuta si verifica entro i primi 6 mesi dall’esposizione al virus. L'epatite C può essere una malattia a breve termine che guarisce spontaneamente con l’eliminazione del virus, ma in più della metà delle persone che vengono infettate si svilupperà un'infezione cronica.

L'epatite C cronica può essere un'infezione permanente se non trattata. L'epatite C cronica può causare seri problemi di salute, inclusi danni al fegato, cirrosi (cicatrizzazione del fegato), cancro al fegato e persino la morte.

In Italia si stima che circa lo 0,5% della popolazione abbia una forma cronica di epatite C.

Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, considerando la fascia di popolazione nata tra il 1969 e il 1989, si può dunque stimare che oltre 6.500 persone siano attualmente positive, molte di queste senza esserne a conoscenza.

Come si trasmette?

Il virus dell'epatite C si trasmette entrando in contatto con il sangue di una persona infetta.

Questo può avvenire attraverso:

  • Condivisione di aghi e siringhe

Oggi, la maggior parte delle persone viene infettata dall'epatite C condividendo aghi, siringhe o qualsiasi altra attrezzatura utilizzata per preparare e iniettare sostanze.

  • Nascita

Circa il 6% dei bambini nati da madri infette contrarrà l'epatite C.

  • Esposizioni sanitarie

Sebbene non comuni, le persone possono contrarre l'infezione quando gli operatori sanitari non seguono le misure adeguate necessarie per prevenire la diffusione di infezioni trasmesse per via ematica. Di contro gli operatori sanitari stessi, che durante la loro attività entrano a contatto con il sangue dei proprio pazienti, sono esposti ad un rischio di contrarre l’epatite C maggiore rispetto a quello della popolazione generale.

  • Sesso con una persona infetta

Sebbene non comune, l'epatite C può diffondersi durante i rapporti sessuali che possono provocare piccole ferite nella zona genitale. Le infezioni sono state segnalate più spesso tra gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini e la misura di prevenzione principale per la trasmissione dell’epatite C in ambito sessuale consiste nell’utilizzo del preservativo.

  • Tatuaggi o piercing non regolamentati

L'epatite C può diffondersi quando ci si sottopone a tatuaggi o piercing in strutture non autorizzate, ambienti informali o con strumenti non sterili.

  • Condivisione di oggetti personali

Le persone possono essere infettate condividendo rasoi, tagliaunghie, spazzolini da denti e altri oggetti che potrebbero essere entrati in contatto con sangue infetto, anche in tracce non visibili a occhio nudo.

  • Trasfusioni di sangue e trapianti di organi

Prima dello screening introdotto dal 1992, l'epatite C si diffondeva anche attraverso trasfusioni di sangue e trapianti di organi. Ora, il rischio di trasmissione ai destinatari di sangue o emoderivati è estremamente basso.

L'epatite C non si trasmette condividendo posate, allattando, abbracciandosi, baciandosi, tenendosi per mano, tossendo o starnutendo, utilizzando in comune servizi igienici, bagni e saune. Inoltre, non si diffonde attraverso il cibo o l'acqua.

Quali sono i sintomi della epatite C acuta?

Molte persone appena infettate dal virus dell'epatite C non hanno sintomi, non sembrano malate né si sentono male, e quindi non sanno di essere infette. Alcune persone possono sviluppare sintomi 2-12 settimane dopo l'esposizione al virus come: colorazione gialla della pelle e degli occhi, inappetenza, mal di stomaco, vomito, febbre, urine scure, colore chiaro delle feci, dolori articolari e sensazione di stanchezza.

Quali sono i sintomi dell'epatite C cronica (a lungo termine)?

La maggior parte delle persone con epatite C cronica non presenta alcun sintomo o presenta solo sintomi generali come stanchezza cronica e depressione. Molte persone alla fine sviluppano una malattia epatica cronica, che può evolvere in forme molto gravi e progressive che vanno dalla cirrosi (cicatrizzazione del fegato) al cancro al fegato. La malattia epatica cronica nelle persone con epatite C di solito si manifesta lentamente, senza alcun segno o sintomo, per diversi decenni. L'infezione da virus dell'epatite C cronica spesso non viene riconosciuta fino a quando le persone non vengono sottoposte a screening per la donazione di sangue o fino a quando non viene rilevato un valore anomale negli esami del sangue anomalo riscontrato accidentalmente.

Una persona positiva al virus può sempre trasmetterlo, anche quando non ha alcun sintomo.

Esiste una cura?

Da alcuni anni esiste un'efficace terapia antivirale, semplice da assumere, sicura ed estremamente efficace.

La terapia è raccomandata per tutte le persone con epatite C, comprese le donne non gravide. Prevede la combinazioni di più farmaci da assumere per via orale (pillole), di solito per 8-12 settimane, e cura oltre il 95% dei casi con pochi effetti collaterali, risultando tra i più potenti trattamenti antivirali oggi disponibili.

Esiste un vaccino contro l'epatite C?

Non esiste attualmente un vaccino per prevenire l’infezione da epatite C, quindi l’adozione di misure igieniche volte a evitare il contatto con sangue contaminato è l’unica forma di prevenzione disponibile.

Il programma di screening consente di prevenire le complicanze della malattia poiché permette di identificare le infezioni non note e intervenire precocemente con la terapia.

Cosa succede se il test è positivo?

Sul campione di sangue prelevato in un primo momento vengono ricercati anticorpi specifici contro il virus dell’epatite C e successivamente, in caso di positività a questo primo test, sullo stesso campione di sangue verrà ricercata la presenza del materiale genetico del virus stesso.

In caso di positività a questa seconda analisi si verrà contattati direttamente dal Centro Specialistico di riferimento locale per la presa in carico e per concordare l’inizio della terapia antivirale.

Come funziona la terapia?

La terapia è raccomandata per tutte le persone, comprese le donne non gravide, con epatite C acuta o cronica. Prevede la combinazioni di più farmaci da assumere per via orale (pillole), di solito per solo 8-12 settimane, e cura oltre il 95% dei casi con pochi effetti collaterali, risultando tra i più potenti trattamenti antivirali oggi disponibili.

Nella nostra regione, a partire dal 2014 a ottobre 2021, sono stati effettuati 19.450 trattamenti, in tutta Italia 229.500 nello stesso periodo.

Non esiste attualmente un vaccino per prevenire l’infezione da epatite C, quindi l’adozione di misure igieniche volte a evitare il contatto con sangue contaminato è l’unica forma di prevenzione disponibile.

Il programma di screening consente di prevenire le complicanze della malattia poiché permette di identificare le infezioni non note e intervenire precocemente con la terapia”.

Cosa succede se il test è negativo?

Nel caso favorevole dell’esito negativo si riceverà il referto degli esami sostenuti sul proprio Fascicolo Sanitario Elettronico e si uscirà dal percorso di screening.

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